“Ciao meraviglia,
sai chi sono? Sicuramente no, e sai perché? Perché sono solo un’insignificante ragazza di un altro paese che tu non hai mai visto e che probabilmente mai vedrai. Sono solo una tua fan, forse fan è riduttivo, ma per te sono quello. Hai capito, vi adoro e bla bla bla.
Però fra quei “bla” c’è un qualcosa, qualcosa che tu non potrai mai capire, e che non lo farò mai neanche io. Io penso di amarti.
E a volte mi chiedo come mi venga in mente questa cosa, ma giuro che lo penso. Lo penso perché tu per me sei tutto. Sei tu, assieme ai ragazzi, ad avermi salvato. Ma sei tu, tu con quei occhi, con quel sorriso, con quella voce così assolutamente meravigliosa ad avermi resa felice, ad avermi riportato alla vita. Non sarei qui se non fosse stato per te. Forse sarei già con gli angeli, o in qualche strano ospedale. Si, ci siamo capiti.
Ed è strano provare quello che provo io. A volte ti odio, perché stai delimitando i miei orizzonti, non riesco a guardare un ragazzo ed immaginarlo come mio possibile fidanzato. Riesco solo a vedere te. Sai che orribile sensazione è questa? Lo riesci a capire? Certo che no.
Ma devi anche sapere che l’amore che provo per te mi sta cambiando, rendendo migliore.
Ed è la cosa più bella del mondo.
Però i problemi non sono finiti qui.
Io non ti conosco, non so chi sei nella vita reale, io conosco te come cantante, come quello che appari in tv, non come quello che sei davvero. Io sono innamorata di qualcuno che non esiste, e questo non posso sopportarlo. Non posso perché io ho bisogno di quel qualcuno, e non lo posso avere.
Ti manderei a fanculo per questo.
Ma non posso. Non ci riesco.
La distanza poi, quei fottutissimi chilometri che ci separano.
C’è solo il sole ad unirci, baciando contemporaneamente la nostra pelle.
A volte vorrei essere io quell’ammasso di gas, per poterti scaldare, per poterti osservare da “vicino” per tutto il tempo. E vuoi sapere l’ultima?
Sto cercando di dimenticarti, e non voglio auto convincermi del fatto che così mi distruggerei. Perché tu sei vita, sei ossigeno per me.
Pensa pure che stia esagerando con le parole, ma è così.
Fanculo per tutta la vita che mi stai portando via.
Grazie per quella che stai salvando.
Grazie Harry, grazie di esistere.
Tua, per sempre,
Shjne”
Posai il mio diario e asciugando le lacrime mi distesi sul letto, cercando di pensare a quanto perfetta sarebbe stata la mia vita con lui. Con lui che la mattina mi svegliava con dei teneri baci sul collo, con lui che mi accompagnava ogni mattina a scuola, con lui che ripeteva di amarmi, con lui che mi dava vita.
Tutto ciò però, non era possibile.
Lui era Harold Edward Styles, 1/2/94, cantante.
Io ero Katia, ma adoravo farmi chiamare Shjne, 16/9/98, sognatrice.
Non eravamo fatti per stare insieme, ma io ero fatta per amarlo.





Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao c:
oddio è la prima storia per la quale ho pianto. L'unica che fa capire come mi sento realmente e chi sono realmente. 
ehm, okay, non c'è niente da dire, tutto quello che avevo da dire è stato detto. 
Spero che vi sia piaciuta, o per lo meno che vi siate identificate in me.
Mi farebbe piacere leggere dei vostri commenti. 
alla prossima,
shjne