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Autore: Maggie_Koala    19/04/2013    3 recensioni
Dal settimo capitolo :
- Che vuoi sapere , maledetta traditrice ?
- Tutto : la tua infanzia , il perché sei entrata nella Spirale di Sangue…Vedi un po’ tu .
- Che cosa ti interessa della storia della mia vita ?
- Miei affari .
Mi guardò in cagnesco , ma cominciò a raccontare...

Buongiorno ! Sono nuova di qui e questa è la mia prima fanfiction sulla coppia più bella di Huntik : DantexZhalia ! La storia comincia subito dopo la Sconfitta della Spirale di Sangue , e Zhalia riesce ancora a stento a credere che Dante sia ritornato...Succederà qualcosa ?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dante Vale, Lok Lambert, Sophie Casterwill, Zhalia Moon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Huntik - Una nuova vita'
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Dante mi continuava a guardare : ancora non riuscivo a credere che fosse risorto dalle sue stesse ceneri proprio davanti ai miei occhi . Le lacrime erano pronte a spuntare per scorrere sulle guancie , ma le ricacciai subito dentro ; non volevo che mi vedesse piangere . Senza che me ne accorgessi si avvicinò a me
- Ehi , Zhalia , tutto bene ? – mi chiese .
- Dante , io… io …
- Te l’ ho detto che non ti libererai di me così facilmente .
Mi abbracciò .
Non riuscì più a trattenere le lacrime : mi aggrappai a lui e presi  a singhiozzare.
- Va tutto bene , sono qui .
- Stupido! Credevo fossi morto e …
Non riuscivo neanche più a parlare da quanto singhiozzavo e continuavo piangere , il volto appoggiato sul suo petto .
Mi prese il mento con una mano e con l’ altra mi asciugò le lacrime .
- Su , vieni , dobbiamo andarcene da qui .
- O .. ok , va bene.
Si tolse l’ impermeabile e me lo mise sulle spalle , come i vecchi tempi .
Ci incamminammo tutti e due verso l’aereo più vicino : dovevo avere la faccia veramente depressa , perché mi mise un braccio sulle spalle , come per tranquillizzarmi . Sul ponte dell’ aereo c’ era Metz , il viso raggiante e un sorriso stampato sulla faccia .
- Dante ! – urlò appena fummo abbastanza vicini – Sapevo che non potevi andartene così facilmente!
Appena arrivati Metz abbracciò Dante  :
- Mi hai fatto prendere un colpo !
- Bé , anche io credevo che non ce l’ avrei fatta .
Lo sguardo di Metz passò su di me
- Zhalia cara ! è bello ritornare nella Fondazione , eh ?
- A dire la verità  sì . Almeno non dovrò più indossare una divisa  .
Metz cominciò a ridere di cuore e io abbozzai un piccolo sorriso .
- Come stai ? Non ti vedo al massimo delle tue forze – continuò lui.
- Effettivamente non mi sento molto bene .
- Forse è meglio che vai in infermeria ; dentro l’ aereo abbiamo una stanza dove potrai recuperare le forze .
- Sì , grazie Metz .
- Ti accompagno io – mi disse Dante , e andammo dentro l’ aereo .
Mi accompagnò fino in infermeria : era una stanza abbastanza grande , con circa cinque letti . Dante mi adagiò sul primo e mi accarezzò la guancia .
- Adesso devo andare , ma poi ritorno , ok ?
Annuì con la testa e lo guardai mentre si allontanava da me e chiudeva la porta .
Avevo ancora il suo impermeabile sulle spalle ed era come se Dante mi stesse abbracciando , ad aspettare che mi addormentassi , pronto a proteggermi se mi succedeva qualcosa .
Era da molto tempo che non dormivo decentemente e  quel letto era così comodo…Senza accorgermene mi addormentai profondamente .
 
                                                                   ***
 
Mi svegliai  dopo non so neanche quanto tempo , ma era già buio . Una minuscola lucina era accesa sul comodino vicino a me e accanto alla luce c’ era una figura seduta . No ci misi molto a capire chi era : Dante . Era profondamente addormentato , gli occhi chiusi e la testa leggermente inclinata a destra . Era rimasto vicino a me tutto quel tempo…
In quel momento la porta si aprì e io finsi di dormire : era  Montehue ,che aveva in mano un piatto .
Si avvicinò a Dante e gli scosse un poco la spalla : Dante si svegliò subito .
- Ehi , Romeo , devi ancora mangiare .
- Cosa ? Io … oh , grazie Montehue.
Dante prese il piatto e se lo mise sulle gambe ; Montehue lo continuava a guardare , con un sorriso beffardo.
- Che cosa c’ è , Montehue ? – chiese Dante .
- Sei rimasto tutto il tempo accanto a lei , vero ?
- Sì , da quando siamo saliti l’ avrò lasciata sola solo un paio di minuti , per tutto il resto del tempo sono stato vicino a lei .
Montehue diede a Dante una pacca sulla schiena e rise piano .
- Ma guardalo ! Ti ricordi ancora quando l’ hai incontrata per la prima volta ?
- Certo , non dimenticherò mai quel giorno .
Rise appena un po’ più forte , poi si diresse verso l’ uscita .
- Allora vi lascio , soli , va bene ?
- Falla finita , Mont .
Lui si chiuse dietro la porta e Dante rimise gli occhi su di me . Mi accarezzò di nuovo la guancia e credendo che fossi addormentata , mi disse :
- Non ti lascerò mai , Zhalia .
Dopo quello sprofondai di nuovo nel sonno…
 
                                                                                ***
 
- Ehi , Zhalia , svegliati .
Qualcuno mi stava scuotendo delicatamente : aprì gli occhi e vidi Dante davanti a me , le sue mani strette sulle mie spalle , un piccolo sorriso sulle labbra .
- Mmh ? Dante , Che ore sono ?
- Hai dormito per un giorno intero , ma adesso sono le otto e mezza di sera.
-  Ho dormito un giorno intero ?!
- Sì , eri molto affaticata e stanca , ma adesso siamo arrivati a Venezia ; bisogna che scendiamo .
- S.. sì .
Era ancora sorpresa : tutto un’ intero giorno ! E tutto quel tempo Dante… arrossì lievemente , pensando che fosse rimasto insieme a me tutto quel tempo .
- Va tutto bene ? – mi chiese gentilmente , mentre scendevo dal letto – Sei diventata tutta rossa .
- Sì , sì , va tutto bene – risposi velocemente , senza neanche pensarci – è che …  magari invece di dormire potevo aiutarvi un po’ … nella navigazione .
Mi sorrise , un sorriso solare e rassicurante .
- Non ti preoccupare , è meglio che tu abbia dormito ; hai ripreso le forze .
Scendemmo insieme a Lok e Sophie : Lok non aveva ancora ripreso completamente le forze e Sophie lo aiutava un poco a camminare .
- Ciao Dante ! Ciao Zhalia ! Come è andato il vostro viaggio ? – chiese Sophie .
- A dire il vero , io mi sono riposata tutto il tempo – risposi io , con un tono un po’ divertito .
- Io mi sono occupato di un paio di cose che Metz mi ha assegnato – rispose Dante , subito dopo di me.
Lo guardai di sottecchi ; lo capivo subito quando mentiva , ma questa volta me ne resi conto perché sapevo che era stato vicino a me tutto il tempo .
Continuammo tutti a camminare per un bel pezzo , finché Sophie e Lok dovettero prendere un’ altra strada .
- Se ci sarà un’ altra missione , vi contatterò – promise Dante .
- Spero che passi un po’ di tempo – disse Lok -  Non mi sono ancora ripreso da questa !
- Non ti preoccupare – lo rassicurò Dante – Metz mi ha assicurato che passerà circa una settimana prima di un’ altra missione .
E così ci dividemmo .
Restai sola con Dante ; tutti e due eravamo un po’ imbarazzati , ma nessuno dei due voleva ammetterlo , così riprendemmo a camminare . Dopo un po’ Dante ruppe il silenzio :
- A te va bene Venezia ? Sai , ti ho fatto scendere qui , ma non sapevo se avevi un appartamento qui … se non ce l’ hai potresti venire a casa mia …
Aveva il tono imbarazzato quando mi disse questo e io mi morsi il labbro : Dante mi stava invitando a casa sua ? Solo io e lui ? Oddio , era infantile pensare questo , però …
- No , no , ho un appartamento qui vicino , ma grazie della disponibilità .
Mi sentivo una sciocca a dire questo , ma non riuscì a dire altro .
- Se abiti qui vicino allora ti accompagno – mi disse dopo un poco di silenzio .
- Grazie – fu l’ unica cosa che riuscì a dire .
Arrivammo vicino a casa mia dopo poco tempo
- Bene , io sono arrivata – gli dissi , scostandomi una ciocca di capelli dal viso .
Eravamo ancora molti imbarazzati , e non riuscivamo a dirci niente . Ad un certo punto mi  mise una mano sulla spalla e mi guardò dritta negli occhi :  ero come ipnotizzata dai suoi occhi ambrati : mi erano sempre piaciuti  .
- Vedrai , andrà tutto bene – mi disse – ora però è meglio che ti riposi .
- Grazie , Dante – gli risposi .
- Grazie anche a te .
Si avvicinò lentamente a me e mi baciò la fronte : un interruttore nella mia testa ebbe un cortocircuito ed ebbi un piccolo sussulto .
- Buonanotte , Zhalia .
- Buonanotte , Dante .
Lui cominciò ad incamminarsi verso casa sua , mentre io aprì la porta e la richiusi subito . Mi appoggiai sul muro e cominciai a respirare profondamente : non ero mai stata così sensibile , anzi , era sempre stata una tipa dal carattere tagliente , ma allora perché facevo così ?
Mi risposi da sola : perché l’ amavo , l’ amavo perdutamente ed era la persona a cui tenevo di più nel mondo .
Quando mi ripresi cominciai a fare le scale e salì  fino a casa mia : aprì la porta , feci pochi passi e mi buttai sul divano . Anche se avevo dormito tutto quel tempo mi sentivo la testa molto pesante e  il mio corpo era in lotta tra amore e rabbia . Non riuscì a restare sveglia .
  
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