Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |       
Autore: Cleo2010    15/04/2013    7 recensioni
John e Sherlock hanno litigato. Questa è la mattina dopo e le parole che non dicono ad alta voce.
Traduttrice: RossKL
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: i personaggi presenti in questa storia non mi appartengono, i possessori sono Arthur Conan Doyle e in seguito il duo Moffat + Gatiss. Non scrivo né traduco per guadagnare soldi, così come l’autrice.

 

Autrice : Cleo2010
Storia originale : Words Left Unsaid

Traduttrice : RossKL
Beta : Yoko Hogawa
Ringraziamenti: All’autrice, che mi ha permesso di tradurre questa storia; e ovviamente a Yoko, per la sua disponibilità.


 

Words Left Unsaid


 

Sherlock era già sveglio. Probabilmente non era andato a letto. John non aveva dormito molto e quando l’aveva fatto il suo sonno era stato incostante e pieno di sogni. Lo aveva trovato più estenuante che stare effettivamente sveglio.  John non poteva stare a letto un minuto di più, la vescica stava per esplodergli e lo stomaco stava per mangiare se stesso. Si arrese.

Cinque minuti dopo si diresse al piano di sotto con cautela per trovare Sherlock al tavolo della cucina ad esaminare una carta topografica dell’istituto Geografico Militare di qualche parte nel Worcestershire. Indossava ancora i vestiti della notte precedente.

“Buongiorno, Sherlock”. Mi dispiace.

Mmh”. Mi … dispiace.

“Caso?” Dovremmo parlare di ieri sera.

“Potrebbe essere”. Non voglio parlare di ieri sera.

“Bene”. Non farmi iniziare la conversazione. Devo sempre iniziare io. “Tè?”

“English breakfast[1], l’ho comprato ieri”. Al dannato Tesco dove ti ho visto con quella donna. Tra tutti i giorni, John.

“Ah, sì”. La rara vista di te con una busta della spesa piena di cose che ci servono realmente e un po’ di cose extra. Hai comprato i miei biscotti raffinati preferiti e quelle patatine all’aceto balsamico delle quali odi l’odore. Non ti ho mai ringraziato. Non ne ho avuto l’occasione, quando sono tornato a casa eri già furioso. “Fame? Potrei fare le uova strapazzate per due”. Hai comprato uova fresche. Uova di gallina.

“Con formaggio”. Pensavo avessi rotto con lei.

 “D’accordo”. So che la odi ma a me lei piace, abbiamo avuto solo una discussione ci siamo chiariti, l’ho perdonata. Perché ne hai dovuto iniziare una discussione? Posso vedere chi mi piace.

“Non usare la padella con il manico marrone, potrebbe servirmi dopo”. Mi fai arrabbiare così tanto a volte. Perché non lo capisci, devo proprio dire tutto ad alta voce?

“Dubito che serva per cucinare vero cibo”. Oh, hai buttato via i biscotti. E le patatine. Carino da parte tua far sì che prima fossero del tutto distrutte. Non so perché tu sia così dispettoso, alle volte. “Vuoi anche un toast?”

“Sì”. Ero arrabbiato con te. Li ho comprati per te. Avevo un piano e tu l’hai rovinato.

“Sherlock … ” Dovremmo davvero parlare. Non capisco perché fossi così arrabbiato.

Potrei dover andarmene per qualche giorno”. O per il tempo necessario affinché tu dimentichi.

“Per il caso?” Stai scappando. So che sono stato un imbecille pure io e che ho detto delle cose offensive, ma non puoi andartene e basta.

“Deposito di armi e oro occulti della Seconda Guerra Mondiale”. Non proprio il mio genere ma serve al mio scopo. Non sarò costretto a vederti.

“Sembra affascinante, hai bisogno di un assistente? Ho il weekend libero”.  Potrei liberarlo per questo. Dovremmo passare del tempo assieme. È stato bello la scorsa settimana, come i vecchi tempi.  Avrei dovuto prendere più tempo libero per te quando mi sono messo insieme a Nicola[2] la prima volta, ma questa volta sarà diverso. Dammi una possibilità.

“No”. Ho bisogno di allontanarmi da te.  Passalo con lei. Il toast si sta per bruciare.

“Beh, forse potrei accompagnarti per divertimento. Sono bravo in questo genere di cose e – ah, maledizione, ho bruciato un po’ il toast”. Permettimelo. Siamo stati entrambi idioti, anche tu hai detto la tua giusta quantità di insulti, io ti ho perdonato molto. Hai detto che ero patetico, hai detto che cercavo qualcuno che mi ferisse così da avere qualcuno da incolpare per la mia solitudine Non avevo mai pensato a me  stesso come ‘solo’ prima di allora.

“Io … Ci penserò”. Non è più sufficiente. Hai detto che ero indegno di essere amato. Mi hai chiamato freddo e insensibile quando è questo il maledetto problema.

“Bene. Ecco, ci ho messo dello zucchero”. Forse possiamo dimenticare la scorsa notte e basta. Mi dispiace di averti detto che eri freddo, so che non lo sei.

“Grazie”. Ti amo.

“Prego”. Ho bisogno di te.

“Puoi venire”. Sono un idiota.   

 

 

 

 




 

[1] È un tipo di tè.

[2] È femminile, in inglese. XD

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Cleo2010