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Autore: Luly Love    17/04/2013    2 recensioni
[La chiave dell\'alchimista]
La morte di Ruth. Lo sterminio del suo popolo. La vita nei campi di concentramento. Il solitario ritorno a Venezia. La il colpevole sollievo di essere sopravvissuto. La morte di Dimitri.
Non sapeva se questo era il prezzo da pagare per custodire la Clavicola o per esser stato geloso di sua sorella. Molto probabilmente per entrambe le cose.
I pensieri di Leo Wehwalt poco prima della sua morte, secondo libro.
Dedicata a xxFALINExx. 
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Peccati 

 

Essere ad un soffio dal paradiso non significa per forza essere lontani miglia dall'inferno

 

La morte di Ruth. Lo sterminio del suo popolo. La vita nei campi di concentramento. Il solitario ritorno a Venezia. La il colpevole sollievo di essere sopravvissuto. La morte di Dimitri.
Non sapeva se questo era il prezzo da pagare per custodire la Clavicola o per esser stato geloso di sua sorella. Molto probabilmente per entrambe le cose.
Aveva sbagliato tante, troppe volte: con Ruth, con se stesso, con Dimitri e, dulcis in fundo, con Lucilla. Probabilmente anche con la gargolla, ma non si poteva dire che quest’ultima fosse stata corretta, ad averlo abbandonato con la ragazzina e con il compito di educare quest’ultima. Ciò, tuttavia, non sminuiva il suo di sbaglio, qualunque esso fosse.
Ma cosa poteva farci? Lui aveva agito ogni volta per il bene superiore, o almeno così aveva creduto. Aveva sentito dire che era nella natura umana sbagliare; beh, nella sua lo era particolarmente.
Frustrato, pregò in tutte le lingue a lui conosciute di non aver sbagliato anche con Sensi. Sorrise amaramente, ripensando all’ultima conversazione avuta con l’antiquario; aveva ragione, quel dannato, aveva ragione: lui, lui Leo, aveva allontanato da sé tutti, amici e nemici, recludendosi in un mondo di dolore e accuse. Accuse che si rivolgeva da solo, ogni giorno, ogni ora, come una sorta di preghiera, nel tentativo di cancellare il passato e al tempo stesso per imprimere nella propria anima e in ciò che lo circondava ogni dettaglio delle proprie azioni.
Eppure questo non bastava a cancellare i suoi peccati; erano ancora tutti là, che lo guardavano con sguardo severo, lo sguardo di Ruth, di Dimitri, di Lucilla, della gargolla, di Sensi...
Sperò che quest’ultimo capisse, che lo facessero anche Lucilla e Ruth, ovunque quest’ultima fosse.
Dove io non andrò, poco ma sicuro.
Confidava nell’angelo per la redenzione dei suoi peccati, sperò che almeno lui capisse, che almeno lui riuscisse a vedere la luce sul fondo del baratro che lui stesso aveva creato e distrutto, quel baratro così simile al vaso di Pandora. Aveva provato anche a rimettere a posto i cocci, ma ne era uscito sconfitto, con le mani sanguinanti.
Le sue intenzioni erano state buone, anche se non dall’inizio, ma a volte non basta. Lo aveva capito e pagato sulla propria pelle.
 
 
 
Angolo autrice:
Sorellina, questa è tutta per te!!
Seconda fic su questo libro!
Il povero Leo mi fa tanta pena, non glien’è andata una giusta: prima Ruth, poi Dimitri.
È corta questa flash, ma è tutto quello che riesco a cacciare. Lo stress scolastico mi sta logorando.
Recensite, please!
Luly
 
ps: sinceramente, non ricordo dove abbia preso la citazione o di chi sia. In ogni caso, non è mia. 

 

  
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