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Autore: Nezu    05/11/2007    10 recensioni
Un bacio e a Sora crolla il mondo addosso, dubitando della persona che ama di più al mondo. E Riku dovrà affrettarsi a consolarlo. Scritta per Meridian Princess ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Why have you kiss her?

Perché si era ficcato in un simile casino?!

Non riusciva a schivare i suoi colpi, erano troppo rapidi e precisi.

Lo raggiungevano dalle più inaspettate direzioni.

Una vera lotta all’ultimo respiro.

Ma perché aveva accettato la sfida?!

Forse credeva di poter vincere?

Era stato uno stupido…

Ed ora l’unica cosa che voleva era non aver mai accettato di combattere.

Notò troppo tardi l’attacco che puntava al suo viso e…

< BATTUTO!!!>

L’urlo di Kairi lo accompagnò mentre ruzzolava sul tappeto, vedendo la sua dignità evaporare molto in fretta.

La ragazza abbracciò il cuscino usato come arma, saltellando su un divano con le molle che resistevano al suo peso per grazia di Dio.

Intanto lei trillava :< Ho battuto Riku, ho battuto Riku!>

Sora la guardò stupito da una poltrona.

Anche lui aveva perso contro Kairi molto prima di Riku ed era stato costretto a osservare il confronto tra i due, limitandosi a tifare per lei.

Però non avrebbe mai scommesso un munny su Kairi, credeva che Riku fosse imbattibile…

E invece eccolo là, che si massaggiava la guancia offesa e guardava sbalordito i festeggiamenti dell’amica.

La domanda che passa per la mente dei due era la stessa.

< Come ha fatto a diventare così forte?!>

Una domanda che li assillava da parecchio, da quando avevano battuto Xemnas, ma che non aveva ancora trovato risposta.

Riku si alzò e cercò di raggiungere la porta nel vano tentativo di scappare dalla penitenza di Kairi, ma era una mossa troppo ingenua per poter funzionare.

Lo seppe per certo quando Kairi lo bloccò abbracciandolo da dietro.

< Che c’è, Kai?>

< Dove credi di andare? Tu e Sora dovete fare la penitenza!>

Altra domanda in comune tra l’argenteo e il castano.

< Perché Kairi è così infantile?!>

Riku sbuffò.

< Tsk, che razza di penitenza vuoi propinarmi, ‘sta volta?>

Si scambiò un’occhiata con Sora che si dondolava sul bracciolo.

< Baciami.>

Sora cadde dalla poltrona.

Il volto di Riku divenne una maschera di cera.

Riguardò Sora, mentre Kairi si avvicinava a lui sempre più.

Quando il castano vide l’amico accostarsi a Kairi, cercò di raggiungerli, incespicando.

< EHI!!! State scherz…!!!>

No.

Nessuno scherzo.

Nessuna illusione.

Le labbra di Riku stavano davvero combaciando con quelle di Kairi.

Lui le stava davvero stringendo la vita con le mani.

Le loro lingue si stavano davvero toccando.

Sora non aspettò che finissero.

Non voleva sorbirsi neanche un altro attimo di quella visione lacerante e mielosa.

Ma più che altro, lacerante e dolorosa.

Si voltò, e, saltata la poltrona, uscì dalla casa di corsa.

Riku si separò da Kairi, molto lentamente.

< Ma… che gli è preso?> chiese la ragazza.

Riku non rispose, guardando in direzione della porta lasciata aperta da Sora.

< E’ meglio se vai a dormire, Kairi…>

< Ma…!>

< Vai. Ora.>

La ragazza rimase pietrificata da quel tono.

Senza dire una parola salì le scale ed entrò in camera.

*

Sora aveva corso sulla sabbia, a piedi scalzi.

I granelli che gli erano rimasti incastrati tra le dita lo infastidivano.

Quando aveva visto Riku baciare Kairi… aveva voluto solo nascondersi.

Ed era quello che aveva fatto.

Anche se non c’erano molti nascondigli sull’isola, ce n’era uno che gli piaceva molto.

Che avevano scoperto lui e Riku, insieme.

Improvvisamente si sentì molto stupido per essersi nasconsto nella cavernetta accanto alla cascata.

La aveva scoperta con Riku.

Ci aveva disegnato Kairi quando ancora pensava che gli piacesse.

Era tutto un controsenso.

Voleva scappare da Riku ed era andato in uno dei posti che gli ricordava di più lui.

Sentiva di odiare Kairi ed era andato dove aveva disegnato il suo amore, tempo addietro.

Si asciugò le lacrime e si appoggiò ad una roccia.

Chiuse gli occhi.

Da quel punto si sentiva il cullante rumore delle onde che si infrangevano sulla costa.

Uno spiffero lo fece rabbrividire e, aprendo gli occhi, si trovò davanti lui.

< Sora…>

Lui distolse lo sguardo, e, quando la mano di Riku cercò di sfiorargli il viso, arretrò di colpo.

L’argenteo rimase in silenzio.

Attese che Sora si calmasse per sedersi accanto a lui.

Questa volta il ragazzino non si scansò.

Lo guardò di sfuggita e mormorò qualcosa.

< Come?> chiese Riku.

< Perché l’hai fatto?>

Dio, a volte bastava davvero poco per far perdere la ragione a Sora.

< Sono stato costretto, non hai visto? Se non l’avessi baciata si sarebbe insospettita.>

< Non ti credo!>

< ... allora credi a questo.>

Una mano corse a immobilizzare la testa di Sora mentre le due bocche si incontravano.

Non era un bacio così eccezzionale, ma era pieno di significato.

Sia per Riku che per Sora.

Il più piccolo si tranquillizzò abbastanza, tanto da lasciare che l’amico gli asciugasse nuovamente le lacrime che stavano finendo di scorrere.

< Però... non farlo mai più, Riku.>

< Cosa, baciarla o farmi battere?>

Sora ridacchiò singhiozzando.

< Entrambe le cose.>

< Mha, vedrò quel che posso fare...>

Sorrisero entrambi.

< Mmm, io tornerei a casa, non credi? Non dobbiamo andare a dormire troppo tardi.>

< E se dormissimo qui?>

L’argenteo guardò il compagno, stupito.

< Vorresti dormire qua?>

< Bè, è un bel posto.>

< Guarda che stare qua non è come avere un cuscino sotto la testa!>

< Ma pensa un po’, il grande Riku che si ferma per la mancanza di comodità!>

< Io mi riferivo a te. Sbaglio o l’altra volta che ti avevo dato il mio cuscino, mi hai rinfacciato per una settimana di non aver dormito?>

Sora arrossì.

< Da retta a me, meglio se torniamo a casa.>

< Però...>

< Uh?>

Sora arrossì nuovamente.

< Io volevo dormire con te...>

Riku non sembrò sorpreso.

< Che ne dici di dormire in camera mia? Sempre che il cuscino ti vada bene.>

< Il cuscino andrà benissimo!>

Riku scoppiò a ridere mentre si alzava e tendeva la mano a Sora.

Mentre tornavano a casa, il piccoletto si tenne stretto all’argenteo.

< Scusa se prima ho dubitato di te...>

< Non preoccuparti, può succedere. Stai cercando di uccidermi?>

< No, perché?>

< Bè, mi stai stritolando.>

< Scusa...>

< Non preoccuparti, credo di poter resistere.>

< Vedi di non morire sul serio, però!>

Riku sorrise.

< Non temere... ora avrò ben altro da fare che morire.> concluse mentre apriva la porta della sua stanza.

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...

Non riesco a esprimermi... vabbè, è la mia prima RiSo (e quasi sicuramente anche l'ultima) perché io.... Sora proprio non lo sopporto!!!

Passi per Riku, ma ho sempre avuto un rapporto conflittuale con i buoni...

Ok, dedico questa one-shot a Meridian Princess che me la richiesta tempo fa (scusa se ti ho fatto aspettare così tanto ^^'').

Spero vi sia piaciuta, per favore commentate!

Alla prox, bye bye

   
 
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