Il nostro capitano è sempre stato un tipo imprevedibile: lui agisce d’impulso, ascoltando solo l’istinto prende decisioni folli e ci trascina in avventure assurde. Incapace di farsi gli affari propri, ovunque vada riesce a scatenare una marea di guai.
Noi l’abbiamo sempre seguito: maledicendo la sua idiozia, certo, lamentandoci a gran voce delle sue scelte sconsiderate, ma non potendo fare a meno di entusiasmarci, ringraziandolo per quello aveva fatto per noi e che ogni giorno continuava a fare.
Insieme abbiamo vissuto le avventure più pericolose e divertenti della nostra vita, combattuto nemici spietati e fortissimi temendo, a volte, di morire perché sapevamo di essere ancora troppo deboli. Alcune battaglie le abbiamo vinte per miracolo, altre le abbiamo perse e solo per miracolo ci siamo ritrovati vivi, ci siamo salvati la vita a vicenda una marea di volte, abbiamo riso, abbiamo pianto, abbiamo festeggiato, siamo cresciuti, abbiamo realizzato i nostri sogni.
Niente sarebbe stato possibile senza un ragazzino con il cappello di paglia.
 
Dopo i fatti accaduti in seguito al ritrovamento dell’One Piece, abbiamo navigato insieme ancora per anni: eravamo i migliori, eravamo liberi, eravamo invincibili. Ovunque andassimo incontravamo alleati, nemici, vecchie conoscenze e grandi amici. Ogni cosa era ancora una volta nuova e niente aveva, nonostante tutto, smesso di essere un’ avventura: ad ogni angolo ci aspettavano nuove scoperte, scontri, festeggiamenti, nuove conoscenze, ogni nuova isola rappresentava un’eccitante sfida.
Poi Rufy, alcuni anni fa, ha annunciato di voler sciogliere la ciurma: ne siamo rimasti tutti sorpresi- chi avrebbe mai potuto immaginarlo quando partimmo per la prima volta?- ma ancora una volta abbiamo seguito il nostro capitano e così ognuno è andato per la sua strada.
Nessuno di noi era felice, ma tutti capivamo perfettamente le motivazioni del nostro amico: il mondo era cambiato, noi lo eravamo, e anche se li avevamo ignorati per lungo tempo, i fatti avvenuti quando Rufy era diventato il re dei pirati, ci pesavano addosso e gli ultimi eventi non avevano fatto che aumentarne sproporzionalmente la pressione, rompendo definitivamente le nostre resistenze; per questo comprendevamo bene-per quanto incredibile fosse- il desiderio di pace del nostro capitano.
Non fraintendetemi però, il nostro non è mai stato un addio, certi legami non si possono spezzare.