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Autore: I am Maryanne    14/04/2013    4 recensioni
- Ma io sono - cominciò, ma fu interrotta dalla voce di Andy
- Tu sei perfetta - le disse.
Questa ff la ho pensata ascoltando "Saviour", spero che vi piaccia (p.s a me fa piangere)
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You are my Saviours

Era finita la scuola, era tardi e faceva fresco, il vento scompigliava i capelli di Miriam, 14 anni appena compiuti. Era alta più o meno come tutte le quattordicenni, la corporatura era normale, i capelli erano scuri, gli occhi anch'essi.
Portava un paio di occhiali neri, un po come tutti i vestiti che indossava, come le all stars, come il jeans e come la maglietta dalla stampa con una foto dei suoi idoli i "Black veil Brides", li amava e faceva sempre tutto con la loro musica.
Era sempre presa di mira dai compagni, che non perdevano mai l'occasione per farla sentire male e per farla quasi piangere, ma Miriam era forte e non avrebbe mai pianto davanti a nessuno, soprattutto davanti ai suoi odiosi compagni di classe, lei si teneva tutto dentro, assorbiva tutto quello che gli dicevano come una spugna, però arrivava il momento di svuotarsi e l'unica maniera che aveva per sfogarsi era la musica. Indossava le cuffiette e cominciava a piangere silenziosamente.
Dopo essere tornata a casa ed aver lasciato la cartella nel corridoio, anche se sapeva che a sua madre non piaceva, si diresse verso la propria stanza ed una volta che si chiuse dentro si lasciò cadere a peso morto sul letto, si spogiò e rimase solo con l'intimo, aprendo la porta del suo armadio, dove c'era uno specchio.
Si guardò con disgusto, non gli piaceva il suo fisico, voleva cambiare, ma non sapeva come fare.
Gli squillò il cellulare, si precipitò subito verso di esso, il numero era sconosciuto, ma accettò lo stesso la chiamata e rispose:
- pronto? -
- pronto, ciao Miriam - la salutò una sua compagna di classe ridacchiando un po.
"Che avrà da ridere?" pensò.
- Scusa per quanto successo oggi -
- Ti riferisci all'acqua che mi ha fatto cadere a terra? - chiese.
- Si, proprio per quello - 
- Ah, allora, scuse accettate - la scusò
- Ci hai proprio creduto allora!? - rise con altre dall'altra parte del telefono.
- Ah ah ah ah! EMO!!! - gridarono ridendo, Miriam non disse nulla e staccò la chiamata mettendosi a piangere.
Quella era la terza volta in una settimana che riceveva scherzi telefonici dai suoi compagni e le faceva male.
Arrivò la sera, andò a tavola, ma non mangiò praticamente nulla:
- Che cos'hai Miriam? - chiese sua madre vedendola giù di corda.
- Niente mamma, è solo che non ho fame, scusa - disse e si diresse nella sua stanza chiudendosi dentro ed indossando il pigiama viola.
Si mise nel letto e inserì nelle orecchie le cuffiette selezionando "Saviour", poi chiuse gli occhi e cominciò a vedere qualcosa.
Era in un cortile con tutti i suoi compagni di classe, che la accerchiavano deridendola. 
Gli lanciavano insulti di ogni genere: "Emo" era quello maggiore. Quelle parole erano come mille lame che le perforavano il cuore, ma non poteva farci nulla, non c'era alcuna via d'uscita:
- Basta lasciatemi stare!!! - gridava lasciandosi cadere a terra cercando di pararsi le orecchie mentre si rannicchiava su se stessa.
Poi si sentì come su un materasso, aprì gli occhi, era su una specie di materasso bianco, morbidissimo, intorno a lei era tutto azzurro e c'erano nuvole bianche dappertutto.
Si guardò attorno, non c'era nessuno tranne lei.
Poi, vide comparire cinque figure a lei molto conosciute, erano i suoi "Black veil Brides" che le sorridevano e si sedettero accanto a lei guardandola:
- Ciao Miriam - la salutò Andy, il vocalist del gruppo, i suoi occhi azzurri risplendevano sui capelli neri come i vestiti tutti borchiati.
- Come fai a sapere come mi chiamo? - chiese stupita lei.
- Noi sappiamo tutto - continuò Ashley che era seduto alla sua sinistra.
Lei non disse nulla, era solo confusa.
- Non devi aver paura di noi - la calmò Jinxx, notando che si stava agitando.
Lei li scrutò uno alla volta, tremava tutta e cercava di farsi più piccola che poteva per non far notare troppo il suo fisico.
- Miriam, non ti devi nascondere - le disse Andy scostando la mano che teneva sul ventre.
- Ma io sono - cominciò, ma fu interrotta dalla voce di Andy.
- Tu sei perfetta - le disse.
- Non è vero, io non sono perfetta, sono brutta! - si lamentò Miriam cominciando a piangere.
Ashley e gli altri ragazzi si avvicinarono a lei per confortarla.
- Chi ti dice che sei brutta? - le chiese Ashley.
- Tutti, i miei compagni di classe ad esempio - disse.
- Tu devi pensarla come vuoi tu, non ti devi convincere di come sei solo dalle cattiverie degli altri - le disse Christian.
- Lascia parlare, lascia dire quello che vogliono dire, tu sei chi sei e non cambierai per loro - disse Jake.
- Si, ma io non mi piaccio e non piaccio a nessuno! - disse piangendo tra le braccia di Andy.
- Senti Miriam, tu non sei brutta, sei una bellissima persona e devi solo ignorare chi guarda solo l'aspetto esteriore, non sanno che cosa si stanno perdendo. Una persona sincera, solare, stravagante e tutto il resto. Tu sei come sei! - le disse Andy guardandola negli occhi.
- Ascolta la mia voce: ti ricorda di non sanguinare, io sono qui - disse Andy quella bellissima frase di "Saviour", la canzone preferita di Miriam.
- Ascolta la mia voce - disse dinuovo cominciando a cantare.
"So hear my voice remind you not bleed
I'm here
Saviour will be there when you are felling alone oh
Saviour for all that you do
So live freely without them"
Quella parte fece arrivare le lacrime agli occhi di Miriam, che veloci corsero lungo tutto il suo viso.
- Non piangere - le disse Ashley che le asciugò le lacrime.
Intanto la canzone andava avanti, fino ad arrivare alla fine, alla parte dello "screaming".
"I hear you cries
praying for live
I will be there
When I hear you cries
Praying for life
I will be there
I will be them"
La canzone si concluse, Miriam piangeva come una fontana, abbracciata ad Ashley:
- Dai, ora basta piangere - le disse Andy avvicinandosi a lei.
- Fammi un sorriso - la incoraggiò e di conseguenza lei sorrise.
- Sei proprio bellissima quando sorridi - le disse Jake accompagnando un sorriso.
- Però ora il nostro tempo è finito, dobbiamo andare - le disse Jinxx.
- No ragazzi, non ve ne andate, io no c'è la farò mai senza di voi - urlò vedendoli alzarsi a cominciare a scomparire.
Scomparirono del tutto, Miriam si lasciò cadere sulle ginocchia e ricominciò a piangere, finchè non venne riscossa da un vento fortissimo, che la trascinò via da quel posto così gaio.
Era nel suo letto quando aprì gli occhi, la canzone di "Saviour" era quasi finita, proprio l'ultima frase:
"I will be them", "sarò sempre qui", la colpì.
Si accorse, per la prima volta, di non essere sola.


 
Commento dell'autrice: Spero che vi sia piaciuta, mi raccomando di recensire.
   
 
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