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Autore: yachan    05/11/2007    7 recensioni
"Volevo proteggere quel suo sorriso, che mi era così caro. Volevo stare al suo fianco, finché lei me lo avrebbe concesso. Perché il mio cuore, dal primo giorno che l’avevo conosciuta, non aveva smesso di battere per lei. Era bastato un suo sorriso, per incantare il mio cuore" ... Ecco a voi, una nuova fan fiction ^^!
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cuore incantato

Cuore incantato

 

Cap. 4

 

 

Non lo sopportava, non lo aveva mai sopportato. Fin dal primo giorno non gli era piaciuto, ma per la felicità della sua amica, si era sforzato di essergli amico. Aveva mandato giù interi bocconi indigesti, ogni volta che sentiva parlare di lui dall’amica.

Per ogni loro litigio, lui si sentiva più irritato, nel vedere gli effetti che provocavano in lei. Mangiava di meno, aveva lo sguardo nel vuoto, si muoveva di rado e versava lacrime di continuo. E quando si sentiva che stava per perdere la calma, lei tornava da lui dopo aver fatto la pace con il ragazzo, come se non fosse successo niente.

Lui non capiva molto di queste cose, infatti per questo finora non aveva avuto una ragazza. Era più interessato nel raggiungere i suoi obiettivi e non prestava molta attenzione alle ragazze che gli dichiaravano il loro amore. Lui era sempre scappato da tutto ciò che riguardasse i sentimenti e l’amore. Ma anche se, non se ne intendeva, non poteva credere che una persona innamorata dovesse soffrire così.

Quel ragazzo aveva fatto molto di più che allontanarla da lui, dagli amici…l’aveva fatta piangere più di una volta. E lui ora era stanco di vederla così.

-         Ash? Che ci fai qui a Cerulean?- disse una voce sorpresa, poi aggiunse con sarcasmo- Ah, già…immagino che ti sarai subito precipitato da lei, appena saputa la notizia. Non ci hai impiegato molto.

-         Giusto te cercavo- disse lui voltandosi verso il ragazzo e afferrandolo per il colletto.

-         Che vorresti fare adesso?- disse lui sorridendo tranquillo- Vorresti fare a botte per lei?

-         Ohh…non sai quanta voglia ne abbia, di affibbiarti un pugno in faccia.

-         Non è un po’ tardi per questa sceneggiata? Avresti potuto farlo prima e invece sei rimasto a guardare in silenzio.

-         L’ho fatto solo per Misty. Lei è la mia migliore amica e voglio vederla felice.

Il ragazzo scoppiò in una risatina, il che fece arrabbiare di più Ash.

-         Amica…eh. Non credevo che gli amici arrivassero a tanto, addirittura ad intromettersi nelle storie altrui.

-         Non mi sono intromesso! Sei tu che non hai fatto altro che farla soffrire! Ti sei solo preso gioco dei suoi sentimenti!

-         Dici che io ho giocato con i suoi sentimenti e che l’ho fatta soffrire?- ripeté con ironia e lo guardò negli occhi- Possibile che non ti sei accorto, che sei tu la causa del suo malessere?

Ash lo guardò sbigottito. Cosa stava dicendo?

-         Se le cose tra di noi non sono andate bene, è solo per colpa tua!- disse ora arrabbiato.

Ash allentò la presa al colletto e Josh si staccò. 

-         Io?- ripeté Ash incredulo.

-         Certo che sì. Con il tuo modo di fare egoista, le hai rovinato la vita. La sua sofferenza sei tu!

D’improvviso Ash gli sferrò un pugno, facendo cadere Josh per terra.

-         Non dare la colpa dei tuoi errori agli altri! Io ho sempre cercato di proteggerla, anche quando sapevo che non eri la persona giusta per lei!

-         Ah sì? E chi sarebbe, allora? Tu?- si rialzò e balzò addosso ad Ash, finendo tutte e due a terra- Non farmi ridere! Sei solo un bambino che pensa solo a se stesso!- gli diede un pugno. Ash ricambiò con un calcio. Inizio così una lotta tra i due ragazzi, che sarebbe potuta finire peggio se non fossero intervenuti Tracey e Gary a dividerli.

-         Io sarei il bambino?! E tu cosa sei?!- gridò Ash infuriato, mentre Gary lo tratteneva per le spalle.

-         Calmati Ash- disse Tracey, mettendosi tra i due combattenti.

-         Sei un…- si dissero i due lottatori, ma furono interrotti dalla voce seria di Gary.

-         Adesso basta voi due! Datevi una calmata! State dando spettacolo!

I due si guardarono intorno. Le persone si erano fermate  ad osservarli e stavano spettegolando sull’accaduto.

-         Andiamo, su- disse Tracey spingendo via Ash- Lo stesso vale per te, Josh. Tornatene a casa.

Il ragazzo borbottò qualcosa e si voltò per andarsene. Nel frattempo Tracey e Gary portarono Ash in un posto meno affollato e fatto sedere su una panchina, aspettarono che si calmasse. I due lo fissarono, ma lui non disse niente.

-         Allora…- iniziò Tracey- C’è un motivo per cui ti sei messo a fare botte con Josh?

Lui abbassò lo sguardo, mettendo il muso come un bambino.

-         Hai intenzione di fare così tutto il tempo?- chiese Tracey.

A quanto pareva sì. Tracey sospirò, mentre Gary decise di agire e pestò il piede di Ash.

-         Ahia!- si lamentò Ash- Gary! Sei impazzito o cosa?!

-         Sono impazzito io che ti ho pestato il piede, per darti una svegliata o tu che decidi di ammutolirti come un completo idiota?

-         Eh?

-         Ragiona Ash. E’ inutile prendertela con Josh. Ormai il danno è fatto e non ci puoi fare niente.

-         E’ vero- disse Tracey- E poi a Misty non farebbe piacere sapere, che ti sei messo a fare a botte con Josh. Ci rimarrebbe molto male.

-         Mh…- abbassò lo sguardo- Hai ragione. Ma cosa posso fare? Lei sta soffrendo.

-         Fai quello che farebbe solitamente Ash- disse Gary semplicemente- Aiutala come solo tu sai fare.

-         Gary…- lui lo guardò sorpreso.

-         Sono d’accordo con lui- Tracey incrociò le braccia e fece cenno di sì- Tu e Misty siete amici da molto tempo ormai e avete imparato a conoscervi. Misty ha gran fiducia in te, sa che può contare su di te.

-         Perciò Ash, smettila di comportarti da bambino e va da lei.

Ash li guardò sorpreso e ci pensò su. Si alzò in piedi e sorrise ai due amici.

-         Avete ragione…sono l’unico che può aiutarla. Farò tornare Misty com’era prima.

 

 

Notai che qualcosa cambiò, dal momento in cui tu e io ci siamo conosciuti.

Mi dispiace, però non posso dirti chiaramente questo.

Adoro il modo in cui sorridi sempre, ai rampolli che fioriscono in questo posto.

Pensare in te dà un scintillio di luce azzurra e brilla nella mia anima più di un gioiello.

Dal profondo del mio cuore, mi sono chiesta che è quel che più ami in questo mondo.

E’ il tuo sorriso? O le tue lacrime?

Solo per vederti felice, proteggerò quello e così…ti amerò.

Anche se siamo lontani, raccontami cos’è quello che sognavi da bambino.

Ancora se il destino è crudele, io vorrei saperlo.

In questi giorni in cui niente è pianificato, lascerò andare dal mio fianco questa nostalgia?

I ricordi si manterranno ancora al mio fianco. Molto amabili sono e c’è pura allegria.

Dal profondo del mio cuore, mi sono chiesta che sarà quello in cui tu confidi.

Sarà il tuo paese o i tuoi amici? Tutti loro stanno sempre al tuo fianco e così sempre…ti amerò.

Dal profondo del mio cuore, mi sono chiesta che è quel che più ami in questo mondo.

E’ il tuo sorriso? O le tue lacrime?

Solo per vederti felice, proteggerò quello e così…

Dal profondo del mio cuore, mi sono chiesta che sarà quello in cui tu confidi.

Sarà il tuo paese o i tuoi amici? Tutti loro stanno sempre al tuo fianco e così sempre…

Dal profondo del mio cuore, mi sono chiesta che è quel che più ami in questo mondo.

E’ il tuo sorriso? O le tue lacrime?

Solo per vederti felice, proteggerò quello e così…ti amerò.

 

 

-         Il parco chiuderà a momenti- disse May- Dove si saranno cacciati Ash e Misty?

-         Beh, non ci vuole molto per capirlo- disse con un sorrisino Dawn.

-         Per favore Dawn, non ti ci mettere anche tu- disse May sospirando.

-         Che male ci sarebbe? Ad Ash non piace Misty? E viceversa, a Misty non piace Ash?

-         Sì, in teoria sarebbe così…- disse May guardando il fratellino.

-         In pratica, Ash è troppo tonto per capirlo- disse asciutto Max- Ha ancora la mentalità di un bambino.

-         Beh, detto da te, fratellino…- disse May guardandolo nuovamente.

-         Non mi paragonare a lui- disse offeso Max, sistemandosi gli occhiali- Io ho più classe. Se avessi la sua stessa età, adesso non me ne starei con le mani in mano e mi dichiarerei a Misty.

-         Che?- disse stupita May- Non dirmi che…

Il bambino girò la testa altrove arrossito.

-         Anche tu sei un po’ lenta, sorella.

-         Su questo sono d’accordo anch’io- disse Drew.

-         Ehi!

-         La domanda rimane- disse Dawn- Perché fino ad ora Ash non si è dichiarato a lei o viceversa?

-         E chi lo sa?- May fece spallucce- Ash è un po’ particolare quando si tratta di amore.

-         Un motivo ci sarebbe…- disse Brock- Misty stava già insieme ad un ragazzo.

-         Che?!- esclamarono gli altri.

-         Misty ha un ragazzo?- chiese Max scioccato. Odiava l’idea che qualcuno l’avesse preceduto.

-         Aveva…- precisò Brock- Però poi si erano lasciati. Ma pare che lei non l’abbia ancora dimenticato, nonostante gli sforzi di Ash per aiutarla.

-         Oh…non lo sapevo- disse Dawn triste.

-         Neanche io…- ammise May- Né Ash, né Misty ne hanno mai parlato.

-         Però…- Dawn cercò di sorridere- ora avranno l’occasione di stare insieme e…

-         Ne dubito- Brock scosse la testa- Il suo ex- ragazzo ha intenzione di tornare da lei.

-         Che?! Ma non può!- disse May arrabbiata- Così Ash non potrà stare insieme a lei! Bisogna impedirlo!

-         Non sei certo tu a decidere per la tua amica- disse Drew serio- La decisione spetta solo a lei.

-         Però…

-         Ehi ragazzi, guardate- disse Max indicando una persona che se ne stava seduta su una panchina.

-         Ash!- esclamarono gli altri e lo raggiunsero.

-         Finalmente ti abbiamo trovato!- disse May- Non sai che preoccupazione! Ma dov’è Misty?

Silenzio. Il ragazzo non disse niente. Né alzò lo sguardo per guardarli in faccia.

-         Ash…perché Misty non è con te? Per caso voi…- chiese preoccupata May, ma Drew la bloccò facendo cenno di zittirsi.

-         Sentite ragazzi, voi avviatevi che poi io e Ash vi raggiungeremo- disse Brock.

-         D’accordo…- il gruppetto si allontanò lentamente. Quando furono lontani abbastanza, Brock guardò l’amico.

-         …allora, com’è andato il piano?

-         Ho fallito- disse lui.

-         Come?

-         L’ho persa Brock, l’ho persa- ripeté con un nodo alla gola. Dirlo a parole era doloroso. Brock si sedette accanto a lui.

-         Lei dov’è, ora?

-         …con lui. E non mi stupirei se fossero tornati insieme- chinò la testa- Sono un completo idiota- strinse forte le mani- L’amavo e non sono stato in grado di dirglielo.

Brock guardò triste l’amico. Appoggiò una mano sulla spalla di lui e rimasero lì in silenzio.

 

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Il silenzio non accennava a terminare e questo creava non pochi disagi ai commensali.

Il gruppetto si era seduto attorno al tavolo a cenare, dopo aver passato la giornata al Luna-Park. Avrebbero potuto dire che si erano divertiti a salire sulle giostre e a chiacchierare, ma l’espressione cupa di Ash, rendeva triste l’atmosfera.

May guardò il suo amico dispiaciuta, anche se non capiva il motivo del umore triste.

La cena era già al termine e tutti i ragazzi avevano terminato di mangiare, tranne Ash che aveva lasciato il piatto intatto.

Questo bastò per i presenti, per capire la gravità della situazione.

May e Dawn avevano più volte provato ad intavolare qualche conversazione, ma moriva dopo poche battute. Poi la castana guardò l’orologio.

-         Sentite…ma Misty dov’è? Non viene a cenare?- chiese May preoccupata.

-         …si è fatto buio- disse Max guardando fuori dalla finestra- Credete che stia bene?

-         Ma certo- Dawn cercò di sorridere- Sono sicura che avrà avuto un contrattempo. Presto arriverà qui.

Brock guardò Ash, che aveva lo sguardo fisso sul piatto intatto.

-         Però…- disse Drew serio- Stare fuori a quest’ora da sola, è pericoloso per una ragazza.

-         …Non è sola- disse Ash alzandosi in piedi, sorprendendo gli altri- E non è una ragazza indifesa- abbassò lo sguardo- Scusate, non ho fame, vado a fare un giro- e si allontanò.

Il gruppetto di amici lo guardò, poi sospirarono insieme.

-         Ma perché fa così?- chiese Max.

-         Forse c’entra con Misty…- ipotizzò Dawn- Questo spiegherebbe la sua reazione.

-         Però…anche se Misty è forte, non posso che essere preoccupata per lei- disse May.

-         Sì, anch’io- ammise Max- Non ha neanche avvisato che non sarebbe venuta. E Ash si comporta come se non gli importasse.

-         Non essere duro con lui- disse Brock- Anche se non sembra, anche lui è preoccupato. Del resto lei è pur sempre una sua cara amica…

Ash camminò per un po’ assorto nei suoi pensieri. Senza accorgersene andò a sbattere contro il muro dei corridoi. Indietreggiò un po’, dovuto al colpo, poi si fermò e serrò forte le mani. D’un getto di rabbia, tirò un pugno al muro che si era messo sul suo cammino. Rimase lì fermò con il braccio in avanti, mentre il corpo fremeva. Strinse i denti.

Non capiva perché provava tanta rabbia. Eppure era stato lui la causa del pasticcio.

Ma nonostante tutto, non poteva pensare che era bastato quello perché lei lo lasciasse.

La immaginava già tra le braccia del suo adorato Josh, mentre si scambiavano parole dolci e baci.

Tirò un altro pugno al muro.

-         Dannazione- non poteva sopportare quell’immagine.

Non poteva credere che solo qualche ora prima, lei era tra le sue braccia e si stavano baciando. Non poteva neanche credere che lei avesse preferito Josh a lui. Cos’è che aveva quel ragazzo, che lui non aveva? Forse era perché Josh era più grande di due anni? Una volta ricordò che lei accennò che gli piacevano gli uomini maturi. E lui che era, allora? Un bambino? Forse Misty non aveva smesso di vederlo che in questa ottica. Per lei era ancora quel ragazzino che aveva salvato al fiume.

-         Dannazione!- ripeté.

Eppure lui era cresciuto. Nella sua testa, non aveva fatto altro che girare l’immagine della Capopalestra. Poi mentre viaggiava, anche se lei non era al suo fianco, bastava qualche oggetto o azione per ricordargli la ragazza.

E nelle notti senza sonno, sospirava stringendo il fazzoletto di Misty. Ma non capiva il perché si sentisse così. Pensava fosse solo nostalgia della sua compagnia, non poteva certo sapere che quello era amore. Se solo l’avesse capito prima…

Era arrabbiato…per un attimo aveva creduto di avere qualche possibilità con la ragazza. Credeva che il bacio bastasse a confermare il loro amore, ma non aveva tenuto conto dell’imprevisto.

Che sarebbe successo, se lui gli avesse dichiarato i suoi sentimenti e gli avesse raccontato la verità su Josh? L’avrebbe presa bene o male? Forse ora ci sarebbe stato lui accanto alla ragazza.

Ma era troppo tardi, ormai. Aveva perso la sua fiducia, anche come amica. Le cose tra di loro non sarebbero state più le stesse.

-         Che stupido- borbottò. Per quell’amore, aveva sacrificato la loro amicizia.

Eppure doveva saperlo com’era fragile l’amica. L’aveva vista piangere più volte davanti a lui e si era ripromesso di renderla felice, e invece l’aveva fatta soffrire lui stesso.

Era un imbranato e un bambino. In fondo Josh non aveva torto a definirlo bambino. Ora capiva le sue parole.

Doveva accettarlo…nel cuore di Misty non ci sarebbe stato spazio per lui…

Si asciugò qualche lacrima con il braccio, poi guardò dietro di lui. Dalle finestre dell’ hotel, si poteva vedere Rubino City avvolta dal buio della sera.

Avevano ragione i suoi amici…era davvero tardi. Litigio o no, lei restava pur sempre la sua amica.

E poi non tutto era perduto. Ci sarebbe stato ancora una cosa che avrebbe potuto fare…avrebbe potuto scusarsi e salvare almeno la loro amicizia.

Senza pensarci oltre, uscì di fretta dall’hotel e iniziò a correre un po’ a caso, alla ricerca dell’amica. Anche se non aveva la minima idea di dove si trovasse, si affidò al suo classico sesto senso. L’avrebbe trovata.

 

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-         Ehi ragazzi…mi è parso di vedere Ash uscire dall’hotel- disse Max.

-         Eh? E perché mai?- disse May incredula.

-         Forse a cercarla- disse Brock con un sorriso.

-         Però…- disse Dawn incerta- Come la farà a trovare? Non sa neanche lui dove cercarla.

-         Diciamo che, conoscendo Ash…si affiderà al suo proverbiale sesto senso.

-         Ah, sì?- i ragazzi si guardarono curiosi.

Poi un botto improvviso li zittì. Si girarono tutti insieme a guardare fuori dalla finestra.

-         Fuochi d’artificio- disse May estasiata.

-         Devono provenire dal Luna-Park- disse Drew- Avevano avvertito che intorno a quest’ora avrebbero lanciato i petardi.

-         Che magnifico spettacolo- disse Dawn affacciandosi alla finestra.

-         Chissà se anche Ash e Misty stanno guardando lo stesso spettacolo.

In quel momento, una ragazza dai capelli color arancio, alzò lo sguardo in alto. Il cielo era pieno di giochi di luce e i botti si susseguivano uno dopo l’altro. Le luci colorate illuminavano il suo viso.

Era uno spettacolo così bello…era valsa la pena di venire così vicino a vederli.

-         Misty!

La voce la fece sussultare e si voltò. Non molto lontano, una ragazzo l’aveva raggiunta.

Lei si limitò a sorridergli e tornare a guardare il cielo.

-         Belli, eh? Mi ricordano i fuochi d’artificio di Cerulean…c’eri anche tu quella volta, vero?

-         …sì- lui si avvicinò lentamente a lei ed alzò la testa per guardare lo spettacolo- Era in occasione di una festa.

I due rimasero in silenzio per un po’, mentre lo spettacolo andava avanti.

-         E’ un peccato che i giorni siano passati così in fretta- disse lei- Domani dovrò tornare alla Palestra. Non immagino i disastri che avranno combinato le mie sorelle- ridacchiò.

Il ragazzo la guardò, ma non disse niente.

-         Sono contenta che ti sia ricordato dei fuochi d’artificio e che mi tu abbia raggiunto…- sorrise- Anche se la giornata non è andata nel verso giusto, conserverò questa notte con affetto.

Tornò il silenzio.

-         Anche io conserverò questo ricordo, quando riprenderò il mio viaggio…- disse lui- Mi dispiace solo di essere stato io a rovinarti la giornata…anche se il mio intento era quello di proteggerti, ti ho solo arrecato dolore. Ora non mi resta che chiederti scusa e sperare in un tuo perdono. E anche se non lo farai e non vorrai più vedermi, ti capirò- cercò di sorridere- Ti auguro di essere veramente felice…con chiunque sarai- si voltò intento ad andarsene.

-         …finisce così?

Il ragazzo si bloccò e si girò, per guardare l’amica che gli stava di spalle.

-         Come?

-         …te ne andrai nuovamente e tornerà tutto come prima? E’ questo quello che vuoi?

-         Io…non so- disse lui abbassando lo sguardo.

-         In tutti questi anni, non hai fatto altro che tornare e andartene di nuovo. Non ti sei mai fermato a chiederti quello che provavo…

Lui alzò lo sguardo sorpreso.

-         …cosa provavi?

-         Non sai quante volte ho provato ad odiarti, a cancellarti dalla mia testa…e quando finalmente ci riuscivo, tu tornavi da me con quel tuo caratteristico sorriso. Mi sembrava di percorrere un tunnel buio senza uscita. Ho provato a sperare che un giorno tu ti accorgessi di me, ma questo non è successo- chinò la testa- Ero disperata. Volevo che tu rimanessi con me, ma allo stesso tempo volevo solo il tuo bene, che raggiungessi il tuo sogno. Mi dicevo che era la cosa giusta, lasciarti andare senza dirti niente, però continuavo a soffrire in silenzio- alzò la testa- Fu lì che presi la decisione, che se volevo veramente dimenticarti, dovevo cercare un'altra persona da voler bene. E conobbi Josh. Conosceva i miei sentimenti per te, però mi chiese lo stesso di stare insieme a lui- si strinse le spalle- Non capisci? Era l’unico modo per uscirne fuori…con lui avrei trovato la tranquillità e avrei smesso di aspettarti. Josh era l’unico che poteva amarmi, che poteva rimanere al mio fianco. Per questo…per questo…- singhiozzò-…anche se sapevo che si vedeva con altre ragazze, lo perdonavo. Lo facevo solo per un mio capriccio.

-         Misty…

-         Però poi tu sei tornato nuovamente e mi hai stravolto. Non capivo più niente. Ti comportavi come un'altra persona e anche se lo facevi per pietà nei miei confronti, ero felice comunque. Anche quando mi hai baciato, sapevo che non lo facevi per amore…eppure…- il suo corpo tremò leggermente- eppure ho creduto lo stesso che le cose sarebbero cambiate.

-         Perché…perché non me lo hai mai detto?

-         Che avresti detto se d’improvviso ti avessi dichiarato i miei sentimenti? Mi avresti preso per sciocca o peggio ancora, la nostra amicizia si sarebbe incrinata. Non volevo perderti del tutto…

-         E’ vero…io mi sono sempre comportato come un bambino egoista e non vedevo quello che accadeva. Quando però tu ti sei presentata con Josh, ho iniziato lentamente a sentirmi male. Ero confuso…non capivo perché lo consideravo un intruso- si toccò il petto- E questi sentimenti sono aumentati man mano che ti vedevo in sua compagnia. Però avevo paura di analizzare quei sentimenti…e se avessi scoperto qualcosa che mi avrebbe fatto soffrire? L’unica cosa che potevo fare, era starti accanto come amico e andare avanti senza guardarmi indietro. Non lo facevo per pietà, io tengo molto a te e credevo che fosse la cosa giusta da fare…eppure quando Josh mi aveva detto che sarebbe tornato con te, non ci ho visto più. Fremevo di gelosia e non volevo che ti stesse vicino, per questo ho fatto di tutto per tenerti lontana da lui. Sapevo che ti avrebbe fatto nuovamente soffrire- si toccò la bocca- Però solo dopo mi sono accorto che stavo sbagliando. Per averti vicina, ti stavo mentendo. Ma non riuscivo più a mettermi un freno quando ti ho baciato. Solo in quel momento ho capito di amarti…amarti per davvero.

-         …perché non me l’hai detto?

-         Perché tu eri ossessionata da Josh. E poi quando mi decidevo a parlarti, appariva lui.

-         …sei uno sciocco- disse lei.

-         Già, un gran sciocco- disse lui alzando le spalle e sorridendo- Ma ormai dovresti conoscermi…per me l’amore è sempre stato un mondo a parte.

-         Sì…- si girò verso il ragazzo. Lui vide delle lacrime agli occhi della ragazza- Sapevo che eri così e avrei dovuto capirlo che qualcosa non andava. Però avevo paura di ricevere un’altra delusione. Sono stata una sciocca anche io.

-         Forse nel nostro caso, non cambieremo mai…

-         Chissà…- alzò le spalle- O forse siamo già cambiati e non ce ne accorgiamo. Anche se mantieni quella tua espressione caratteristica di fanciullo, non posso fare a meno di vedere come sei cresciuto. Non sei più un bambino, ma un splendido ragazzo- sorrise.

Il ragazzo arrossì a questa affermazione.

-         Spero che tu possa trovare un bell’amore, perché te lo meriti. Questo sarà il nostro ultimo ricordo insieme…da domani io sparirò dalla tua vista e rincominceremo le nostre vite separate- s’incamminò e lo supererò- Grazie per la giornata.

-         …e finisce così?- adesso era il suo turno di fare la domanda- Non mi dicevi spesso che gli amori erano destinati a durare per sempre?

-         Gli amori alla tivù…- disse lei- Nella vita reale, non è mai come si spera che sia.

-         Però…bisogna pur provare, prima di piantare tutto. Non mi hai sempre spronato a non mollare mai per le cose importanti?- la guardò- E tu sei la persona più importante nel mio cuore. Sono disposto a lottare, a farti lasciare da Josh, pur di riaverti- La fissò negli occhi- Solo se è quello che vuoi…solo se provi ancora quei sentimenti per me.

Lei guardò stupita la determinazione del ragazzo.

-         Devi solo rispondere alla mia domanda e poi non ti chiederò nient’altro…mi ami?- le sue guance arrossirono, nonostante con il buio si vedesse poco- Perché io sì, ti amo…

La ragazza rimase silenziosa a guardarlo, mentre il cuore del ragazzo batteva all’impazzata. Serrò le mani, impaziente di una sua risposta. Lo stava uccidendo quel silenzio.

Ma lei non aprì bocca e lo guardò triste. Lui allora abbassò la testa e lasciò andare le mani. Era finita. Doveva rassegnarsi.

Però non si accorse dei passi della ragazza, che si avvicinarono a lui, prendendolo per il viso e baciandolo.

Lui spalancò gli occhi dalla sorpresa, poi riprendendosi chiuse gli occhi e la strinse a sé. I due continuarono a baciarsi, senza volersi staccare, però la ragazza non poteva più tacere.

-         Ash…- disse allontanando il suo viso a quello del ragazzo- Ti amo…e voglio stare con te.

-         Allora resta con me- lui la guardò con occhi supplichevoli- Non separiamoci un’altra volta.

-         …non è possibile, Ash- disse lei triste, abbassando lo sguardo.

-         E’ per Josh? Perché ora stai con lui? Se è così, io farò di tutto per portarti lontano da lui- disse serio.

-         No, Ash- sorrise imbarazzata per la sua affermazione- Io e Josh non stiamo insieme.

-         Ma come?- disse sorpreso il moro- Pensavo che aveste parlato e che tu avessi ceduto alle sue lusinghe…

-         Sì, abbiamo parlato, però…- lo guardò- Quando mi hai baciato, ho capito di non amarlo…L’unica persona che abbia amato e che continuerò ad amare, sei tu.

Ash sorrise contento.

-         Ma allora, perché…?

-         Per lo stesso motivo per cui ci siamo ridotti così…Entrambi abbiamo i nostri sogni a cui non possiamo rinunciare.

Il ragazzo abbassò lo sguardo triste. Aveva ragione lei. Maledisse per un momento il suo sogno di diventare Maestro Pokèmon. Ma ormai era la strada che aveva intrapreso e Misty sapeva quanto importante era per lui.

-         Però, questo non vuol dire che sia finita qui- disse lei sorridendo- Ora che so quel che provi per me, sono in grado di aspettarti. E poi, ci saranno tante altre occasioni di rivederci…Non è un addio il nostro…solo un arrivederci.

Ash alzò lo guardò timidamente e la baciò.

-         Se è l’unica alternativa per stare con te…io la accetto.

Si sorrisero e si abbracciarono, mentre nel cielo fu lanciato l’ultimo petardo, illuminando per l’ultima volta la coppia.

 

Continua…

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Uhhh…che teneri…

Josh: Che rabbia.

Ehh, invidioso, eh?

Josh: No, no. Sono arrabbiato perché non sono riuscito a vedere i fuochi d’artificio.

Era meglio non chiedertelo. Hai rovinato l’atmosfera. Comunque, un complimenti ad Ash!

Ash:…

Davvero, diventi sempre più bravo! E poi quelle frasi…se non le avessi scritte io, avrei creduto che ti fossero venute spontanee.

Ash:…

Mh? Perché non dici niente?

Ash: Che dovrei dire…assassina!

Ancora arrabbiato per quel piccolo volo?

Ash: Piccolo?!

Dai, su, che sarà mai qualche storta…

Ash: Niente, se sarei rimasto fermo…ma tu no, addirittura mi hai fatto correre per cercare Misty! E come chicca sulla torta, ci si mette Gary che mi dà un calcio!

Gary: Non fare la vittima Ash. L’ho fatto velocemente e indolore.

Ash: Però all’autrice non andava bene e abbiamo girato quella scena ben dieci volte!

E’ incredibile come il dieci torni nella storia. Dieci piani, dieci calci…

Ash: Non fare finta di niente! E’ colpa tua!

Suvvia Ash, questa è la tua ultima fatica…dopo sarà tutto riposo. Senza contare che forse così ti sei conquistato le simpatie delle fans.

Gary: Secondo me, lo linceranno.

Tracey: O lo manderanno al rogo.

Brock: O peggio ancora, Violet scoprirà il colpevole del suo cristallo frantumato.

D’accordo, d’accordo, il concetto è chiaro. Non deprimete ulteriormente Ash.

Dawn: E’ il momento della domanda!

Di nuovo?

Dawn: E’ doveroso saperlo! Cos’è questo famoso sesto senso di Ash?

Vedi, cara Dawn, tu non lo sai perché sei nuova. Si attiva ogni volta che Ash combina qualche pasticcio. E lo intuisci quando ad Ash gli crescono delle lunghe orecchie, ha dei grossi occhi, dei denti affilati, un antenna sulla testa…

Dawn: Ahhh! Che impressione!

Ash: Mi stai descrivendo come un mostro!

Un mostro d’intelligenza. Sei riuscito addirittura a trovare Misty nel buio. Perché credi che Josh non sia intervenuto in quella scena? Perché non vedeva niente nel buio e si era perso.

Ash: Ma se non ha il senso dell’orientamento. Oggi l’ho trovato chiuso in bagno e credeva che quello fosse casa sua!

Gary: Forse è semplicemente scemo.

Josh: Guarda che ti sento…

Gary: Appunto per questo.

Comunque, riguardo alla storia…La canzone utilizzata questa volta, è quella di Crystal Kay, tradotta da me. Niente linciaggi, prego.

La storia sta volgendo al termine, infatti ci manca giusto un capitolo…lo definirei l’epilogo. Snif, snif, il più tragico…Ash che va a giocare in Borsa.

Misty: Ma che dici! Non c’è una scena simile!

Ash: E poi…perché dovrebbe essere così terribile?

Misty:…

Bella giornata, non credi Misty?

Misty: Già, già…

Ash: E non ignoratemi!

Ci vediamo al prossimo capitolo cari lettori!

Ash: Non fare finta di niente! Ti ho fatto una domanda!

Bye, bye!

Ash: Ehi!

By Ya-chan

   
 
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