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Autore: boobearandhiscurly    18/04/2013    1 recensioni
"Se non posso essere la tua prima scelta, non voglio essere neppure la seconda. Non ci riesco, Louis. Non ci riesco." e ti sei fermato per un lungo momento a guardarmi, forse sperando che io dicessi qualcosa, qualunque cosa, per farti rimanere. E io ti supplicavo di restare, con gli occhi, ma tu volevi parole, volevi che ti fosse dimostrato quanto quelle promesse non fossero state solo un grande scherzo.
Poi hai raccolto le tue cose e te ne sei andato, per sempre.
921 parole che non ti ho mai detto Harry, e che non ti potrò mai dire.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                                               "Se non posso essere la tua prima scelta, non voglio essere neppure la seconda. Non ci riesco, Louis. Non ci riesco."
 
 
 
845 giorni, 19 ore, 43 minuti, troppi secondi. L'ultima volta che ho sentito la tua voce, l'ultima volta che ti ho visto.
 
 
Mi sembra quasi ieri, il respiro corto, le guance rosse e rigate da quelle lacrime che ti ostentavi a non voler lasciar uscire. Mi sembra quasi ieri, mentre invece sono passati 73078980 secondi.
73078980 battiti di cuore, che ci hanno lentamente ed inesorabilmente portati alla deriva gli uni dagli altri.
E io vorrei solo essere stato più coraggioso.
 
Il ricordo del nostro primo incontro brucia ancora, come inciso nelle profondità più oscure del mio cuore, quelle dove non può arrivare nessuno. Dove non posso permettere a nessuno di arrivare,non dopo di te.
Ci eravamo incontrati in quel bagno che puzzava così tanto di disinfettante per ambienti. E poi via, stretti su un palco, i nostri sogni ad un palmo dal naso e la paura, quella paura che attanaglia lo stomaco e ti scuote da dentro, paura di non farcela, paura di avere così tanto da dare e così poco spazio per farlo per davvero. Ma ce l'avevamo fatta, insieme.
E allo stesso modo ricordo quel tuo "Sai, Lou, fare parte di qualcosa di speciale rende le persone speciali a loro volta" e come io ti avevo stretto forte a me, ti avevo sorriso. E non te l'avevo detto, e non te l'ho mai detto, che infondo sapevo che tu saresti stato speciale in ogni caso.
O, al massimo, lo saresti sempre stato almeno per me.
 
 
845 giorni, 19 ore, 43 minuti, troppi dannatissimi secondi.
 
 
Non sono così illuso da pensare di poter riassumere quello che siamo stati in una manciata di parole, per quanto accurate e vere possano essere. Non sono così stupido da pensare di poterci mettere dentro ad una scatola, etichettarci come un prodotto. Perchè non siamo prodotti da comprare, da mettere in fila e esporre in una vetrina. Non lo siamo mai stati, e forse questa è stata la nostra più grande colpa.
Colpa, colpa, colpa.Se solo le persone lo avesse capito, forse non saremmo arrivati a tutto questo. Se solo le persone lo avessero capito, non saremmo stati obbligati  ai sotterfugi, alle mani incatenate nella penombra di una stanza, ai "Sono contento di aver trovato un buon amico" sussurrati con il microfono alla mano e senza cuore.
 
Fino a che ho te, non m'importa della luce del sole, le tue parole come una promessa, luce nel caos delle nostre esistenze.
 
E ti giuro che ci ho provato, ci ho provato con tutto me stesso a farmi bastare questo. Ma sono stato codardo, Harry.Lo sono tutti i giorni della mia vita, senza te.
 
 
845 giorni, 19 ore, 43 minuti, troppi secondi e quel bivio.
 
 
Avevamo fatto successo, noi cinque. Come una miscela esplosiva, eravamo scoppiati e niente poteva più fermarci. O almeno questo era quello che credevamo.
Ma il colpo di grazia è arrivato all'improvviso, proprio dove non eravamo abbastanza resistenti. Proprio dove io non lo ero.
E non ho mai avuto il coraggio di dirtelo, Harry. Non ho mai più avuto il coraggio di baciarti dopo quell'incontro con i manager in cui "Louis, devi farlo per il vostro bene, per il bene di Harry. Avete lottato così tanto, vuoi far affondare tutti con te? Devi scegliere lei, devi prendere lei e dimenticarti del resto."
 
E avevo voglia di piangere ogni volta che, guardandomi, mi chiedevi cosa si fosse spezzato tra di noi. E ti avrei voluto urlare, e avrei voluto urlarlo al mondo, che noi eravamo sempre gli stessi, che io ero sempre lo stesso, che ti amavo da morire. E che proprio perchè ti amavo, proprio perchè ti amo, ho dovuto fare ciò che ho fatto.
 
 
 
845 giorni, 19 ore, 43 minuti, e ogni secondo è un inferno, senza te.
 
 
Ma tu non sei mai stato stupido, e infondo lo sapevi. E mi uccidevano gli sguardi che ti lanciavo, quelli freddi come il ghiaccio, quelli più dolorosi di mille coltelli nella gabbia toracica. Mi uccideva vedere che il tuo sorriso non riusciva più ad espandersi sul tuo viso, e che le fossette di cui ero, di cui sono, innamorato non c'erano quasi più.
 
"Se non posso essere la tua prima scelta, non voglio essere neppure la seconda. Non ci riesco, Louis. Non ci riesco."  e ti sei fermato per un lungo momento a guardarmi, forse sperando che io dicessi qualcosa, qualunque cosa, per farti rimanere. E io ti supplicavo di restare, con gli occhi, ma tu volevi parole, volevi che ti fosse dimostrato quanto quelle promesse non fossero state solo un grande scherzo.
Poi hai raccolto le tue cose e te ne sei andato, per sempre.
 
 
 
845 giorni, 19 ore, 43 minuti, oceani di secondi non mi ridaranno indietro il tempo che ho sprecato non vedendo la luce dei tuoi occhi.
 
 
Da quel giorno non ti ho più cercato.
E dopo 845 giorni, 19 ore, 43 minuti e tanti secondi non sono riuscito ad andare avanti.
E ogni mattina mi sveglio con la speranza di trovarti nel posto che ora riempie lei.
E ogni mattina quando realizzo di non averti fermato in tempo, di non averti detto quanto ti amassi, quando realizzo di non averti mai detto quanto fossi speciale per me, vorrei solo che la mia vita fosse un’enorme barzelletta di cattivo gusto.
 
Perchè io ho scelto te, ho scelto te, ho scelto solo te.
Da sempre, per sempre.
 





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Ci ho provato a non scrivere per un po’, ma a quanto pare è qualcosa più forte di me. Non ci riesco a non farlo, soprattutto quando si parla di loro. E lo so che molto probabilmente questa cosa esiste solo nella mia testa, lo so che esistono così come li vedo solo nella mia mente bacata ma… non ho la pretesa di imporre nulla a nessuno.
E l’ispirazione mi è venuta guardando una puntata di Spiderman con i miei fratellini, e quando ho sentito una tipa dire “So di non essere la tua prima scelta, ma non voglio essere neppure la seconda”, la mia testa ha cominciato a viaggiare e mi sono dovuta catapultare in camera e scrivere, perché l’ispirazione è una  e quando viene è bene assecondarla, a mio parere.
Non lo so, la smetto adesso.
 
Buona giornata, se sei capitato qui e in qualche modo ti ho detto qualcosa, in qualunque modo.
  
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