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Autore: Daisy    31/08/2004    23 recensioni
Ginny ha un anno, Ron due, i gemelli quattro, Percy sei, Charlie otto, Bill dieci. Avete mai pensato a quelle magie "involontarie" che compiono i bambini piccoli, e che confermano le loro capacità? le avete collegate ai piccoli Weasley? ecco le prove che penso abbiano dato ai genitori.... spero vi piaccia l'idea, io mi sono divertita moltissimo a scriverla!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur, Weasley, Bill, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Molly, Weasley, Percy, Weasley, Ron, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre il sogno sfumava, lasciando il posto a un’irrazionale serenità avvertì il chiaro urletto della sua piccola

 

 

 

Dedicata ai miei cuginetti più piccoli, Chiara, Giovanni, Marta, Filippo, Giacomo, Sara, Francesca, e Anna. Senza di voi sarei stata in crisi per i comportamenti dei bambini… chissà se un giorno vi dirò che una ff è dedicata a voi… non mi piacete solo come bambini… ma anche come persone.

 

 

WEASLEY? E’ UNA PAROLA!

 

 

 

Mentre il sogno sfumava, lasciando il posto ad un’irrazionale serenità avvertì il chiaro urletto della sua piccola. Istintivamente si girò sbadigliando verso la sponda del letto trasalendo alla vista di Ginny che ricambiava il suo sguardo con un sorriso trionfante.

La sollevò allibita con uno sguardo al suo lettino che stava a pochi passi dal lettone. Le sbarre del lettino erano al loro posto, questo voleva dire solo una cosa.

 

-Arthur-

 

Sussurrò con il suo viso che si apriva in un gigante sorriso mentre la piccola agitava allegramente le manine

 

-Arthur-

 

Ripetè sistemandosi meglio la bambina sulla pancia

 

-PAPA’-

 

Insistette chiaramente Ginny sbilanciandosi sull’uomo addormentato che stringeva tra le mani un manuale di fai-da-te con l’uomo in copertina stranamente immobile

 

-bravissima amore sveglialo tu-

 

Sospirò Molly senza ostacolare Ginny che dopo aver raggiunto suo padre a quattro zampe s’impegnava ad infilargli le dita nell’orecchio.

 

-fred, Gorge-

 

Mugugnò Arthur

 

-tornate a letto-

 

Molly alzò gli occhi al cielo scuotendo il marito per un braccio che fece l’errore di sbadigliare rendendo irresistibile per sua figlia l’impulso di infilargli la manina libera in bocca svegliandolo completamente

 

-non dirmi che stai diventando rompipalle come i tuoi fratellini mmh?-

 

-…mpalle-

 

Molly si sistemò meglio i cuscini sotto la schiena

 

-Arthur lo sai che è nella fase che prova a ripetere tutte le parole…-

 

-Molly ha sei fratelli maggiori e sa già dire imbecille…-

 

-mbetille-

 

-…. Non sarò certo io ad insegnargli le parolacce… si può sapere perché sono sveglio alle sei del mattino?-

 

Il viso di Molly s’illuminò al ricordo. Stampò un bacio sulla guanciotta della sua bambina.

 

-oggi mi ha svegliato lei-

 

Arthur la guardò accigliato

 

-non è una novità-

 

-no… non ha strillato mi ha solo raggiunto capisci? Era nel lettino e da sola è arrivata qui…può averlo fatto solo con la magia, è troppo alto per scavalcarlo e poi ci sono le sbarre! È passata attraverso alle sbarre. È il primo segnale che è una strega… la mia piccola streghetta…-

 

Arthur prese gli occhiali dal comodino e se li sistemò bene sul naso con l’espressione che da addormentata si faceva raggiante. Prese nuovamente la bambina in braccio sollevandola quel tanto che bastava per guardarla in viso pur stando sdraiato.

 

-è vero streghetta quello che ha detto la mamma? Tutto da sola hai fatto?-

 

Ginny scalciava allegramente

 

-aaaah-

 

-Bravissima cucciola oggi la mamma fa una torta per festeggiare quella che puoi mangiare anche tu…-

 

Una faccina lentigginosa aveva fatto capolino dalla porta ostentando un’espressione imbronciata che si dissolse immediatamente

 

-torta?-

 

Molly regalò un sorriso a una delle sue pesti

 

-Fred! Ciao tesoro è presto, cosa fai alzato?-

 

-torno subito-

 

-Fred!-

 

Ginny seguì con lo sguardo la corsa paffuta di fred lungo il corridoio

 

-io starei all’erta Molly, è capace di tornare con il fratello e un serpente di gomma da infilarci nel letto… piccola chi era quello?-

 

-aaah-

 

-no quello di solito è l’urlo delle persone dopo che il fratellino gli ha fatto gli scherzi…-

 

-….Mamma cos’è questa confusione è presto….-

 

Bofonchiò un bambino dalla figura longilinea stropicciandosi gli occhi con una manica troppo lunga del pigiama.

 

Molly guardò affettuosamente

 

-Percy lo sai cos’ha fatto stamattina la tua sorellina?-

 

-no-

 

-ha fatto la sua prima magia… è uscita da sola dal lettino!-

 

Percy si sedette cautamente sul lettone

 

-l’arresteranno adesso?-

 

Arthur sorrise

 

-ma cosa ti viene in mente?-

 

Il bambino seienne assunse un’aria offesa

 

-i maghi minorenni mica possono fare magie-

 

-già è vero-

 

Spiegò Arthur

 

-ma in questi casi si tratta di magia… quasi involontaria, solo i minorenni con la bacchetta quando non sono a scuola non possono fare magie… non ti ricordi quando due anni fa hai fatto sparire il biberon di gorge perchè ti aveva fatto arrabbiare?-

 

-no… ho fatto veramente una cosa del genere? Non dovevo però se lo sarà meritato-

 

-ti aveva rubato dal piatto l’ultima patatina fritta-

 

Ricordò Molly

 

-un motivo dannatamente valido dunque-

 

Sentenziò deciso una bambino di due anni più grande sorridendo

 

-Charlie-

 

Lo ammonì Molly

 

-non si dice…-

 

-non si dice dannatamente-

 

Lo riprese Percy con aria di rimprovero

 

-oh chiudi il becco perfettino-

 

-chiudilo tu-

 

-sei peggio del grillo parlante di pinocchio e a volte mi verrebbe da spiaccicarti proprio come fece pinocchio con il grillo-

 

Arthur sospirò

 

-non vi ho raccontato questa storia babbana per fare questo genere di paragoni è chiaro?-

 

-ma lo senti come…-

 

Charlie si azzittì solamente per chinarsi con un sorriso a prendere in braccio Ginny che era trotterellata fino a suo fratello con le braccia tese in una speranzosa richiesta.

 

-dov’è la torta?-

 

Chiese Gorge mentre entrava girando su se stesso come un uragano

 

-lo sapevo che eri andato a chiamare tuo fratello-

 

Mormorò Molly rivolto a Fred che si era buttato scompostamente sul lettone seguito in poco tempo dal suo gemello

 

-la torta la faccio dopo per festeggiare Ginny…-

 

A quel nome Fred e Gorge scesero dal lettone giusto il tempo per salutare con un bacio la sorella che Charlie abbassò alla loro portata, per poi saltare nuovamente su Arthur che gemette rassegnato mentre i bambini si alzavano e incominciavano a saltare tra la muta rassegnazione dei genitori, la disapprovazioni di Percy e le risa sincere di Ginny.

 

Fu questo lo spettacolo che si offrì agli occhi di Bill mentre entrava tenendo tra le braccia Ron.

 

-fate un casino!-

 

-n’chio-

 

Urlò Ron tendendo le braccia verso il lettone

 

-no Ronnie, se incominci a saltar anche tu ti schiacciano… tanto ora la smettono…-

 

Tentò di calmarlo il fratello maggiore mentre Arthur bloccava le gambe di gorge facendogli perdere l’equilibrio e Fred raggiungeva nuovamente Ginny incuriosito dal fatto che la piccola rideva come una matta in sua direzione.

 

-posso prenderla in braccio?-

 

Chiese a Charlie alzando le braccia

 

-solo se ti siedi sul lettone-

 

Molly si scostò lasciando spazio a Fred che prese la piccola Ginevra incominciando un lungo discorso alla quale la sorellina rispondeva con versi parole sconnesse e bolle di saliva.

 

-cosa c’entra la torta? Mica è il compleanno di Ginny! Ha appena compiuto un anno-

 

Protestò George ancora sdraiato sul letto bloccato da Arthur.

 

-no, non è il suo compleanno. Per la prima volta ha fatto una magia. Ha attraversato le sbarre del lettino…-

 

Spiegò nuovamente Molly

 

Lo sguardo di tutti fu puntato su Ginny che sulle sue ginocchia di fred tentava di parlare.

 

Ron punto il dito verso la sorella.

 

-Ginny?-

 

-si caro ha fatto una magia la sorellina-

 

-dove ciuccio?-

 

George lo canzonò

 

-ma dai pannolone, cosa pensi al ciuccio adesso?-

 

Molly, visto che l’interesse di Ron non era più rivolto alla sorellina, porse a Bill, che teneva ancora Ronnie in braccio, il ciuccio appoggiato sul comodino.

 

-sembra ieri che Ron ci dimostrò di essere un mago-

 

Arthur annuì

 

-noi Weasley abbiamo incominciato molto presto-

 

Commentò

 

-tutti sotto i tre anni-

 

-mi ricordo-

 

Continuò Molly

 

-che lo trovammo sull’armadio mentre Fred e George-

 

Scoccò uno sguardo divertito ai gemelli

 

-gli sventolavano un ragno morto davanti agli occhi, poverino-

 

-poverino-

 

Scimmiottò Fred rivolto alla sorella

 

-qual è stata la nostra prima magia mamma?-

 

Chiese con finta ingenuità George

 

-oh lo sai benissimo monello! Tu hai fatto esplodere la scatola di cereali seminando Muesly per tutta la cucina e cinque minuti dopo Fred fece volare il porridge sul soffitto…. Non c’è niente da ridere!-

 

Li riprese con scarsa convinzione mentre i gemelli assumevano un espressione divertita

 

-io non vedo l’ora che crescano-

 

Sentenziò Percy con espressione seria

 

-attento a quello che dice Perce-

 

Aggiunse Charlie

 

-se con loro cresce anche la capacità di fare danni io non sarei molto convinto!-

 

Molly permise anche a Bill di sedersi finendo quasi addosso a suo marito

 

-fare danni? Non mi sembra che tu possa fare queste affermazione Charlie. Tuo padre ricorda benissimo quando TU dimostrasti di essere un mago….-

 

Charlie assunse un espressione beffarda

 

-papà me lo racconti? Io non me lo ricordo…-

 

-ma se sai la storia a memoria!-

 

-io no!-

 

Protestò Fred

 

-dai pà per una volta che Chalie ha fatto qualcosa di divertente!-

 

Insistette Bill guadagnandosi un’occhiataccia dalla madre

 

-e d’accordo…-

 

-però mi lasci le gambe papà?-

 

-no George… allora… da quando avevo regalato a Charlie quel libro sui draghi che ha ancora…-

 

-quello che ruggisce?-

 

-no Fred-

 

-quello dei draghi lunghi cinque metri?-

 

-no George…-

 

-quello dei draghi che volano tra le pagine?-

 

-no-

 

-quello che spiega come togliergli i denti senza rinunciare a una mano?-

 

-quello che spaccherò in testa?-

 

Chiese Bill con lo stesso tono

 

-quello vecchio con solo le figure-

 

Spiegò Arthur con la pazienza che era abituato esercitare

 

-era il suo primo libro sui draghi e gli piaceva molto. Quindi, quando al ministero fu recapitato un Drago vivo per studiare il modo di utilizzare non solo il sangue per le pozioni, ma anche le lacrime…-

 

-non potevano spedirvele?-

 

Chiese Percy

 

-no, dovevano essere fresche-

 

Continuò Arthur

 

-… decisi di portare con me Charlie per farglielo vedere-

 

-che bella idea-

 

-Molly è passato un bel po’ di tempo… comunque arrivammo nei sotterranei dove, dietro un vetro stava il drago, pronto il  prelevamento di lacrime. Il vetro era spessissimo ed stato incantato per garantire la massima sicurezza quindi quando Charlie si avvicinò…

 

-che bella sicurezza-

 

Bofonchiò Molly

 

-lo lasciai fare-

 

Charlie sorrise sentendosi osservato.

 

-Charlie toccò il vetro e questo sparì per secondo… che gli bastò per entrare…-

 

-mi insegni Charlie?-

 

Chiese George affascinato

 

-che bella idea raccontargli questa storia Arthur….-

 

-ma tanto gliel’avevo già raccontato io!-

 

Disse Bill

 

-avevo sentito te e papà che ne parlavate in cucina-

 

Bill fu fulminato con lo sguardo e lui alzò le spalle

 

-non stavo origliando… studiavo il meccanismo della maniglia-

 

-allora mi insegni Charlie?-

 

Insistette George

 

-non posso-

 

Spiegò lui

 

-lo sai benissimo che non possiamo controllare la magia prima di Hogwarts-

 

-allora papà mi lasci andare? Non salto più sul letto-

 

Arthur lasciò finalmente le gambe di george

 

-e poi?-

 

Chiese Fred

 

-ah già… poi il vetro ricomparve e lui si ritrovò tra la parete e il drago… poi Matt Flemyng e la sua squadra di controllo schiantarono il drago dalla loro postazione… e Charlie, mentre il vetro veniva disincantato per andarlo a prendere si avvicinò al drago e gli studiò l’occhio con estrema calma-

 

-che si era avvicinato così tanto non me l’avevi detto!-

 

Protestò Molly concitatamente

 

-forte-

 

Disse Fred rivolgendosi alla sorella

 

-hai sentito Ginny?-

 

-fortissimo-

 

Ribatté George

 

-ma scommetto che io e te possiamo fare qualcosa di ancora più bello!-

 

-BASTA così-

 

L’interruppe Molly mentre Ron scendeva dalla braccia di Bill e si arrampicava nell’affollato lettone con le sue gambette sottili

 

-ma perché non ci avete fatto capire di essere dei maghi senza pericoli… come Percy?-

 

Gemette Molly tra se e se

 

-cos’aveva fatto Percy?-

 

Chiese Bill

 

-quando lo mettevamo a letto e spegnevamo la luce a lui non piaceva e così la riaccendeva con lo sguardo-

 

Molly sorrise al ricordo mentre Bill scoppiava a ridere

 

-che c’è?-

 

Gli chiese Percy stupito

 

-perché mamma non gli racconti quando io feci una magia?-

 

-oh Bill!-

 

-questa io non la so mamma!-

 

Disse Fred per poi rivolgersi a Ron

 

-Ron tu la vuoi sentire la storia?-

 

Il bimbo si tolse il ciuccio

 

-ti-

 

-lo dice anche Ronnie mamma!-

 

Molly sospirò e incominciò a parlare velocemente dopo aver fissato Bill un istante

 

-avevi circe due anni. E ti dovevi tagliare quei capelli. Ti coprivano gli occhi ma tu non volevi… un giorno papà ti tenne fermo mentre io ti tagliavo alla bene e meglio quei capelli così lunghi… a un certo punto ti calmasti e ti misi a fissarmi mentre ti tagliavo le ciocche critiche.. tanto che papà potè andare a fare il biberon a Charlie-

 

Arthur si mise a ridere all’improvviso attirando l’attenzione di Ron che si avvicinò e si tolse nuovamente il ciuccio di bocca porgendola al padre

 

-ciuccio tu?-

 

-no Ron papà non vuole il ciuccio….-

 

Ron non lo ascoltò infilandoglielo in bocca a tradimento mentre i suoi fratelli e Molly scoppiavano a ridere.

 

-e poi?-

 

Chiese Percy rivolto alla madre che buttò fuori le parole tutto d’un fiato

 

-mi accorsi che man mano che tagliavo i capelli a Bill si tagliavano anche a me…-

 

Bill sorrise con aria trionfante

 

-ascoltate e imparate-

 

-io non voglio imparare a tagliare i capelli alla mamma!-

 

Protestò Percy

 

-io sì!-

 

Esclamò entusiasta Fred

 

-anch’io-

 

Ribattè subito George

 

-n’chio-

 

Ron non amava sentire escluso

 

-fantastico allora niente colazione-

 

-hei!-

 

-io voio coazione-

 

Esclamò Ron correndo verso la cucina

 

-io mamma non ti voglio far cadere i capelli!-

 

Protestò Percy

 

-ah… neanc’io eh?-

 

disse Charlie agitato

 

Fred e George si scambiarono uno sguardo

 

-ti prego pensa se cucina papà che schifo!-

 

-non se dice che schifo si dice non mi piace-

 

-che palle, Perce!…-

 

-se mi promettete di lasciare in pace i miei capelli… forza Weasly-

 

Molly si alzò prendendo Ginny in braccio

 

-chi arriva ultimo diventa prefetto di Hogwarts!-

 

Strillò Fred precipitandosi fuori dalla camera seguito dal gemello mentre i suoi fratelli si guardavano negli occhi. Bill fu il primo a parlare:

 

-e perché adesso ce l’hanno con i prefetti?-

 

 

 

 

spero che vi sia piaciuto l’idea e la fic! Qualunque cosa abbiate da dirmi fatelo! Scusate se non rispondo personalmente a chi mi ha recensito “Incanto Fidelius” (di solito lo faccio) ma ho perso delle recensioni per un casino che ho fatto e non sarebbe corretto nei loro confronti, comunque grazie è riduttivo mi avete resa euforica, siete stati tutti gentilissimi! VI ADORO, alla prossima!!!

 

Daisy

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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