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Autore: Manu La Mitica    15/04/2013    0 recensioni
Sono semplicemente una ragazzina di quindici anni che ama alla follia la vita, ma che ama soprattutto il suo lui ; Un ragazzo estroverso, ma allo stesso tempo dolce, bello e simpatico.
Tra di loro ci saranno tantissime incomprensioni. Ma se è vero che l'amore vince su tutto...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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Mi chiamo Anna e ho quindi anni, come tutti saprete l'amore è una cosa meravigliosa, che ti colpisce come un fulimine al ciel sereno e all'improvviso non sai più che fare. Premetto di essere una ragazza che ama alla follia la vita e credo anche che chi la sprechi perda praticamente TUTTO.




Come quasi tutte le adolescenti della mia età sono innamorata, innamorata di un ragazzo fantastico che credo non mi voglia, o quanto meno questa è la mia impressione. Sto facendo di tutto per essere all'altezza speriamo soltanto in un miracolo. Nella mia vita però, non ci sarà solo felicità o insicurezza, perderò la persona a me più cara : Mia nonna. Sarà un dolore che non finirà mai, potrà solo rallentarsi. 

Vivo a Londra quindi beh, si, sono un ingle a tutti gli effetti .Mi affascina molto l'inghilterra, ma amo da morire l'America, soprattutto New York, visitarla è il mio sogno fin da bambina, speriamo solo che un giorno porterò a termine tutti i miei scopi.

Frequento il primo liceo e appunto adesso voi vi starete chiedendo come faccia a conoscere il misterioso ragazzo che ha rapito il mio cuore... beh è semplicissimo, il ragazzo frequenta la mia stessa classe. Si chiama Daniel è ha la mia stessa età. Ma non è tutto. La storia che leggerete tratta di un triangolo amoroso. Si, perché con il passare dei giorni, si scoprirà che non sono l'unica ad amarlo, ma che c'è anche un'altra ragazza, la più bella della scuola. Virginia. 

Per me sarà un dolore enorme, ma andrò avanti, perché Daniel è una delle tante cose che vorrei avere e lo avrò, fosse l'ultima cosa che faccio.

1 CAPITOLO


Era il primo giorno di scuola dopo le vacanze di Natale, ero così stanca.... non volevo  tornare a scuola, soprattutto in quella gabbia di matti.

<> sentì urlare mia madre dal piano di sotto.

<>

Mi preparai velocemente, mi lavai e indossai una maglietta ed un jeans. Scesi al piano di sotto e trovai mio padre e mia madre seduti con un'aria poco piacevole.

<>  

Nessuno mi rispose, sapevo però che era successo qualcosa di poco bello.

<>

<>

<> risposi con un'aria molto preoccupata, era come se avessi già capito tutto. La mia dolce nonna era morta, era unica per me, avevo perso un pezzo della mia vita così in men che non si dica.

<>

A quel momento mi sentii uscire delle lacrime dagli occhi e piangere a più non posso mi aggrappai velocemente a mia madre e iniziai a buttare tutto per terra, ebbi una crisi in quel momento e dovette calmarmi mio padre con la sua dura forza nelle braccia.

<> Mi pregava mia madre.

<> non ce la faccio.

Presi velocemente la mia cartella e uscì di corsa verso la ferata dell'autobus che distava pochi metri da casa mia. Avevo le lacrime agli occhi, non riuscivo a fermarle erano indistruttibili e per di più oggi avevo la giornata più faticosa di tutte. Come avrei fatto?

Erano le 7.20 e l'autobus tardava a più non posso, decisi di andare a piedi verso scuola, ma mi accorsi che era impossibile, iniziò anche a piovere e la mia metafora forse in quel momento era proprio giusta.

<> Presi un fazzoletto dalla mia borsa e mi asciugai gli occhi. Notai che un ragazzo sulla bicicletta si fermò.

<> Rispose preoccupato.

<> ma le mie lacrime erano più toste, e uscivano senza fermarsi come se fossero una cascata immensa.

<>

Non sapevo cosa fare, quel ragazzo non lo conoscevo, non sapevo nulla di lui eppure mi fidavo e in preda al panico, decisi di salire.

Arrivammo dopo circa dieci minuti, sembrava stessimo volando.

<> risposi.

<> Rispose cuorioso.

<

<

<> Lo risposi e corsi a più non posso verso l'aula.

Quel ragazzo era molto carino ed era stato gentile con me, ma nel mio cuore avevo solo uno in mente : IL MIO DANIEL.
  
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