Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: bastille    15/04/2013    1 recensioni
[HiroMido//Masaki ~ !family]
E magari potrebbe iniziare a chiamarli "mamma e papà", anche se non ha ancora ben capito chi sia l’uno e chi l’altra. 
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Kariya Masaki, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



you found me.
 [why’d you have to wait to found me?]

 


Kariya è seduto dietro a quel grande albero, nel giardino di casa loro. Che poi, pensandoci meglio, dire 'sua' non gli sembra così sbagliato, dato che anche lui ci abita.
Però, nonostante siano passati due anni, avverte ancora una strana sensazione nel definire quel luogo 'suo'; d’altronde è passato dal non avere niente a… beh, a qualcosa. E non si riferisce solo alle cose materiali.
Sta aspettando, Masaki. Aspetta di sentire urlare un roco ed irritato "mi arrendo", per uscire dal suo nascondiglio, e magari con un sorriso vittorioso dipinto sul volto.



 

"Ma-sa-ki-chaaan!♥"
L'uomo gli si avvicina con un'espressione che Kariya trova decisamente buffa ed inquietante.
"Mh?"
"Nee, Masaki-chan, ti va di giocare un po' con me?" gli chiede, sorridendo dolcemente.
"Scordatelo."
"M-ma ma ma.. Ryuuji! Ryuuji, nostro figlio non vuole passare del tempo con me!"
"Cosa vuoi che faccia, Hiroto? Non posso punirlo." risponde l'altro, trattenendo una risatina.
"Obbligalo! Dopotutto sei tu la mamma, e alle mamme i figli non disubbidiscono mai, no?"
Masaki è sicuro che ci sia qualcosa in quella frase, qualcosa simile ad una provocazione,
 e non riesce a trattenere un ghigno.
"Ti sembrano cose da dire davanti al bambino?! E poi non è vero!"
"Giocherò con te solo se giochiamo a nascondino e prometti che stavolta non barerai." sussurra il ragazzino,
salvando Kiyama da un ormai vicino pugno in faccia da parte del marito.

 


"Nostro figlio."
A quel pensiero storce leggermente il naso, anche se, tutto sommato, non è poi così male; crede che potrebbe davvero riuscire ad abituarsi ad essere chiamato così. In fondo, gli piace se detto da loro.
Sospira. Inizia ad avere fame. Fa caldo.
Sembra che sia passata un'eternità da quando il rosso ha finito di contare, e questo non è un buon segno: di solito ci impiega massimo dieci minuti a trovarlo… ah, giusto, stavolta ha promesso che non avrebbe barato.
Ma Kariya non si fida più di tanto; probabilmente ora starà bevendo un caffè in cucina con il marito, o leggendo quello stupido giornale. E si sarà già dimenticato di lui. O magari vuole semplicemente fargli pensare questo, per farlo uscire allo scoperto… una trappola.
Scoppia a ridere.
No, Hiroto non è così furbo, si sarà sicuramente dimenticato.
All’improvviso sente qualcosa solleticargli il collo e si gira, imbronciato.
"Ti ho trovato, Ma-sa-ki-chaaan!♥"
Le forti braccia dell'uomo lo stringono, per poi sollevarlo e caricarselo sulla spalla come se fosse un sacco di patate.
E se c’è una cosa che Masaki odia è non avere la terra sotto i piedi.
"Fammi scendere! Hai barato un'altra volta! Non è giusto, rosso, lasciami!!" si lamenta lui, dimenandosi inutilmente.
La risata allegra di Hiroto e le proteste del ragazzino risuonano in tutto il giardino, facendo comparire un dolce sorriso sul volto di Midorikawa, che li osserva, divertito.
"Mi hai trovato" sussurra, più a se stesso, il grigio "…di nuovo."
"Ti troverei ogni volta" afferma Kiyama, con una strana espressione, "anche senza barare" aggiunge, per poi sorridergli e rimetterlo giù.
Ha sorriso, Masaki, forse per la prima volta. E poco importa che abbia perso a nascondino di nuovo, solo ora si rende conto di aver vinto qualcosa di un po' più importante.
L'uomo l’ha notato, quel sorriso, e lui si affretta a cancellare quell'espressione da idiota, perché non vuole dargli una così grande soddisfazione.
"Venite a mangiare qualcosa, forza. E poi tu, Masaki, ti farai il bagno." grida Ryuuji dalla cucina.
"Hai sentito, Masaki-chan? Biscotti!"
"Ma io non ho voglia di farmi il bagno!" sbuffa il ragazzino, scocciato.
"Niente ma! E ora muovetevi."
"Non si discute con la mamma, Masaki-chan" gli sussurra il rosso, facendogli l’occhiolino.
Kariya non riesce a non sghignazzare.
"Ti ho sentito, Hirotooo!!!"
Il rumore di sordo, simile a quello di oggetti che si rompono, che accompagna quest'ultimo urlo fa rabbrividire il marito.
Masaki è giunto alla conclusione che di quei due gli importa, ma lui non è un tipo da sentimenti: non sa come tenersi stretto un peluche, figurarsi due persone. Loro però non sono due persone qualunque, lo sa, per questo ha deciso di impegnarsi.
E magari potrebbe iniziare a chiamarli "mamma e papà", anche se non ha ancora ben capito chi sia l’uno e chi l’altra.



nda.
uau. non credevo che avrei pubblicato così velocemente. no, non credevo che avrei pubblicato e basta ahahahah //comesonosimpy.
piccola one-shot scritta di getto, 711 parole secondo word ~ 
e boh, non so voi, ma io amoamoamo la hiromido+masaki family. insomma, è qualcosa di xhsghfdsgfsh **
capitemi, non ho resistito.
spero che vi piaccia♥♥
simo.

ps. sto lavorando al capitolo due di 'nobody breaks my heart', preparatevi. adieu ~ 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: bastille