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Autore: Fiamma Erin Gaunt    15/04/2013    1 recensioni
Rabastan x Regulus
La storia partecipa al contest "Death Eaters: Ombre e Desideri" indetto da fa92 sul forum.
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La redenzione è sempre possibile per coloro che intendono realmente ottenerla, non certo per coloro che per redenzione intendono amnistia per i passati delitti.
(Cesare Mori)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Rabastan Lestrange, Regulus Black
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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NICK SUL FORUM: Kyra Nott
NICK SU EFP: Fiamma Erin Gaunt
TITOLO STORIA: Redemption
GENERE: Introspettivo/Missing Moment
AVVERTIMENTI: Slash
PACCHETTO SCELTO: Rubino
NOTE E VARIE: La coppia che ti propongo è una Rabastan/Regulus (che ha un discreto successo nel fandom inglese, mentre in quello italiano non credo sia mai stata proposta… la butto un po’ sull’originalità insomma u.u). Da cosa nasce la mia passione per questa coppia? Semplice, dalle iniziali di Regulus (R.A.B.) e dal diminutivo di Rabastan (Rab). Coincidenza? Io non credo u.u. Ad ogni modo, la shot si ambienta nel momento in cui Voldemort annuncia la morte di Regulus (dovrà pur aver dato una spiegazione alla sparizione del giovane Mangiamorte, no?) ed esamina la reazione di Rabastan (che ha con lui una relazione dai tempi della scuola, ma questa viene tenuta segreta perché il Lord non vede di buon occhio l’amore, figuriamoci poi lo slash u.u). La parte in corsivo, credo si capisca ma lo faccio comunque presente, è un ricordo di Rabastan. La citazione all’inizio della storia è del Prefetto Cesare Mori.















 

Redemption
 

 
 
 










La redenzione è sempre possibile per coloro che intendono realmente ottenerla, non certo per coloro che per redenzione intendono amnistia per i passati delitti.
(Cesare Mori)






 
 
 
Rabastan sapeva essere forte, spietato all’occorrenza, ma non aveva previsto di essere capace di amare sul serio. Lo capì quando il Signore Oscuro annunciò il tradimento di Regulus e la sua morte; sentì una fitta in corrispondenza del cuore, come se stesse andando in pezzi, ma si sforzò di mantenere la sua consueta espressione fredda e arrogante. Rodolphus gli lanciò un’occhiata di sottecchi, lui così convinto di aver sempre saputo cosa c’era davvero tra suo fratello e Black, ma, se aveva sperato in una reazione che confermasse le sue supposizioni, ne rimase deluso. Aveva atteso la fine della riunione e si era Smaterializzato, per comparire una manciata di secondi più tardi nella sua residenza nella campagna londinese. Aveva preso a calci e distrutto ogni singolo oggetto che gli era capitato tra le mani. Poi, quando la furia si era placata, si era lasciato cadere su una poltrona in pelle nera e si era passato una mano tra i capelli, cercando di capire cosa avesse potuto spingere Regulus ad un gesto tanto avventato. Gli tornò alla mente una conversazione che avevano avuto appena un paio di giorni prima, quando ancora non sapevano che non si sarebbero mai più visti. No, forse lui lo sapeva, probabilmente aveva considerato quell’aspetto della questione anche mentre parlava con lui. Era tipico di Regulus: pianificava ogni cosa. Lui non era così, era istintivo e spesso non pensava alle conseguenze delle sue azioni.
“Ti chiedi mai se meritiamo la redenzione?”
Glielo aveva chiesto quasi timoroso della risposta, guardandolo con un’espressione da cucciolo spaesato negli occhi grigi.
“ Redenzione? Non ci ho mai pensato, perché, è importante? –
Adesso che ci pensava, la sua risposta non era stata propriamente delle migliori. Ma che colpa ne aveva lui se in quei giorni Regulus sragionava e se ne usciva con cose che non stavano né in cielo né in terra?
“Sì, ma secondo te la meritiamo o no?”
Aveva insistito, come se dalla risposta ne andasse la sua stessa vita.
“Ascolta, Socrate, tutto ciò che di certo meritiamo è un cospicuo conto alla Gringott e il nostro status di Purosangue, la redenzione non sembra essere contemplata”
“Quindi credi che, anche se ci pentissimo sul serio per ciò che abbiamo fatto, non la meriteremmo?”
Aveva sbuffato, stufo di quelle paranoie, e si era chinato verso di lui per zittirlo con un bacio. Con suo sommo disappunto, Regulus si era sottratto e lo aveva guardato con sguardo accusatore.
“Ti ho fatto una domanda e voglio una risposta”
Ecco il tono dispotico tipico dei Black, che si faceva strada tra i dubbi e le insicurezze.
“Non lo so, Reg; piantala con tutte queste domande e usa la bocca per qualcosa di più interessante”
Un’occhiataccia aveva gelato il suo sorriso malizioso, facendolo sbuffare nuovamente e alzare gli occhi al cielo, visibilmente esasperato.
“Io credo che anche noi meritiamo una seconda occasione, se siamo davvero sicuri di voler cambiare” aveva stabilito, evidentemente arresosi davanti allo scarso interesse del compagno.
“Sicuro, è come dici tu, ora perché non torni a letto a giocare con me?”
Regulus aveva sorriso, in quel modo che riservava unicamente a lui e che lo faceva sentire speciale, e lo aveva raggiunto. E poi, bè, il resto era storia.
 
Ora, seduto sulla poltrona, si ritrovò a sperare che, dopo tutto quello che aveva passato, Regulus fosse finalmente riuscito a raggiungere la sua tanto desiderata redenzione. Di sicuro aveva preso una decisione significativa, che lo aveva portato via da lui, ma probabilmente ora, ovunque fosse, era molto più felice. Si versò un bicchiere di Whisky Incendiario, buttandolo giù tutto d’un sorso. Non si faceva illusioni: per lui la redenzione non era possibile, semplicemente perché non si era mai pentito, nemmeno per un secondo, delle sue scelte e di ciò che aveva fatto.
 
 









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