A doubt, a gift

[474 parole]

Ichigo prese un respiro profondo, fermo davanti a casa di Rukia: era andato lì per portargli il regalo che aveva comprato per lei, ma tutta la sicurezza che aveva fino a quel momento era scomparsa. E se a Rukia non fosse piaciuto il regalo? E se ci fossero stati i suoi genitori e suo fratello? In fondo loro erano una ricca famiglia, e lui solo il figlio di un povero medico, sarebbe stato naturale che non avessero approvato che Rukia lo frequentasse.
Si voltò, pensando di andarsene; ma qualcosa lo bloccò. A lui piaceva sul serio Rukia, e Rukia aveva sempre detto di star bene con lui: ci teneva a lei, davvero, e allora che si fottessero tutti i parenti, era lì per lei. Tornò alla porta, e suonò. La voce di Rukia, improvvisa, lo fece sobbalzare.
“Chi è?” domandò.
“Sono Kurosaki, sono venuto per...”. Prima che potesse completare la frase, la porta si aprì e Rukia apparve, sorridente e con le guance arrossate per il freddo, e Ichigo pensò che non avesse mai visto niente di più bello. Quasi si era dimenticato perché era lì. “Ru-Rukia” sorrise, imbarazzato. Lei sorrise di rimando, e guardò il pacchetto che Ichigo aveva tra le mani. “Oh...Oh, ecco...Sono venuto a portarti questo!” disse, ancora più impacciato.
“Davvero è per me?”. Il viso di Rukia si era illuminato, e aveva preso il pacchetto, ringraziando sommessamente. Ichigo vide quello che presumibilmente era Byakuya, il fratello di Rukia, guardarli dall'ingresso della casa.
“I-io...” cominciò Ichigo. Rukia stava tastando la consistenza del pacchetto. “Forse non è proprio il regalo più adatto. Insomma, forse è un po' infantile”. Rukia alzò gli occhi, curiosa. “Voglio dire, mi sei venuta in mente te appena l'ho visto, ma forse non è proprio la cosa più adatta...”. In fondo avevano diciannove anni, pensò Ichigo.
“Beh, vediamo!” rispose raggiante la ragazza. Scartò il regalo, e i suoi occhi si illuminarono: un peluche a forma di leoncino, con la criniera che sembrava più un girasole che la testa di un leone era tra le mani di Rukia, che lo guardava adorante. “Oh, Ichigo...”. Il ragazzo la guardava, grattandosi la nuca.
“Beh, insomma” disse. “Ti piace, allora?”. Rukia sollevò lo sguardo, sorridente.
“E' davvero...carinissimo!” esclamò, sporgendosi verso Ichigo e stampandogli un bacio sulle labbra; poi si mise il peluche sotto braccio, e infilò una mano in tasca, tirando fuori un sacchettino. “Questo invece è per te!” disse, porgendoglielo. Ichigo lo aprì, e tirò fuori il braccialetto sottile, con una targhetta d'argento su cui era scritto il suo nome. 
“Grazie” mormorò, mentre lo allacciava al polso. Rukia gli mise le braccia al collo e Ichigo le cinse la vita. La neve continuava a scendere su di loro, cadendo sui loro capelli e sui giacchetti.
“Buon Natale” mormorò la ragazza, sfiorando ancora le labbra di Ichigo con un bacio.

Note
Il peluche è Kon, occhei. E non ho più toccato il computer, perciò non ho potuto pubblicare, lol Faceva parte della raccola "One hundred thought about".
Alla prossima!

xoxo

Red Rope