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Autore: zeroborine    19/04/2013    8 recensioni
Il dottor Zayn Malik ha un problema che né il dottor Tomlinson, né il dottor Horan, né il professor Payne può risolvere. Il suo problema si chiama Harry Styles; o, come sembrano chiamarlo tutti, la Regina dei Vampiri.
[ ATTENZIONE! Questa storia contiene hint Zayn/Harry e past!Louis/Harry ] [Per lo #shufflefest di #THEGAYS] [ Autore: zeroschiuma ]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Münchausen syndrome è stata scritta da zeroschiuma in persona per lo #shufflefest di #THEGAYSHAVEGAYEDAGAIN.
I requisiti richiesti alla storia erano:
  1. Zayn/Harry
  2. medical!AU
  3. Questa foto
Buona lettura e, uh, perdonate il vago nonsense! XD ♥






MÜNCHAUSEN SYNDROME
Di zeroschiuma


Am I a part of the cure?
Or am I part of the disease?


(Clocks, Coldplay).



Nessuno gli dà retta. Mai.
Anche per le faccende più semplici, quelle che richiedono minor impegno: niente. Nessuno gli dà ascolto.
È la sua maledizione, la sua sorte, l'avvertenza sul suo foglietto illustrativo:
ATTENZIONE! Il vostro Zayn Malik® parlerà, si sgolerà, urlerà fino a non avere più voce, ma nessuno gli presterà mai attenzione.
Di conseguenza, Zayn non si prescriverebbe mai ad un paziente.





Si rivolge, prima di tutto, a Louis.
Il perché è ovvio: Louis Tomlinson è un neurologo, ma spiega ogni volta e letteralmente a tutti che ha sempre lavorato con bambini affetti da disturbi comportamentali e che, quindi, più che un neurologo, si considera uno psichiatra ed un pediatra.
In occasione del suo primo giorno al Princeton-Plainsboro Teaching Hospital, per altro, indossava un maglione verde acqua con bretelle rosa pesca, pantaloni lavanda ed un orrenda camicia di un giallo quasi bianco a spuntare dal maglioncino.
È, per così dire, quel tipo di persona dalla quale Zayn diffiderebbe, se non fosse per il suo modo di affrontare la maggior parte delle questioni della vita: completamente a caso, senza criterio, come se non avesse una coscienza.
Per questo Zayn attraversa l'ospedale quasi per intero, prende l'ascensore, raggiunge Pediatria ed, entrando in una delle Aule Ricreative, lo scova: ha un naso rosso, da pagliaccio, il suo solito camice rosa pallido e sta, ovviamente, raccontando di eroi, di lupi, principesse, elfi, delle sirene, dei pirati... Zayn ha visto almeno tre generazioni di bambini e bambine con disordini post-traumatici, affetti da deficit d'attenzione o iperattività innamorarsi perdutamente di Louis, della sua imitazione del Grinch, delle sue voci talvolta stridule, talvolta profonde ed inquietanti, delle sue fiabe importate direttamente dal folklore del North Yorkshire, delle sue filastrocche mediamente sensate, spesso inventate al momento; Zayn rotea gli occhi, per diretta conseguenza, e "dottor Tomlinson" dice, picchiando un pugno contro la porta verde acqua, per attirare la sua attenzione.
Louis, a questo, si volta: oggi indossa dei jeans chiari, sotto al suo camice improponibile, ed un'orrenda camicia a fiorellini microscopici. Ed, ovviamente, "bambini!" urla. No, cioé, urla. "Guardate chi c'è!".
E tutti i bambini, in coro, come se avessero provato questa scena milioni di volte e tenessero il copione sotto i loro pigiamini di colori pastello, "la Regina dei Vampiri!" urlano a loro volta. E sì, Louis deve averli preparati. Devono essersi esercitati.
Ma il loro regista, il demente, sbuffa. Mette su un'espressione delusa, si porta entrambe le mani ai fianchi e "macché" si lamenta, recitando la propria parte alla perfezione. Poi prende Zayn per mano, mette su il più innocente dei propri sorrisi e "vi presento" annuncia, continuando ad urlare, "la Fatina Rompina!". Per tutta risposta, Zayn gli prende il naso da pagliaccio e, cercando di apparire comico e non sull'orlo di una crisi di nervi, lo getta sul pavimento. Louis, come se anche la reazione di Zayn fosse sul copione che ha distribuito a tutti i suoi piccoli pazienti, si volta verso i bambini e quelli, guarda là, scoppiano a ridere: una specie di risatona pre-registrata, da sit-com, assurda. Allora Louis raccoglie il naso di gomma, aspetta che i bambini dalla risata più rumorosa si calmino appena un po' e "ok, ciurma" fa, con un inchino, "mi recherò per qualche minuto a prua con la Fatina Rompina". Poi prende il braccio di Zayn, "fate silenzio, o il Fantasma Nick potrebbe sentire i vostri odori e decidere di rubare le nostre caramelle!" si raccomanda e saltella fuori dall'Aula Ricreativa.
Non appena Louis si chiude la porta dell'Aula alle spalle, Zayn solleva le sopracciglia e "la Regina dei Vampiri?" chiede, divertito più che perplesso.
Louis apre la porta di servizio, si sistema col sedere contro la ringhiera delle scale anti-incendio, tira fuori un pacchetto di sigarette, ne offre una a Zayn e "Principino Bocca da Pompino faceva troppo R rated" commenta, con un'alzata di spalle.
Zayn, suo malgrado, ridacchia. Poi avvicina la propria sigaretta a quella di Louis, per accenderla, ed "a proposito di Harry" comincia.
Ma, ovviamente, a narrazione conclusa, Louis ride, dà a Zayn una pacca sulla spalla metà affettuosa e metà ironica e "non è più un mio problema, cara Fatina Rompina" conclude, ondeggiando i suoi fianchi larghi, messi in evnidenza da quei jeans troppo chiari, e lasciando Zayn solo e senza una soluzione al suo problema sulle scale anti-incendio del Princeton-Plainsboro Teaching Hospital.





Dove Louis fallisce, di solito, riesce Niall.
Perché, tutto sommato, Niall è quel tipo di persona così semplice, così banale, che riesce a risolvere spesso problemi di una difficoltà atroce col minimo sforzo e che poi, magari, non è in grado di sbucciarsi una mela da sé.
Zayn non dimenticherà mai il suo primo giorno al Princeton-Plainsboro Teaching Hospital: quando Zayn si è presentato, Niall ha detto prima "sono irlandese", poi "sono un chirurgo" e, solo alla fine, "mi chiamo Niall". Poi ha guardato dentro l'armadietto con su scritto il nome di Zayn, ha sollevato le sopracciglia e "cos'hai per pranzo, amico?" gli ha chiesto. Da lì in poi, Zayn e Niall sono diventati, oltre che compagni di merenda, amici. Più o meno.
Così, ovviamente, nessuno si sorprende quando, nel bel mezzo di una colecistectomia, Zayn sale le scale, si mimetizza tra gli studenti del sesto anno mettendosi lo stetoscopio in tasca e preme il pulsante dell'altoparlante che trasmette direttamente in sala operatoria. "Dottor Horan" sibila Zayn dentro il microfono, fermando come per magia almeno trenta penne e portando a sé l'attenzione di altrettanti aspiranti medici.
Niall si volta, sorride in direzione del proprio audience come se stesse cantando su un palcoscenico e non aspirando la cistifellea di un uomo di mezz'età e "studenti del primo anno di chirurgia al Princeton-Plainsboro, salutiamo tutti insieme la Fatina Rompina" dice, scostandosi per un istante la mascherina verde acqua dal volto.
Zayn sbuffa, si passa una mano tra i capelli e "dovrebbero togliergli Twitter" sentenzia, "a quel Tomlinson". Poi Niall si rimette la mascherina, ricomincia ad operare, gli studenti riprendono a scribacchiare nelle loro grafie ancora comprensibili e quindi da futuri medici e Zayn "dottor Horan" può interpellarlo di nuovo, "posso avere qualche minuto del suo prezioso tempo?" domanda, sarcastico.
Niall fa un occhiolino ad un'infermiera coi guanti di lattice sporchi di sangue e "no" conclude, ridacchiando tra sé e sé.
Zayn rotea gli occhi, esasperato, e "c'entra la Regina dei Vampiri" cerca di persuaderlo. Sente addirittura qualche studente "c'entra Styles" borbottare a mezza voce.
Allora Niall prende l'ago sterile, dà due punti all'addome dell'uomo canuto che tiene sul tavolo della sala operatoria e "cos'hai per pranzo, amico?" chiede, posando un bisturi usato su un vassoio sterile.
Ma, anche una volta pranzato con Niall, Zayn non ha una soluzione al proprio problema. La sua è una vera e propria maledizione.





In teoria, a questo punto, Zayn dovrebbe rivolgersi a Liam. Ma non può. Per ovvie ragioni.





Inizialmente, il piano non era esattamente questo. Di conseguenza, Harry potrebbe considerare l'esito della missione un fallimento. Tuttavia darsi per vinto non sarebbe nel suo stile: Harry è un giovane temerario, senza macchia e senza paura. Arrendersi non fa per lui.
Per questo, probabilmente, è ancora nello studio del famoso medico e professore di anatomia Liam Payne, l'uomo che Harry desidera con tutto se stesso diventi il suo capo, il suo mentore, completamente nudo, se non si conta il vestitino aperto sul retro che gli hanno dato al momento del ricovero.
Con, be', un buco al centro della mano sinistra.





La prima fase del piano era semplice, una passeggiata, come rubare le caramelle ad un bambino: Harry si è sistemato su una delle panchine, nel cortile del Princeton-Plainsboro, sotto una pioggia pungente come spilli, ed ha tirato fuori il martello dallo zainetto. Poi ha recuperato il sacchetto da congelatore con dentro i tre chiodi preventivamente sterilizzati, l'ha posizionato sul dorso della propria mano, che ha posato sulla pietra umida della panchina e, senza pensarci un istante di più, ha colpito il chiodo, perfettamente perpendicolare alla propria mano, col martello.
Ed, ok, c'è stato un bel po' di sangue; ed il dolore, perché no. Ma la prima fase del piano, wow, è andata.
Le cose, ovviamente, si sono complicate al Pronto Soccorso. Questa infermiera di nome Perrie, capelli biondi e sorriso ironico, gli ha semplicemente disinfettato la ferita, estratto il chiodo e lasciato su una brandina accanto ad un tizio grasso con la diarrea per almeno un'ora; poi è tornata, gli ha preso del sangue con una siringa ed "antitetanica tra un'ora" ha annunciato, subito dopo aver fasciato la mano infortunata, "poi il dottor Malik la visiterà e dovrà firmare due o tre documenti per il ricovero". Harry, a questo, ha sorriso; l'infermiera, di conseguenza, si è allarmata: "tutto bene, signor Styles?". Harry ha annuito, nonostante quel dottor Malik l'avesse un attimino interdetto.
Nel corso dell'ora che Harry ha trascorso da solo, pensava veramente, sinceramente, che tutto stesse per andare per il verso giusto, tra il vomito di una ragazza americana con la custodia di una chitarra in spalla e la gastrite nervosa di un ciccione coi capelli rossi. Poi è tornata l'infermiera di nome Perrie, questa volta insieme ad un tizio con una pettinatura altissima ed uno stetoscopio al collo, e la faccenda è visibilmente precipitata.
"Ok, signor Styles" ha detto l'uomo, dando un'occhiata alla cartella di Harry: "pronto per un viaggio in Psichiatria?".
"No" ha risposto Harry, con un'alzata di spalle. Ma si è lasciato comunque condurre al secondo piano.





Così, una volta che il dottor Malik e l'infermiera di nome Perrie hanno lasciato la camera assegnatagli nel reparto Psichiatria, Harry è scappato.





In sostanza, dal giorno in cui Harry Styles è fuggito da Psichiatria per raggiungere il suo ufficio con una mano fasciata, Liam Payne l'ha ufficialmente preso sotto la propria, benevola ala da luminare della medicina classica.
Harry Styles, diciannove anni, non è neanche diplomato, gli sono state diagnosticate una serie di patologie psichiatriche da Zayn in persona, ma ha, a detta di Liam stesso, "il fuoco sacro della medicina". Solitamente, quando Liam dice cazzate come questa, Niall brinda alla sua salute e Louis lo prende in giro fino alla morte. Zayn, dal canto suo, diffida.
Ad ogni modo, da quando Harry Styles è stato ricoverato nel reparto che Zayn dirige, ha assunto cinque mansioni per conto del dottor Payne: prima ha assistito alle lezioni di Liam da ospite, seduto accanto alla lavagna, poi si è scoperto essere orribilmente allergico al gesso ed ha dovuto smettere di presenziare; in seguito ha, per qualche settimana, assistito Niall in sala operatoria, poi ha rubato il suo pranzo ed è stato trasferito; il suo incarico successivo è stato quello di assistente di Louis in Pediatria, ma poi tutto è andato in malora a causa di quello che tutto il Princeton-Plainsboro Teaching Hospital chiama L'Incidente Del Pompino e, da allora, Harry fa l'infermiere volontario: raccoglie il sangue per le analisi, tiene compagnia alle vecchiette, trucca malati terminali in Onocologia oppure - e qui comincia il problema di Zayn - fa visita ai neonati al Nido.
Il dottor Cowell, il loro Dirigente, ha più volte fatto presente a Liam che un paziente affetto da sindrome di Münchhausen non è esattamente la persona più adatta a lavorare in un ospedale, ma un referto opportunamente firmato da Zayn ha garantito il suo essere del tutto innocuo e, così, Harry Styles è ancora al Princeton-Plainsboro.





Per dovere di cronaca, Zayn è stato costretto a firmare quel referto, perché Harry Styles è indubbiamente un pericolo per sé e per chi gli sta intorno, ma chi sta a sentire Zayn Malik?
Nessuno. Quando mai?





Harry Styles, la Regina dei Vampiri, amata e temuta dall'intero Princeton-Plainsboro Teaching Hospital, non ha più una fasciatura sulla mano sinistra né è più quasi completamente nudo, in giorni come questo, ma è comunque facile da rintracciare: lo trovi, quasi sempre, al Nido.
Quando Zayn arriva al reparto Maternità, trova Liam e la sua cravatta lavanda nascosti dietro ad un angolo insieme a Danielle, una delle sue specializzande. "Professore" lo saluta Zayn.
Per un istante, Liam trasale. Poi si posa una mano sul cuore, sospira e "Zayn, vaffanculo" lo ammonisce, punendolo persino con una pacca sulla spalla che non farebbe male ad una mosca, "credevo fosse Cowell".
A questo, la sua specializzanda ridacchia ed "o, peggio" lo corregge: "Louis".
Liam sorride tra sé e sé e, con un altro sospiro, indica Harry col mento, stretto dentro il suo camice di un celeste chiarissimo. Zayn lo vede prendere un neonato dalla sua culla, sussurrargli qualcosa e poi riporlo al suo posto. "Ho chiesto un consulto sia a lui che a Niall" informa Liam, con l'aria più esasperata che riesce ad assumere: "pare che né un neurologo né un chirurgo possano fare molto, per uno psicopatico che canticchia ai neonati".
Liam, quasi rassegnato, scuote la testa. "Il bello è" è il suo commento, in qualche modo ammirato, "che funziona". Poi indica Harry con un gesto, il modo in cui culla una bambina sussurrandole chissà quale motivo e "hai mai visto un nido tanto calmo, adorata Fatina Rompina?" gli domanda.
Ed, a questo punto, tra le risate soffocate della specializzanda di nome Danielle, risulta chiaro che neanche Liam sia la soluzione ai problemi di Zayn, ossia i problemi della Regina dei Vampiri.





Prima di aprire la porta del Nido, Zayn si assicura che il turno di Cara e Rita sia finito, che tutte le mamme siano tornate alle loro camere in Ostetricia e che, nel raggio di qualche metro, ci siano solo lui ed Harry.
Poi entra, avanza di qualche passo e, solo allora, "Haz?" lo interpella.
Harry ha finito il proprio giro al Pronto Soccorso, ha chiuso l'inventario delle risorse di Ortopedia, ha consegnato in farmacia delle ricette per il dottor Payne e, solo allora, è tornato al Nido. Zayn è il suo psichiatra, per questo è tenuto a sapere queste cose: non è uno stalker. Per carità.
Lo guarda, mentre tiene tra le braccia una neonata bionda, paffuta, con gli occhi chiarissimi. Harry la sta cullando dolcemente, le sta sussurrando piano l'ultimo verso di chissà quale ballata pop, prima di "guardala, Zayn" dirgli, con gli occhi lucidi e le labbra gonfie. "Non è bellissima?".
Zayn, a questo, può soltanto sospirare. Nessuno gli dà mai ascolto. Ha avvertito tutti, l'intero Princeton-Plainsboro Teaching Hospital: Harry Styles è pericoloso. Nessuno gli dà ascolto.
Ed il bello è, probabilmente, che neanche Zayn ascolta se stesso: se ne accorge mentre cinge con le braccia i fianchi stretti ed ossuti di Harry, mentre "non dovresti essere qui, Haz" gli ricorda: "a Cowell non piacerà".
Poi gli bacia una tempia, mentre la neonata che tiene tra le braccia pallide e muscolose sbadiglia, ed allora Harry "Liam mi coprirà" si giustifica, con un'alzata di spalle eloquente. Poi fa quello che tutti i nevrotici, nell'esperienza di Zayn, fanno più spesso e più facilmente: cambia argomento. "Si chiama Lux" sussurra. L'attimo dopo sta posando la piccola nella sua culla, la 1D, e sta attorcigliando le proprie braccia intorno al collo di Zayn. E poi, così, dal nulla, "voglio un bambino, Zayn" sta dicendo, occhi negli occhi di Zayn.





Sul suo foglietto illustrativo dovrebbe esserci scritto qualcosa come:
ATTENZIONE! Harry Styles, la Regina dei Vampiri® è bello, intelligente, ha il fuoco sacro della medicina, ma ha anche gravissime controindicazioni quali innamoramento, riduzione radicale delle ore di sonno di chi ne usufruisce e, soprattutto, confusione.
Zayn non lo prescriverebbe neanche al suo peggior nemico.
Ma, siccome nessuno gli dà mai ascolto, "ok" risponde ad Harry.
E, se quello sorride del sorriso più bello che l'intero Princeton-Plainsboro Teaching Hospital abbia mai visto, Zayn che colpa ne ha?
  
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