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Autore: chica_loca    16/04/2013    4 recensioni
La mia migliore amica é un personaggio particolare, lo definirei "curioso".
Fin dalla prima media l'ho studiata attentamente senza farmi notare da lei, così fino ad oggi ho raccolto le 50 caratteristiche e azioni "curiose" che nessuno conosce del mio soggetto.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIMA MEDIA:
1. Non parlava eccetto se qualcuno le chiedeva il nome.

2. Rispondeva con un tono secco e soffocato. Dopo di ciò si girava dall'altra parte facendo intendere di non voler rispondere ad altre domande.

3. Parlava da sola e se le si domandava il perché ti rispondeva in modo disperato che stava ripetendo geografia.

4. Alle feste arrivava sempre per ultima.

5. La cosa più interessante era il suo abbigliamento, nel quale spesso erano presenti piume fucsia e paiette di ogni genere.

6. Tendeva a perdere l'equilibrio, anche camminando con le scarpe da ginnastica.

7. Anche se mi impediva di fare una conversazione lunga più di due minuti ero riuscita a raccogliere dati sulla sua vita: quell'inverno era andata in vacanza a Sappada, i suoi vestiti erano scelti da sua madre (donna con gusti alquanto bizzarri), aveva un fratello rompiscatole e non aveva alcuna intenzione di sprecare tempo a parlare con una persona (preferiva di gran lunga il libro di geografia).

8. Portava sempre dei meravigliosi dolci ( fatti da sua madre) per colazione, ma no ne offriva neanche una briciola a qualcuno.

9. Aveva la capacità di scomparire durante le interrogazioni, nessuno la chiamava mai alla lavagna o alla cattedra, nessuno le faceva mai neanche una domandina da posto (la odiavo per questa sua innata fortuna).

10. A volte veniva a scuola con i codini, che la facevano assomigliare vagamente a Pippicalzelunghe.

11. Evidentemente doveva essere una fan di quel telefilm perché ogni volta che doveva buttare una carta si metteva a cantare saltellando: " Vado a buttare la carta, vado a buttare la carta... ", e quando tornava a posto batteva le mani complimentandosi con se stessa dicendo: " Siiiiii, ho buttato la carta sono un mito".

12. Odiava il flauto (lo strumento che ancora oggi siamo costretti a suonare in terza media).

13. I giorni che avevamo musica era sempre assente o usciva prima, il solo pensare di dover vedere quella vecchia zitella della nostra professoressa e mettere le sue piccole, anzi, minuscole dita sul quell'immondo strumento le faceva venire la pelle d'oca.

14. A maggio iniziavo a conoscerla meglio (se si può dire conoscenza cinque minuti di conversazione giornalieri) e a capire che la sua memoria era disastrosa, sapevo quasi più cose io di lei che lei di se stessa.

15. Divenimmo amiche il 30 maggio 2011 quando le chiesi di essere la mia compagna di banco della seconda media, e lei rispose di si abbozzando un mezzo sorriso ( ciò significava che era spaventata dalla mia reazione amichevole dopo un'anno scolastico di totale ignoramento da sua nei miei confronti).

16. Il 31 maggio 2011 ero al settimo cielo per essere finalmente riuscita a farmi amica la ragazza più schiva, più fredda, più invisibile, più bizzarra, ma allo stesso tempo affascinante della classe. Quel giorno avevo intenzione di conoscerla un po' meglio spingendo il nostro record di conversazione oltre i cinque minuti, ma puntualmente non vení a scuola (alla terza ora avevamo musica).

  
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