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Autore: _twogirlsandonepen    18/04/2013    18 recensioni
Alice Grey non sapeva cosa significasse amare qualcuno. Le ragazze della sua età già lo sapevano, ma lei era decisa a rimandare quel momento al più tardi possibile.
Un giorno qualsiasi qualcuno bussò freneticamente alla porta del suo cuore, lei si affacciò ma aveva paura di aprire. L'ultima volta aveva perso una delle persone che più amava e infatti aveva demolito dalla sua testa quella parola. Ma lui bussava sempre più forte. Alice era sempre più decisa a non aprire. Così lui prese la chiave del suo cuore ed aprì la porta. I due non sapevano a cosa stessero andando in contro, ma l'avrebbero affrontato, insieme.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.


I giorni di vacanza volgevano al termine e a quanto pare anche il relax. Un silenzio di chi non aveva voglia di tornare a lavorare o di tornare a scuola la faceva da padrone in quella distesa di case colorate del paese di London. Fino a quel momento nell'aria di era sentito odore di sabbia, di mare, di abbronzante, invece ora niente più. Al loro posto c'era l'odore della consapevolezza di chi sa che da ora in poi dovrà rimboccarsi le maniche e lavorare duramente, e questo non giovava alla situazione. L'unica persona che si vedesse in giro in quella stradina era un adolescente che stava sdraiata su una panchina del numero 6 di Wellington Street che prendeva il poco sole che rimaneva. Era una ragazza magra dai capelli color rame e con enormi occhi verdi. Aveva sul viso enormi lentiggini che si mescolavano con qualche brufolo adolescenziale. Indossava una t-shirt rosa dall'aria consumata e un paio di pantaloncini che le evidenziavano le lunghe gambe pallide, come il latte. Era sconvolta all'idea di tornare a scuola il giorno dopo e di riniziare la routine che tanto odiava. Scuola. Compiti. Interrogazioni. Compiti. In quel momento avrebbe voluto essere al mare, in montagna o in qualunque altro posto, ma in effetti la panchina rossa che dava una vista da invidiare a chiunque vecchia signora che passava il proprio tempo a guardare fuori dalla finestra non era poi tanto male.Lì intorno ce n'erano tante, troppe. Le più famose? La signora Sparks che faceva finta di innaffiare le piante sul davanzale e stava lì giornate intere. La signora McVeane invece faceva finta di pulire i vetri -erano tanto puliti che avresti potuto specchiarti dentro e vedere cose che con lo specchio non vedi-. Ed infine la peggiore di tutte, la signora Parkinson che era meglio di una telecamera accesa 24 ore al giorno. A volte la gente si chiedeva se dormisse, se mangiasse o facesse la pipì. Alcuni si chiedevano se fosse morta e il marito l'avesse imbalsamata lì davanti. Fatto sta che nulla, nemmeno la terribile Parkinson, avrebbe fatto distrarre Alice Grey dal suo mondo dei sogni. Fissava il cielo limpido e le poche nuvole che lei si divertiva ad affibbiare forme. Un uccello. Un gelato. Una lepre. Un cuore. Alice balzò a sedere e lo prese ad osservare meglio. Sembrava fatto di zucchero filato. Ne avrebbe voluto giusto un po' per colmare quel languorino che si faceva spazio dentro di se ma poi decise che era meglio cambiare pensiero, il cibo faceva ingrassare. Eh già, il cibo, quel nemico di ogni ragazza che le costringe a mangiare il necessario per sopravvivere. Eppure la maggior parte delle adolescenti colmava il vuoto provocato dal cibo con l'amore. Ma Alice non aveva provato niente del genere in vita sua. Aveva avuto una volta un migliore amico alle elementari, ma dopo che lui si trasferì, lei preferì non pensare più ai ragazzi fino a quanto sarebbe arrivato il momento E quel momento a quanto pare si avvicinava in fretta dato che ogni tanto Alice quando vedeva un ragazzo al mare o in giro su sentiva attratta e sentiva il cuore battere forte, sembrava quasi uscisse fuori dal corpo. Alice che divorava libri su libri ne aveva letti tanti sull'amore ma lei non l'aveva mai provato. Accadeva davvero? Chi lo sa? Non poteva chiederlo a nessuno. Sua madre era volata in cielo e a lei ormai rimaneva solo il padre e certamente lui non avrebbe capito. Gli uomini capiscono un terzo di quello che possono arrivare a capire le donne. L'unica cosa che poteva fare in quel momento Alice era aspettare fin quando quel momento sarebbe arrivato. Fino ad allora avrebbe pensato cosa si prova ad essere innamorati e se lei avrebbe provato le stesse cose che erano scritte sui libri. Ad interrompere i suoi pensieri fu un uomo sulla quarantina che la chiamava dall'uscio di casa. Era ora di cena ed era costretta a rimandare quel viaggio con la fantasia a più tardi, magari a quando sarebbe entrata nella sua stanza e avrebbe chiuso la porta lasciando fuori dal suo mondo tutte le preoccupazioni tipiche di un adolescente. Chiuse gli occhi e cadde in un sonno profondo..




-Our space.


Cari lettori\lettrici,
volevamo presentarci ma sopratutto presentare la nostra storia! Siamo Clelia ed Angela veniamo della provincia di Caserta ed abbiamo 14 anni. Frequentiamo il primo anno di liceo linguistico. Abbiamo quasi le stesse passioni e appena c'è un pò di tempo libero a scuola prendiamo un foglio ed una penna e scriviamo. L'idea di questa FF ci è venuta in mente per caso un giorno. Speriamo che vi piaccia e che la seguiate in tanti!
Baci, Clelia ed Angela :3
  
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