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Autore: Drown    15/04/2013    2 recensioni
Una raccolta di testi introspettivi sul mio disturbo alimentare, dove mi apro e lascio uscire ciò che ho dentro, quello che provo e che sono sempre costretta a reprimere.
Se voleste dare un'occhiata mi farebbe piacere.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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_22 ottobre 2011_

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Perché?
Tutti a chiederlo.
Io non rispondo.
Non rispondo perché la verità è che non lo so neanch’io.
Di nuovo.
Di nuovo è successo.
E io non lo volevo.
O forse sì?
Forse lo faccio solo perché vorrei essere importante, valere.
Vorrei soltanto che qualcuno si interessasse a me.
Che si preoccupasse.
Ma nessuno lo fa.
Sì, siete tutti miei amici, ma queste cose non le capite.
Vi do tutti i segnali, ma voi niente, non ci arrivate.
O forse non volete arrivarci.
Cosa dovrei fare?
Scriverlo?
Urlarvelo davanti?
O forse dovrei farvi vedere quanto sto male quando vomito?
Quanto sto male quando mi sento così sbagliata, così in colpa?
Quanto piango, quanto soffro a vedere le altre così magre, così sottili, così apprezzate, così amate?
Mentre io sono qui, sola con il mio odio per me stessa.
Perché non posso accettarmi?
Perché non posso amarmi?
Perché non posso essere quella che voglio?
Perché?
Ma so che una risposta mai la potrò trovare.
E’ qui, davanti ai miei occhi, lo so, ma io sono cieca e non la vedo.
Ormai è troppo tardi.
E’ successo, di nuovo.
Non lo posso cancellare.
Non lo voglio cancellare.
E’ strano quello che provo.
E’ malato.
Ma la verità è che ne sono quasi orgogliosa.
Sì, perché ci sono riuscita.
Ho vomitato, ce l’ho fatta, quello schifoso cibo se ne andato via, per sempre.
E’ scomparso, non esiste più.
Ora io sono qui, senza errori, pulita, leggera.
Ma ci sto anche così male.
Sì, perché sono stata debole.
Perché non sono stata abbastanza brava da dire di no.
Perché sono così sbagliata.
Perché non sarò mai perfetta come le altre.
Perché sarò sempre sbagliata.
Di quante altre prove ho bisogno prima di accorgermene?
Non mi sono bastate queste?
Quante altre volte dovrò stare male per aver mangiato?
Quante altre volte dovrò inginocchiarmi , piangente?
Quante altre volte dovrò ficcarmi quelle dita in gola prima di capirlo?
Quante altre volte dovrò piangere e sentirmi così male prima di rendermene conto?
Sono solo una stupida.
So quanto questa cosa mi faccia male, eppure vado avanti, non mi importa.
E la gente non capisce.
“Queste persone che buttano via la loro vita così, che stupide!”
Tu non capisci.
Tu non capisci cosa si provi a tentare in tutti i modi di diventare perfetta.
A tentare di diventare quella che non sarai mai.
Non capisci com’è non essere mai all’altezza e voler essere qualcuno, per una volta.
Tu non capisci nulla.
Nessuno capisce nulla.
Io non capisco nulla.
Ti sembro felice, vero?
Beh, è solo una stupida maschera, sappilo.
Tu non sai come sto, non sai come vorrei essere.
Tu non ti rendi conto, non senti tutto il dolore che ho in corpo.
Tu non mi conosci.
Non conosci il groppo in gola che ho sempre, quella terribile voglia di piangere, quella terribile voglia di non sbagliare mai più, quella terribile voglia di essere perfetta.
Tu non mi conosci.
E non mi conosco neanch’io.
Perché lo faccio?
Non lo so.
Non so perché porto ancora questo stupido elastico al polso, che schiocca tutte le volte che vorrei mangiare, per punirmi della mia debolezza, non so perché ancora spero di poter vomitare di nuovo, non so perché ancora non ho avuto la forza di dirlo.
Ma credo realmente che se gli altri capissero, se solo io riuscissi ad amarmi allora tutto cambierebbe?
No.
Perché la verità è che io non voglio che si scopra, non voglio essere giudicata, non voglio  star bene, non voglio  essere una persona qualunque, non voglioessere nessuno.
Io voglio essere speciale.
Perché così potrei dimostrare di essere umana.
Di provare sentimenti, di aver bisogno di aiuto, di amore.
Ma forse questa volta ho esagerato.
Perché non è normale.
Perché ormai ho bisogno di farlo.
Ho bisogno di buttare fuori quel cibo, quasi come se fosse tutto il dolore che provo.
E io so che non è sano.
Ma è così.
In fondo cosa faccio di sbagliato?
Vorrei solo essere accettata per quella che sono.
Vorrei solo accettarmi per quella che sono.
Tutti si amano, tranne me.
Perché è vero, non sono perfetta e mai lo sarò.
E questo è solo un modo per provare ad esserlo.
Eppure è così difficile renderlo reale, è così difficile dirlo, è così difficile ammetterlo.
Perché questa è una verità che voglio e che non voglio accettare.
Ma è la realtà, e io non la posso cambiare solo volendolo.
Mi sto uccidendo con le mie stesse mani, e ho bisogno di questa morte.
O forse ho solo bisogno di essere amata.

_22 ottobre 2011_
   
 
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