LA
VERA STORIA DI CAPPUCCETTO ROSSO
C’ era una volta una bambina che tutti chiamavano
Cappuccetto Rosso.
Questi era una bambina maleducata e disubbidiente, che
solitamente marinava la scuola …
Un bel giorno la madre le chiese di andare a trovare la sua DOLCE e ADORABILE nonnina, quella povera vecchietta malata a cui la bambina voleva tanto bene,
soprattutto,
perché ogni volta le veniva regalata sempre tanta roba che lei rivendeva ai suoi
poveri e fessi compagni di classe (ovvio, quando ci andava a
scuola).
La madre le diete un cestello con dentro un paio di
focacce e due barattoli di marmellata senza
zucchero.
-Cappuccetto caro, so che non mi ascolterai…-
Iniziò
la madre
- E allora, perché me scassi se sai che nun me te cago?!-
Cappuccetto Rosso
- Senti, non passare per il bosco, perché potresti
incontrare il LUPO CATTIVO.-
Mamma
Ovviamente Cappuccetto Rosso passò per lì
bosco.
Mentre la piccola bambina saltellava felice (manco fosse
Heidi) cantando –
ME FUMO TANTA ERBA E NUN ME PONGO
FRENI!!
TU FUMI LE MARBORE E SAI CHE
T’AVVELENI!!
ME SFONNO DE CANNNONI!!
ME SOGNO LE PIANTAGIONI!!
E QUANNO CE GIRA ER CILUM SEMO UTTI Più
BONI!!...-
Fu notata dal lupo cattivo.
- Cappuccetto Rosso!! Cappuccetto Rosso!! Ma che bella
sorpresa vederti qui nel bosco … e tutta sola … senti, ti andrebbe di venire un
po’ con me??-
Lupo cattivo
Cappuccetto Rosso era evidentemente moooooooolto irritata per essere stata interrotta, così decise di declinare il suo invito con grazie e garbo francese: gli girò le
spalle, alzò un braccio, poi il dito medio e in fine
riprese la sua strada e la sua canzone saltellando
felice.
- E dai!! Vieni a farmi un po’ di compagnia … non viene
mai nessuno vicino a me!-
Quello però
insistette.
Cappuccetto Rosso ora era mooooooooooooolto più irritata
per essere stata interrotta per la seconda volta, quindi si girò e decise di
rispondergli a tono…
- T’ho poi scordà!! Puzzi troppo! Lavete!!
-
Il lupo cattivo più incazzato che mai, le si parò
davanti, ma il poveretto non sapeva che…
Cappuccetto Rosso aveva preso lezioni di KARATE’ per la sua autodifesa in una scuola RUSSA, in FINLLANDIA, con insegnanti CANADESI, con origini
ITALIANE, con figli ESQUIMESI, che mangiavano solo cibo TURCO, con parenti RUMENI, che si sposarono con POLACCHI in INGHILTERRA , che
avevano nipoti IRAQUENI, di religione DAVIDIANA, che avevano cugini TEDESCHI, con amici AFRICANI tutti quanti di origini PIGMEE, abitanti in
CAMBOGIA.
Cappuccetto Rosso continuò per la terza volta la sua passeggiata verso la casa della sua dolce e adorabile nonnina, lasciando a terra il lupo cattivo a tenersi il suo
amichetto tra le gambe … è già, gli aveva
tirato proprio un bel calcio tra le gambe …
(O forse era meglio zampe?? Fa lo stesso
XD!NdRR).
Cappuccetto Rosso arrivò finalmente a casa della sua dolce e adorabile nonnina.
Bussò.
Dall’interno arrivò una dolce e smielata voce (tipo da
camionista Romano perennemente incazzato nero):
- Chi è che me rompe le
palle durante re riposino pomeridiano!!-
- So io aprime!!-
Cappuccetto
Rosso.
Dall’interno rispose la dolce e adorabile nonnina (quindi
solita grazia da scaricatore di porto Napoletano):
- frase di una mia ex
prof.- sempre incazzato nero perenne)- E me potevi ad’avvertì prima che venivi
tesò?? E che cazzo!! Sto ‘n ciavatte!!-
Poco dopo la porta fu aperta, la dolce e adorabile nonnina afferrò la nipote per un braccio, la tirò dentro, poi dopo aver controllato i paragi la richiuse e
raggiunse Cappuccetto Rosso nella
cucina.
Dolce e adorabile nonnina (solita grazia da turco napoletano- non chiedetemi che roba è! Fa più scena- che incazzato nero a priori e per il ritardo arrivo
di una stipendio presso che nullo):
- Allora
piccolè? Che me ricconti? M’è giunta voce che quer fesso de tu padre sé rifatto
beccà e sta nada voda ar fresco!-
- Ma chi di chi? Se sta pe uscì, sé messo d’accordo co du
secondini-
Cappuccetto Rosso
Dolce e adorabile nonnina(con il suo solito fare aggraziante di un camionista incazzato nero in mezzo al traffico sotto un sole cuocente nel pieno
del 15 agosto in Calabria o altro posto di mare dove ti sento
in un forno):
- Se!! Però prima che se rimette in careggiata, c’ho
abbisogno de smercià ‘n paro de cosette, se semo capiti
vè!?-
Improvvisamente bussarono alla
porta.
Dolce e adorabile nonnina(con la sua velatissima voce di un orco che fa il camionista che lavora in nero come scaricatore e che ogni giorno finisce
sempre sul declino della sua vita, quindi è solitamente il solito
incazzato nero del giorno):
- Chi artrome scassa er cazzo
mo?!-
Da fuori:
- Cara adorabile e dolce nonnina, io
sarei l’illustre cacciatore!-
Dolcissima e adorabilissima nonnina(la voce più melodiosa che esista in questo mondo che casualmente pare tanta quella roca e impossibile
di un omaccione alto più di due metri –OVVIO incazzato nero anche lui
perennemente-):
- Ah! Er fesso der bosco! Entra e controlla che nun te
abbieno seguito!-
Il cacciatore esegui le istruzioni della dolce e
adorabile nonnina.
Dolce a adorabile nonnina(sempre più perennemente incazzata nera, quanto un autista bloccato sulla pontina, dopo aver perso lavoro, casa,
la simpatia del suo famigliare più ricco che non gli
darà
il becco di un quattrino e perso anche tutti i soldi che aveva in banca, rimasto solo con un auto scrausa e fra poco con neanche la benzina…
insomma uno sfigato che se la prenderà per
sempre
con tutto il mondo):
- Eccote qua! Dimme dimme...
senti, mica starai ancora co quar’ armadio de tu
moje!!-
- Bhe eccola, la mia madama non mi concede il divorzio e
io sarei quindi costretto a mantenerla e a essere il suo uomo.-
Cacciatore
Dolce e adorabile nonnina(nocetta da turco emigrato in una barchetta rossa giunto una noce per poter arrivare in Italia e dopo aver imparato
odiare il mare, costretto
a lavorare in un porto):
- Ma tu me vorresti dì che stai ancora con quella arpia pé falla contente… ma che carino… CAPPUCCè! VAMME A PIà LE ANFETAMINA
DENTRO ER
PORTA PASTICCHE SPECIALE, ER FESSO
C’ABBISOGNA DE ‘NA RINFRESCATA A E
IDEE!!-
Cappuccetto Rosso stranamente ubbidì, tornando poco dopo
con il porta pasticche che diete alla sua dolce e adorabile nonnina.
-Ma
non saranno troppo… ehm… vigorose per una signora delicata con la sua età??-
Chiese perplesso il cacciatore.
Dolce e adorabile nonnina(la solita donnicciuola cara con il suo fare leggiadro di un gorilla in gabbia cresciuto in cattività che
vorrebbe vendicarsi di tutti quegli anni di schiavitù):
- De fatti nun le pio mica!, io le
spaccio-
- Dice? E allora, perché sono riposte in un porta
pasticche?-
Dolce e adorabile nonnina(dolce come il veleno di una
vedova nera e la voce di un orso assassino):
- Che cojone!!
Ecco, perché io te le do a gratise!! Perché sei più innocente di un marmocchio.
Allora, mo te spiego, se arriveno gli
sbirri, grazie al mio aspetto docile, se nun je posso rifilà ‘na bustarella, ce sta sempre la scusa de le medicine!... Guardame, non so
abbastanza credibile??- (Allora, io non vorrei dire nulla, ma se la immaginate come l’ho immaginata io la prima volta … non fateci caso,
la pazzia
mi ha invaso…XD!NdRR).
- G-g-già… Le credo… come si usano codeste pillole?-
*È quasi collassato all’affermazione*
Dolce a dorabile
nonnina(sempre con la voce più gioiosa di giorno in giorno, come quella di un
carcerato che ad ogni passo che fa
spara bestemmie per tutti il giorno, indirizzate a tutta al
polizia):
- Ascortame bene, prima de ritornà
a casa… in quà topaia, te ne pii ‘na metà, chiaro?? Se no me stramazzi ar solo.
Poi vedrai come te
liberi de
quell’omo travestito da donna!-
Il cacciatore salutò e ringraziò la dolce e adorabile nonnina, baciandole anche la mano e lei con fare più che garbato e con la sua solita
discrezione(meglio non sapere la cazzata che qui vorrei sparare per farvi
capire la sua vocettina):
- Aoh! Ma che cazzo fai?!?! Me stai a lascià
‘na striscia d lumaca!! Ma che d’è? Resina?!-
*Gli da un calcio
buttandolo fuori di casa, sbattendo la porta.*
La dolce e adorabile nonnina continuò la sua
chiacchierata con la sua innocente e indifesa nipotina, finché non si ricordò di una
cosa …
Dolce e adorabile nonnina(voce di u n rumeno ubriaco
fradicio che si sta incazzando anche lui con tutto e tutti):
- Scusame
piccolè, me so appena ricordata de datte er tu rigalo, aspettame ‘nattimo
qua!-
Poco dopo tornò nella cucina con una maga canna rollata
tra le mani.
Dolce e adorabile nonnina(cha pare che lavori in un cantiere pieno di stranieri che non hanno nulla da fare nella vita che incazzati con il
mondo intero):
- Tiè! Questa è la
robba mijore che ce sta sur mercato mo, te a devi gustà tutta, è importata dall’
AUSTRALIA che a sua volta proviene da
CUBA (Tranquilli, non ricomincio come con la scuola di KARATèNdRR). Me dovessi vedè l’artra sera, dopo essemene sparata una, me
so fatta ‘na scopata
co ‘n negrone… c’aveva du pettorali… e nun solo
quelli…-
- Ma io me fido de te nonnì… a me stavo a dimenticà, t’ho
portato ‘na cosa-
Cappuccetto Rosso
Dolce e adorabile nonnina(Romanista ultra che inveisce
contro tutte le squadre e mette rissa con tutti):
- Mica le solite
porcherie che de solito me viè a portà qua frignona de tu madre!-
-Nun te proccupà, quanno s’è girata, drentro c’ho ficcato
du nove magnum calibro
Dolce e adorabile nonnina(con la grazia… non mi viene più in mente nada… @__@... perdono… comunque immaginatevela
mooooooooooooooooooooooooooooooooolto ignorante, se trovo qualcosa dopo ve la
scrivo come imitazione…XD) più i lucciconi agli occhi:
- Te si che sei ‘na brava
regazzina, non come tu padre, anzi, sai che te dico, cha quanno ma ‘ritiro da
sta vita, vojo lassà tutto a te quinni vedi
de fa fori tu padre se no ce rompe
‘e palle… meno male, ‘na nova pistola, m’ero rotta de a mia solita
e tette pe derubà a poker ‘a Fata
Turchina!-
- Ma tu no giocavi co la strega che vive ‘na casa de
marzapane??-
Dolce e adorabile nonnina(con la sua grazie spiritata di
un muratore che abita sotto i ponti e beve quanto una spugna):
- Se! Ma
se la so pappata qui du ciccioni diabetici de Hanser e Gretel, assieme casa e
mobili compresi.
-Je ce sta bene, così impara a attirà i ragazzini co quer
sistema… attirava troppi piedi piatti da sta
parti!!-
In quell’istante bussarono di nuovo alla
porta.
Dolce e adorabile nonnina(con la sua gentilezza di un macellaio incazzato per il lavoro che si trova, dato che voleva fare il cantante ricco servito
e riverito, ma si ritrova a servire e senza soldi):
-E che cazzo! Chi artro me vole?! Oggi nun se po’ parlà
‘nsanta pace?!?!-
- Volevo parlare con la mia piccola, sono il lupo
cattivo… Cappuccy! Perché mi hai lasciato due sere fa??-
Da
fuori
Mentre il lupo cattivo si disperava, la dolce e adorabile
nonnina si fece passare la sue due
nuove armi (ricordiamo la sua velatissima voce da
kin-kong infuriato… no incazzato nero PURE lui…-tanto lo sono tutti incazzati
neri-):
- Passame qui du novi cannoni, che li vojo provà su ‘startro bono
a nulla seccatore inutile-
Cappuccetto Rosso gliele passò, poi la dolce e adorabile
nonnina, vuotò con fare annoiato l’interi caricatori delle sua nuove pistole,
sul lupo cattivo.
Quando ebbe finito, la dolce e adorabile nonnina(la voce
più inquietante di questo mondo…):
- Che tajo!! Ortre venti corpi in
mezzo secondo!! Se posso mette sur mercato pure
subbeto!!-
Morto il lupo cattivo, tutti vissero felici e
contenti.
Il
cacciatore decise di prendersela mezza pasticca, corse sulla cassia, appiccò
fuochi ovunque, tornò a casa… topaia, soffocò la moglie…
l’uomo vestito da donna, andò in giro per tutta Roma, si fece tutte le prostitute del Lazio, divertendosi a fare giochetti maniaca(Peggio delle storie di
FMA o Aquarion, chi le ha lette… colpa di gold_dragon –oramai TrecciA- per me… colpa sua se mi ritrovo così… non tanto normale… non è vero!!
Ci sono nato!!
), scoprì che la vita gli piaceva talmente tanto che diventò pappone, andando
quindi a caccia di “sole femmine”.
Si mise in affari con la dolce e adorabile nonnina poi
Cappuccetto Rosso, dato che
la dolce e adorabile nonnina era stata venduta all’FBI,
dalla sua nipotina, per proteggersi
le spalle da essi.
Quindi il piccolo demonio(Pardon…) Cappuccetto Rosso
costruì il suo impero del potere,
divenendo temuta e
rispettata.
Ok, ammetto che il finale non è dei migliori, quindi non mi trucidate… vi scongiuro!!!! … se dovete mandarmi… a quel paese…
scrivete “vai
all’isole d’Elba…”
Comunque, so che molte cose scrite vi risultano magari difficili da leggere oppure sembrano errori tipo “a attirà”, ma tuto è stato
revisionato e scritto
bene…
Ora potete
uccidermi!! XD
*Precisazioni* Non sono razzista, ogni tipo di paragoni con napoletani, stranieri o
altro, è puramente un modo di dire…
anche perché il mio alter ego è napoletano e due migliori amici di my bro sono stranieri e oltre tutto, molti di loro, sono le persone più
simpatiche che io conosca XD!!
Dona l’8% del
tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice
milioni di scrittori.
E
me…XD