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Autore: Nezu    08/11/2007    7 recensioni
Una dannata missione. Uno di quei soliti massacri... e Roxas che piange. (Akuroku, scritta per Mary)
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Don’t cry


Lui non può piangere.
Eppure è talmente evidente, lo sta facendo.
Contro ogni regola, contro ogni ipotesi formulata dai Fondatori.
E’ lì e piange.
< Roxas?>

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< Un altro mondo?>
< Sì, tu, il numero XIII e il numero VII andrete lì e spianerete la strada agli heartless. Ricordatevi, appena arriverà il custode del Keyblade per eliminarli, voi ritiratevi.>
< Per spianare la strada agli heartless, intendi…?>
< … eliminate tutti i guerrieri che ci sono. Lasciate solo donne e bambini. Ora vai.>
< Sissignore…>
I passi lungo un corridoio bianco e apparentemente infinito rimbombano in una maniera fastidiosa.
So già cosa dovrò aspettarmi, ora.
Gli occhi di Roxas, pieni di tristezza per una nuova missione che vorrebbe evitare ad ogni costo.
Un nuovo massacro per avere più cuori.
Incrocio Saix lungo il corridoio e lo fermo.
< Che vuoi?>
< Nuova missione. Io, te e Roxas.>
< Ricevuto. Dove?>
Gli dico il nome del mondo.
E’ strano che me lo ricordi, di solito dimentico subito i nomi delle destinazioni.
< Bene. Allora tra cinque minuti ci vediamo al Punto morto.>
< Ehi, ma devo ancora avvisare Roxas!>
< Appunto. Cinque minuti. A dopo.>
Saix mi supera senza cambiare espressione.
Cinque minuti.
In poco più di cinque minuti puoi passare da una tranquilla passeggiata in un corridoio ad uno sterminio.
Apro un varco oscuro e arrivo in camera di Roxas.
E’ immobile sul letto, le ginocchia raccolte sul petto, come sempre.
E’ sempre in quella posizione quando non si allena o dorme...
Bè, ognuno ha la sua posa tipo.
< Ehilà, Rox!>
< Axel... una nuova missione?>
Ok, i giri di parole non servono.
< Sì, partiamo subito.>
< ... ok...>
Si alza con la sua solita aria apatica e apro un varco.
Gli faccio cenno di andare avanti, ma lui aspetta.
< Con chi altro?>
< Saix.>
< ...>
Finalmente entra nel varco e io lo seguo a ruota libera.

*
Non è un bello spettacolo.
Non lo è mai.
Cosa può esserci di bello in un massacro?
In un ammasso di guerrieri, a volte poco più grandi di Roxas, che vengono uccisi a colpi di Keyblade, Claymor e Chakrarms?
Anche gli esseri neri che strisciano attratti dai cuori non sono “belli”.
Possono essere tante cose, ma di certo non belli.
E quello che trovo ancora più deprimente sono gli sguardi disinteressati di Roxas e Saix.
Vabbè, il volto di Saix sembra scolpito sul granito, ma Roxas non è così di solito.
E’ gentile, buono se così si può definire un senza-cuore.
Ma in missione diventa come i Fondatori.
Solo un ammasso di carne che non cerca minimamente di simulare qualsiasi sentimento umano, ma si ferma al freddo dell’apparenza.
Finalmente il lavoro sporco finisce.
Tutti e tre ci mettiamo da parte, lasciando il lavoro agli Heartless.
Ora non resta che aspettare Sora.
Che abbocchi all’amo.
Che ci faccia raggiungere l’obbiettivo.
Non ci vuole molto.
Un lampo di luce e la disintegrazione di un gruppo di Heartless annuncia l’entrata del custode.
< Andiamo.> fa Saix.
Tutto come al solito.
Nulla di nuovo nella nostra inesistenza.
Il numero VII scompare in un varco oscuro.
Faccio per imitarlo quando mi accorgo che Roxas sta andando in tutt’altra direzione.
< Roxas!>
Sta andando verso Sora.
Verso la sua metà.
Senza pensarci, lo inseguo.
Inutilmente.
E’ veloce e piccolo, mi fa perdere le sue tracce in un attimo.
Rimango in piedi sopra un cumulo di macerie.
< Roxas!>
Lo chiamo, sebbene il rischio di essere trovato da Sora sia alto, ma non mi giunge alcuna risposta.
Comincia la frenetica ricerca.
Non può andare in giro da solo, per quanto abbia il Keyblade è ancora un ragazzino.
Non riuscirà mai a cavarsela senza aiuto.
Vado in giro per dieci minuti buoni, poi lo trovo.
E nella sua posa a gambe raccolte e mi da le spalle.
Dalla posizione in cui si è messo riesce a vedere Sora combattere.
Immagino sia come vedersi allo specchio.
Ma c’è qualcosa di strano.
Quelle che scorrono sul suo volto sono... lacrime?

Lui non può piangere.
Eppure è talmente evidente, lo sta facendo.
Contro ogni regola, contro ogni ipotesi formulata dai Fondatori.
E’ lì e piange.
< Roxas?>
Non risponde.
Un po’ indeciso, mi siedo accanto a lui e aspetto che parli di sua spontanea volontà.
< Axel... perché lui esiste?>
< Non so rispondere, piccolo.>
Glielo avrò detto un sacco di volte, ma è un suo chiodo fisso.
Perché lui sì ed io no.
Si appoggia alla mia spalla.
< Voglio esistere anch’io.>
< Sicuro?>
< Certo. Non è giusto, lui non ha fatto niente per meritarlo.>
Assolutamente niente.
Questo è vero.
Faccio appoggiare a Roxas la testa sulle mie ginocchia mentre giocherello con i suoi capelli.
< Non sono niente di speciale.>
< Sai che non è vero.>
< Non importo a nessuno.>
< A me sì.>
< Dimostramelo!>
Un ordine, eh?
Cinque a uno che era proprio qui che voleva parare.
Alla faccia del piccoletto ingenuo.
Sorrido e mi chino su di lui.
Basta un bacio, rapido.
E ho già risposto.
< Tu che dici? E’ accettabile come risposta?>
Sembra un po’ perplesso, ma poi si scoglie in un sorriso.
< Diciamo che è un buon inizio. Il resto della risposta me lo puoi riferire in camera, no?>
Sorrido di nuovo e apro un varco che ci inghiotte entrambi.
< Direi proprio di sì, cucciolo.>

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Spero di non aver fatto casini, è la prima volta che scrivo direttamente in HTML senza usare NVU...
vabbè, quel che è fatto è fatto!
Spero vi piaccia, l'ho scritta per una ragazza di uno dei forum che bazzico.
Commentate please!
Bye bye!
   
 
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