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Autore: jawaadrockme    16/04/2013    3 recensioni
Quel pomeriggio ci eravamo ritrovati con tutti gli altri, c’era anche la nuova ragazza di Liam, mi pare si chiamasse Danielle, era davvero carina. Ma i miei occhi erano costantemente rivolti al ‘ragazzo nuovo’.
[..]
Insomma, non c’erano dubbi, Louis Tomlinson era il più bel ragazzo che io avessi mai visto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic   Eravamo seduti su quella panchina che ci aveva visti crescere, quella panchina dove avevo conosciuto la persona che ha resto la mia vita bella da morire, che mi ha insegnato che nella vita non bisogna mollare mai per raggiungere i proprio scopi, colui che c’è sempre stato anche quando tutti se ne erano andati. È proprio su questa panchina che ho visto per la prima volta il mio migliore amico Harry ed è da quel giorno che non ci siamo più separati.

Quel pomeriggio ci eravamo ritrovati con tutti gli altri, c’era anche la nuova ragazza di Liam, mi pare si chiamasse Danielle, era davvero carina. Ma i miei occhi erano costantemente rivolti al ‘ragazzo nuovo’ , era davvero bello: pelle candida, capelli castani lasciati in disordine in balia del leggero venticello che aleggiava a Holmes Chapel, occhi colore del ghiaccio, ma che ti infondevano affetto e sicurezza. Insomma, non c’erano dubbi, Louis Tomlinson era il più bel ragazzo che io avessi mai visto. Erano ormai mesi che avevo una cotta per lui, sin da quando il professor Smith lo aveva fatto accomodare nel banco vuoto affianco a me, sin da quando si era voltato verso di me dicendo “Sono Louis piacere” stringendomi la mano.

Harry ovviamente era al corrente di tutto ciò e aveva deciso di farci amicizia subito, così da poter darmi una mano, anche se gli avevo ripetuto miliardi di volte di non farlo perché conoscendolo da tempo memorabile, mi avrebbe sicuramente messa in imbarazzo appena ne avrebbe avuto l’occasione.
Parli del diavolo e spuntano le corna. Come non detto, Harry e Louis si allontanano dal gruppo. Quanto vorrei sentire i loro discorsi in questo preciso momento...
 
Pov. Harry
«Allora amico, da quando ti sei lasciato con Eleanor non abbiamo più affrontato l’argomento, sei diventato molto più riservato, però lo sai che a me puoi dire tutto, soprattutto se hai la ragazza... sempre se ce l’hai...»dico tutto d’un fiato. Insomma volevo scoprire di più, dovevo aiutare Elen, soprattutto perché era grazie a lei che avevo conosciuto Kate, le dovevo qualcosa, oltre che a volere la sua felicità.
«No Hazza, non ho la ragazza, anche se mi piace una...» disse tenendo lo sguardo basso, calciando un sassolino con una scarpa.
«E chi sarebbe?» chiesi incuriosito.
«Oh, non posso dirtelo...» disse fissandomi negli occhi.
«Oh Tommo! Ma chi è questa qua? Non sarà mica una poco di buono come quelle con cui se la fa Malik, perché senno m’incazzo davvero! Insomma, Elen ti muore dietro da una vita e...» dissi tutto così velocemente che non mi resi nemmeno conto di aver appena detto la verità a Louis. Adesso si che Elen mi avrebbe ucciso.
«Davvero le piaccio?» chiese incredulo. Sorrise mentre gli si arrossavano leggermente le guance.
«Si, ma io non ti ho detto niente. Se quella scopre che te l’ho detto, mi castra e io ci tengo a procreare in un futuro» dissi quasi terrorizzato all’idea.
 
Pov. Elen
Li vidi tornare verso il gruppo.
Harry mi sorrise e si comportò molto affettuosamente con me, più del solito. La cosa era abbastanza sospetta, Harry continuava a sorridermi facendo la sua tipica faccia da ‘angioletto’ come quando combinava qualche casino e voleva farsi perdonare, mentre Louis continuava a sorridermi, fino a che mi prense da parte. Oh merda, Harry gli ha detto tutto.
«Oddio, non dirmi che...» non ebbi nemmeno il tempo di finire la frase che Louis mi prese il viso tra le mani e fece combaciare le mie labbra alle sue. Dopo chi secondi ci staccammo e incredula, continuai a guardare quei due pezzi di cielo che aveva al posto degli occhi.
«Si, me l’ha detto. Ed ha fatto bene, perché Elen tu mi piaci tantissimo» disse sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, risvegliando le farfalle nel mio stomaco.
Poi mi baciò di nuovo, mentre da lontano, sentivo Harry urlare «Chiamatemi Cupido!» seguito dai fischi di approvazione dei ragazzi.
Dovrò ringraziarlo un giorno.


 Eravamo seduti su quella panchina che ci aveva visti crescere, quella panchina dove avevo conosciuto la persona che ha resto la mia vita bella da morire, che mi ha insegnato che nella vita non bisogna mollare mai per raggiungere i proprio scopi, colui che c’è sempre stato anche quando tutti se ne erano andati. È proprio su questa panchina che ho visto per la prima volta il mio migliore amico Harry ed è da quel giorno che non ci siamo più separati.

Quel pomeriggio ci eravamo ritrovati con tutti gli altri, c’era anche la nuova ragazza di Liam, mi pare si chiamasse Danielle, era davvero carina. Ma i miei occhi erano costantemente rivolti al ‘ragazzo nuovo’ , era davvero bello: pelle candida, capelli castani lasciati in disordine in balia del leggero venticello che aleggiava a Holmes Chapel, occhi colore del ghiaccio, ma che ti infondevano affetto e sicurezza. Insomma, non c’erano dubbi, Louis Tomlinson era il più bel ragazzo che io avessi mai visto. Erano ormai mesi che avevo una cotta per lui, sin da quando il professor Smith lo aveva fatto accomodare nel banco vuoto affianco a me, sin da quando si era voltato verso di me dicendo “Sono Louis piacere” stringendomi la mano.

Harry ovviamente era al corrente di tutto ciò e aveva deciso di farci amicizia subito, così da poter darmi una mano, anche se gli avevo ripetuto miliardi di volte di non farlo perché conoscendolo da tempo memorabile, mi avrebbe sicuramente messa in imbarazzo appena ne avrebbe avuto l’occasione.
Parli del diavolo e spuntano le corna. Come non detto, Harry e Louis si allontanano dal gruppo. Quanto vorrei sentire i loro discorsi in questo preciso momento...
 




Pov. Harry

«Allora amico, da quando ti sei lasciato con Eleanor non abbiamo più affrontato l’argomento, sei diventato molto più riservato, però lo sai che a me puoi dire tutto, soprattutto se hai la ragazza... sempre se ce l’hai...»dico tutto d’un fiato. Insomma volevo scoprire di più, dovevo aiutare Elen, soprattutto perché era grazie a lei che avevo conosciuto Kate, le dovevo qualcosa, oltre che a volere la sua felicità.
«No Hazza, non ho la ragazza, anche se mi piace una...» disse tenendo lo sguardo basso, calciando un sassolino con una scarpa.
«E chi sarebbe?» chiesi incuriosito.
«Oh, non posso dirtelo...» disse fissandomi negli occhi.
«Oh Tommo! Ma chi è questa qua? Non sarà mica una poco di buono come quelle con cui se la fa Malik, perché senno m’incazzo davvero! Insomma, Elen ti muore dietro da una vita e...» dissi tutto così velocemente che non mi resi nemmeno conto di aver appena detto la verità a Louis. Adesso si che Elen mi avrebbe ucciso.
«Davvero le piaccio?» chiese incredulo. Sorrise mentre gli si arrossavano leggermente le guance.
«Si, ma io non ti ho detto niente. Se quella scopre che te l’ho detto, mi castra e io ci tengo a procreare in un futuro» dissi quasi terrorizzato all’idea.
 



Pov. Elen

Li vidi tornare verso il gruppo.
Harry mi sorrise e si comportò molto affettuosamente con me, più del solito. La cosa era abbastanza sospetta, Harry continuava a sorridermi facendo la sua tipica faccia da ‘angioletto’ come quando combinava qualche casino e voleva farsi perdonare, mentre Louis continuava a sorridermi, fino a che mi prense da parte. Oh merda, Harry gli ha detto tutto.
«Oddio, non dirmi che...» non ebbi nemmeno il tempo di finire la frase che Louis mi prese il viso tra le mani e fece combaciare le mie labbra alle sue. Dopo chi secondi ci staccammo e incredula, continuai a guardare quei due pezzi di cielo che aveva al posto degli occhi.
«Si, me l’ha detto. Ed ha fatto bene, perché Elen tu mi piaci tantissimo» disse sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, risvegliando le farfalle nel mio stomaco.
Poi mi baciò di nuovo, mentre da lontano, sentivo Harry urlare «Chiamatemi Cupido!» seguito dai fischi di approvazione dei ragazzi.
Dovrò ringraziarlo un giorno.

   
 
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