Titolo: Some Captains marry Magicians.
Autore: MaiteJM
Fandom: Marvel, Giovani vendicatori (+Captain Marvel; Doctor Strange; Capitan America)
Personaggi: Hulkling/Teddy Altman, Wiccan/Billy Kaplan (citato), Patriot/Elijah Bradley
Pairing: CaptainMarvel!Hulkling/SorcererSupreme!Wiccan
Genere: Romantico/Generale
Avvertimenti: What if...?, Slash
Capitoli: 1/2 flashfic
Disclaimer: No, non sono né Stan Lee né la Marvel. E, no, non mi pagano per queste idiozie.
Note: ho sempre sognato di vedere Wiccan vestire i panni di Sorcere Supreme come Doctor Strange (il mio personaggio preferito della Marvel), con la gentile collaborazione di Elijah Bradley come Capitan America.

I

Essere una coppia e far parte dello stesso team può essere comodo, Teddy ne era certo. Quando ancora facevano parte dei Giovani Vendicatori, lui e Billy erano sempre insieme, costantemente fianco a fianco. Da quando era diventato Capitan Marvel le cose avevano iniziato a complicarsi, ma Billy si era dimostrato il ragazzo comprensivo e maturo che amava -magari non perfetto agli occhi di tutti, ma per lui era tutto quello che potesse desiderare. I momenti che erano riusciti a ritagliarsi, le abitudini che stavano iniziando a tenere vennero messe in discussione quando Billy prese il posto di Dottor Strange come Mago Supremo e aveva impegni mistici in giro per la Terra, nel suo sancta sanctorum o chissà dove.

Teddy prese la vaschetta dove aveva messo i pop-corn appena fatti e si sedette sul divano. Anche quella sera era solo nel piccolo appartamento: doveva occupare la testa in qualche modo e non permettersi di rivangare i tempi passati, non era il momento. Accese la tv appoggiata su un piccolo mobile di fronte a lui e -no, la serata di soli film d'amore non capitava da anni, non poteva averla beccata lui, non di nuovo, non da solo. Piuttosto si sarebbe messo a guardare per la millesima volta qualche serie a caso dei pokémon, se ricordava dove erano finiti i DVD che i Giovani Vendicatori gli avevano regalato molti compleanni prima per scherzo -ma che lui aveva comunque molto apprezzato.
Ma no, lui era Capitan Marvel, principe degli Skrull e parte della Milizia Imperiale Kree, doveva mantenere un minimo di serietà. E, appunto, si alzò, abbandonò il suo spuntino ed entrò nella camera che divideva con il suo ormai storico fidanzato. La scritta “Camera di Billy, dite amici ed entrate” era stata appesa anche lì, con l'aggiunta di un bel “e Teddy” in rosso e un po' di cuori scarabocchiati in un momento di follia.
Entrò nella stanza e cercò una delle loro vecchie console di quando ancora erano alle elementari e che non erano riusciti a separarsene o qualche vecchio fumetto che non leggeva da un po'. Ma tutto sembrava contro di lui e la sua sanità mentale.
“Dove li abbiamo nascosti?”
Spostò dal comodino le scartoffie che i suoi consiglieri Skrull gli avevano mandato da esaminare e su cui avrebbe lavorato appena sarebbe riuscito ad allontanare l'invadente bisogno di Billy dalla sua testa. Aprì i cassetti pieni di cianfrusaglie, preservativi e foto. Ne tirò fuori alcune, le guardò velocemente e le rimise via, deciso a non peggiorare la sua situazione già abbastanza difficile.

Afferrò il telefono e compose velocemente un numero che sapeva oramai a memoria. Quasi non dovette attendere che dall'altra parte una voce annoiata rispose.
“Che c'è ora?”
“Eli, ti va di sopportarmi anche oggi?”
“Solo se questa volta decido io cosa fare, so a memoria Game Of Thrones! Giochiamo, ti sfido -e non sarò clemente solo perché ti manca Billy!”
Capitan Marvel ridacchiò. “Come vuoi, Capitan America, accetto la sfida.”