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Autore: redseapearl    20/04/2013    15 recensioni
“Ecco, il giornale!” esclamò, del tutto fuori luogo. Gli altri due lo guardarono come se si trattasse di un pazzo. Kise si affrettò a spiegare. “Riguarda quello che stavamo dicendo prima. Ho notato che tutte le ragazze oggi stanno leggendo il giornale della scuola in modo… come dire… appassionato.”
Kise e Aomine guardarono Kuroko nella speranza che lui potesse risolvere quell’enigma al femminile.
“Ehm… probabilmente è dovuto alla storia che è stata pubblicata proprio oggi” spiegò l’interpellato come se fosse la cosa più logica del mondo. Tuttavia, vedendo le espressioni da triglia lessa dei due amici, realizzò che doveva essere più chiaro. “Sul giornale di oggi hanno pubblicato il primo capitolo di una fiction. Si prospetta essere una storia d’amore, suppongo sia per questo che molte ragazze ne siano attratte.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Daiki Aomine, Ryouta Kise
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Piccolo appunto prima che iniziate a leggere: la storia è ambientata durante il periodo della scuola media. Più precisamente, un po’ prima che il talento dei miracoli sbocciasse completamente e quindi quando i 6 erano ancora una squadra unita.

Questa vuole essere una storia molto soft sia per chi legge che per chi scrive, quindi uno stile di scrittura semplice e diretto.

Buona lettura n_n

 

 

Anonymous

 

 

Prologo

 

 

Alzarsi dal letto, mettersi l’uniforme e varcare il cancello della scuola, per Aomine non equivaleva a svegliarsi. Di fatti, anche se il corpo si muoveva, il cervello era ancora placidamente assopito. Sarebbe potuto succedere di tutto nel cortile della scuola a quell’ora e lui non si sarebbe accorto di nulla.

Poche cose erano in grado di svegliarlo completamente, tra queste c’era… “Aominecchi!”

L’urlo di Kise lo investì in pieno da destra. “Ma che cazzo, Kise!” fu il suo buongiorno. Glielo aveva detto migliaia di volte di non chiamarlo così forte, specie di prima mattina, ma il messaggio non era mai stato recepito.

Udì alle sue spalle delle ragazze che andavano in visibilio. Quando il fotomodello era nei paraggi succedeva sempre così: normale amministrazione quotidiana.

“Buondì! Sei pronto per l’amichevole di questo pomeriggio?” chiese Kise felice come una Pasqua.

“Capirai, è una squadretta da niente.” Aomine stroncò così ogni entusiasmo del compagno, ma questi trovò subito altro di cui parlare, cavalcando l’onda dell’entusiasmo mattutino.

Aomine si chiedeva spesso come facesse ad essere sempre così di buon umore, specie prima di venire rinchiuso in una classe.

“Oggi c’è qualcosa di strano nelle ragazze” disse a bruciapelo. Questa volta sembrava essere riuscito ad attirare l’attenzione di Aomine. Di solito non parlava mai delle ragazze con gli altri compagni, e ciò fu motivo di stupore per l’altro.

“Forse non te ne rendi conto, ma quando ci sei tu loro sono sempre su di giri.”

“No, non intendo quello. Ormai ci sono così abituato che non ci faccio più nemmeno caso…”

“Che fai? Ti stai dando delle arie?”

“No, non volevo dire questo!”

“E allora che?”

“Be’, ho notato che tutte…”

“Buongiorno.” Come suo solito, Kuroko apparve dal nulla, facendo letteralmente saltare i compagni di squadra come due gatti a cui venga pestata la coda.

Ripresosi dallo shock, Kise lo salutò a sua volta.

Aomine non fu così garbato. “Tetsu, mi farai venire un infarto così!”

“Scusate” rispose il ragazzo incriminato con il solito tono neutro.

Nel mentre, Kise notò che il nuovo arrivato teneva stretto in mano il giornaletto della scuola. “Ecco, il giornale!” esclamò, del tutto fuori luogo. Gli altri due lo guardarono come se si trattasse di un pazzo. Kise si affrettò a spiegare. “Riguarda quello che stavamo dicendo prima. Ho notato che tutte le ragazze oggi stanno leggendo il giornale della scuola in modo… come dire… appassionato.”

Kise e Aomine guardarono Kuroko nella speranza che lui potesse risolvere quell’enigma al femminile.

Il ragazzo si mostrò, stranamente, in difficoltà. Aomine lo conosceva troppo bene per non capire che lui sapeva ma non voleva parlare. In verità quel mistero non lo interessava per niente, ma, tanto per sfizio, fece scorrere lo sguardo in giro.

In effetti non c’era una singola ragazza che non avesse tra le mani una copia del giornaletto della scuola, ma questo dettaglio era irrilevante per lui in confronto ad un altro. Tutte, o quasi, guardavano dalla loro parte e non sembravano osservare solo il modello di fianco a lui: stavano proprio fissando entrambi i giocatori della squadra di basket con degli occhi da indemoniate.

Tetsu” lo chiamò con tono intimidatorio. Avere addosso tutti quegli strani sguardi femminili non lo faceva sentire troppo a suo agio. Non che disdegnasse l’idea di essere al centro dell’attenzione delle ragazze, ma qualcosa non lo convinceva.

“Ehm… probabilmente è dovuto alla storia che è stata pubblicata proprio oggi” spiegò l’interpellato come se fosse la cosa più logica del mondo. Tuttavia, vedendo le espressioni da triglia lessa dei due amici, realizzò che doveva essere più chiaro. “Sul giornale di oggi hanno pubblicato il primo capitolo di una fiction. Si prospetta essere una storia d’amore, suppongo sia per questo che molte ragazze ne siano attratte.”

“E tu perché l’hai letta?” domandò Aomine.

“Perché mi piace leggere e poi io lo prendo sempre il giornale della scuola.”

Kurokocchi, però c’è qualcosa che non mi torna. Come mai tanto trambusto per una semplice storia d’amore?”

“Si sta facendo tardi: sarà meglio che andiamo in classe.”

“TETSU!”

Davanti l’urlo di Aomine, Kuroko capì che gli sarebbe stato impossibile svanire come faceva su di un campo da basket. Be’, tanto prima o poi lo avrebbero saputo comunque. “I protagonisti sono due ragazzi… due maschi…” Kise e Aomine pendevano dalle sue labbra. Quasi non sbattevano gli occhi nel timore che Kuroko potesse davvero scomparire in un battito di ciglia. “… sono due membri della squadra di basket della loro scuola e… si chiamano Aimine e Kisu.”

Kise sembrava sprofondato in uno stato di catalessi. Dopo cinque secondi abbondanti di silenzio, fu Aomine a prendere la parola. “Fammi capire una cosa: qualcuno ha scritto e pubblicato sul giornale della scuola una storia d’amore tra due ragazzi che giocano a basket e che hanno dei nomi praticamente uguali ai nostri?”

“Sì.”

Aomine si voltò ancora una volta verso un gruppetto di quattro ragazze del secondo anno: lo stavano adocchiando con la stessa golosità con cui avrebbero guardato un pasticcino al cioccolato. “Non vorrai mica dirmi che adesso tutte le ragazze della scuola pensano che la storia sul giornale parli in realtà di me e Kise e che addirittura abbiamo una relazione?” Ma quando si girò, Kuroko non c’era già più. “Dannato Tetsu! Me la pagherà! E tu perché non lo hai fermato?” disse rivolto a Kise, ma questi versava ancora in uno stato di shock. “Ohi, Kise, riprenditi!”

“Questa situazione è assurda! Perché mai noi due? Perché proprio io?”

“E io allora?”

La campanella suonò, segno che dovevano affrettarsi per non arrivare in ritardo nelle rispettive aule e scamparsi un’ingrata punizione.

“Adesso ascoltami: dobbiamo scoprire chi è l’autore di questa storia merdosa e impedirgli di scriverci ancora sopra, a costo di minacciarlo. Oggi, dopo le lezioni, cominceremo ad indagare.”

“E la partita?”

“Al diavolo la partita! Qui c’è in ballo la nostra dignità, la nostra virilità. Gli altri sapranno cavarsela anche senza di noi.”

Di tutto quel discorso, Kise capì solo una cosa: se Aomine stava anteponendo quella faccenda al basket, allora la situazione era molto più grave di quanto avesse immaginato.

 

 

 

 

Note dell’autrice

Devo essere impazzita per aver deciso di riprovare a scrivere una long! D: Avevo abbandonato questo genere di storie perché l’ansia di aggiornare in tempi ragionevoli e il senso di colpa per il fatto di non riuscirci avevano iniziato a stressarmi un po’. Per questo mi ero buttata nel fantastico mondo delle oneshot! *w*

Purtroppo, a causa di questa coppia che ormai si è impossessata della mia mente, non ho potuto resistere alla tentazione di scrivere qualcosa di più lungo! >.<

Spero vivamente di non dovermene pentire, in ogni caso ho già tutta la trama scritta, quindi non scriverò a braccio ogni singolo capitolo. I prossimi capitoli saranno più lunghi di questo, circa il doppio (ovvero 2000 parole) perché con una lunghezza così discreta (quanto meno lo è dal mio punto di vista) potrò garantire degli aggiornamenti piuttosto regolari. ;)

Spero di avervi incuriosito un po’! Come sempre commenti anche solo di un rigo, critiche (educate, ovvio) e quant’altro è sempre ben accetto! ^_^

   
 
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