Rehab.
i'm Carrie.
 

Sono Carrie. Ho sedici anni e mi sono trasferita da otto mesi in una casa a singola al sud di Londra.
Mia madre è una casalinga e mio padre un’agente immobiliare; potrei dire che la mia vita è del tutto normale.
Ho moltissimi amici e solo una è la migliore di tutte, la mia migliore amica Cara, non che la
mia vicina di casa. È una ragazza fantastica bellissima la adoro. Bene, la mia vita è normalissima sono una normalissima sedicenne con una migliore amica a cui piace andare in centro a fare spese e stare
con la mia Cara.
Come ogni giorno mi ero alle 8 con tranquillità, mi sono vestita, pettinata e messa un filo di mascara; mangiato un pezzo di bacon e dato un bacio sulla guancia a mia madre uscii di casa correndo verso
casa di Cara.
Avevo appena bussato, mi aprii una ragazza con i capelli tutti arruffati, un pigiama a scacchi e il
braccio dietro alla testa “Ciao cretina! Dai vai a prepararti che faremo tardi e perderemo il treno!”
“ Vado subito!” disse lasciando aperta la porta per farmi entrare, correndo su per le scale.
La madre di Cara subito mi accolse a braccia aperte chiedendomi come stanno i miei genitori e come ho passato
le vacanze estive.
Dopo 20 minuti vidi una Cara, sempre spettinata, scendere le scale, jeans, maglione largo,
Dr. Martens nere e borsa a tracolla nera “Cacca, sono pronta!”.
Mi prese per mano e camminammo fino alla porta poi io girandomi urlai “Buona giornata
signora Lawson!”
 
“Idiota potevi muoverti! Sono le 8:35 e alla stazione il treno parte tra 15 minuti!” dissi prendendole
la mano cominciando a correre come due sceme.
 
In meno di dieci minuti arrivammo alla stazione, giusto cinque minuti prima che il treno per il centro
di Londra partisse. “Ti odio Carrie, mi hai fatta correre come una cretina che il treno non è ancora partito! Fanculo!”
disse dandomi la sua borsa sulla schiena ridendo.
 
Eravamo sedute su una panchina della stazione, una davanti all’altra quando “Oh Carrie, girati” disse Cara indicando con il viso tre tipi seduti per terra che ci fissavano, “Cara sta tranquilla, saranno tre drogati fatti come due limoni non faranno nulla” la tranquillizzai toccandole la spalla.
 
Mi rigirai a guardare i tre ragazzi, erano due mori e un biondo; uno dei due mori aveva la pelle
olivastra come il ragazzo riccio era pieno di tatuaggi, il biondino sembrava uno abbastanza normale,
ma insieme a quei due non lo era affatto.
 
I nostri occhi azzurri si incrociarono e mi accorsi in quel preciso momento che.. era un drogato.
 
Mi rigirai a guardare Cara e vidi che stava fissando il ragazzo riccio con lo spinello in bocca che
fumava; richiamai la sua attenzione per farle capire che il treno era arrivato, così ci alzammo e raccogliemmo le nostre borse.
Proprio prima di partire ci rigirammo verso la direzione di quei ragazzi, ma..
 
Non c’erano più.

 twitter: carrjeEFP
email: beminetonight98@gmail.com

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