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Autore: Elbereth_    20/04/2013    2 recensioni
Insultare l'idolo di una ragazza può essere pericoloso, anche se l'idolo in questione è il protagonista di un film d'animazione.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Santana/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sincerità

 

 

Il divano quel giorno era particolarmente comodo: niente cuscini duri come sassi, niente braccioli che ti fanno venire il torcicollo se ti ci poggi sopra con la testa, niente briciole sparse, praticamente, dappertutto, e sembrava anche si fosse allungato dall'ultima volta, in modo da potercisi stendere sopra senza aver bisogno di essere dei contorsionisti. Quindi, due erano le cose possibili: o il divano aveva ricevuto qualche specie di miracolo celeste, o Santana era stanca da morire. Non appena attraversata la porta della sua casa, gettò borsa, cappotto, cappello e sciarpa sull'attaccapanni all'ingresso e si lanciò – letteralmente – sul suo amato divano. New York era davvero una città stressante: taxi che non arrivano mai o, se arrivano, il tuo posto viene fregato da chi aspetta da meno tempo di te, tacchi scomodi, edifici troppo alti, bar troppo affollati. Bisognava farci l'abitudine ad una città del genere, e Santana ci era riuscita per, più o meno, il cinquanta percento; amava e odiava quella città a giorni alterni. In quel momento, però, non le importava di quanto le facesse male la testa o di quanto i suoi piedi fossero doloranti: tra qualche ora avrebbe rivisto il suo ragazzo, e questo l'avrebbe ripagata di tutto. Sebastian era ancora all'ultimo anno di liceo, quindi per andare a farle visita doveva aspettare le vacanze; fortunatamente, in quel periodo tutti i ragazzi erano in giro per il mondo con i proprio professori in gite scolastiche, e lui aveva deciso di non andarci per andare a trovare la sua ragazza nella Grande Mela. Aveva detto che avrebbe usato i soldi che aveva risparmiato per il volo. Santana fu davvero entusiasta quando glielo disse: nonostante le dispiacesse il fatto che non si sarebbe divertito con i suoi amici, non pote' fare a meno di sentirsi felice.

Guardò l'orologio: segnava le sei e venti del pomeriggio; Sebastian non sarebbe arrivato prima delle otto di sera, perciò doveva passare quell'ora e mezza in qualche modo. Si alzò dal comodissimo divano, si diresse in cucina – meno male che non distava molto dal salone! - e prese, dalla dispensa, un pacchetto di m&m's e se ne ritornò nel soggiorno. Decise di guardare un film, quindi poggiò il pacchetto di confettini sul tavolino del salone ed avanzò fino alla libreria, dove c'era uno scomparto dedicato ai film: prese tutte le custodie, – erano circa una ventina – si sedette sul divano e cominciò a scartare quelli che proprio non voleva vedere da quelli che erano sempre stati i suoi preferiti: Moulin Rouge, Mamma Mia, I Don't Know How She Does It, Lovely Bones. Dopo circa mezz'ora di un'attenta analisi, era quasi arrivata alla fine della pila quando vide la custodia di Mulan, il suo film Disney preferito. Senza pensarci due volte, mise il dvd nel lettore, premette play ed il film iniziò. Mulan era sempre stata la sua eroina: bella, forte, affascinante e con una moderata dose di stronzaggine che ogni donna dovrebbe avere. Insomma, era proprio la donna perfetta. Si, stava proprio sbavando su un personaggio di un cartone animato, ma Santana era fatta così. Dopo quasi metà film, qualcuno bussò alla sua porta: la ragazza si alzò, ed appena aprì si trovò davanti un Sebastian con i capelli in disordine, gli occhi stanchi, ma con un sorriso a trentadue denti che non sarebbe sparito per parecchio tempo. Senza dire niente, Santana lo trascinò dentro casa e cominciò a baciarlo: dio, le era mancato così tanto! Dopo un po' i due si staccarono, e il ragazzo continuava ad avere lo stesso sorriso di prima.

Bel modo di salutarmi” disse

Lo sai che vado sempre dritta al punto”

Sebastian rise, e Santana non pote' fare a meno di sorridere. Ora il suo ragazzo era lì, e non c'era nient'altro che desiderava: eccetto finire di vedere il film.

Allora, cosa stavi facendo prima di assalirmi?” chiese Sebastian, buttandosi sul divano.

Guardavo Mulan, ma sono arrivata a metà film e quindi finiremo di vederlo insieme”

Non voglio guardare uno stupidissimo film per bambini!”

Oh, non poteva averlo detto davvero! Se lui era orgoglioso, Santana lo era anche di più, e nessuno, nemmeno il suo grande amore, poteva permettersi di insultare uno dei suoi grandi idoli. Anche se questo è un personaggio di un cartone.

Santana, che era ferma davanti alla televisione, lo fulminò con uno sguardo glaciale: l'avrebbe fatto pentire di tutto ciò che aveva detto.

Rimangiatelo, Smythe, o te ne pentirai”

Oh, no, mi hai chiamato per cognome! Sono nei guai!”

L'ironia di Sebastian la fece imbestialire ancora di più, se possibile. A questo punto, non era più una questione di gusti, ma una questione di principio. E orgoglio.

Cos'hai contro le donne guerriere?”

Mi sembrano troppo poco realistiche: insomma, una donna che salva la Cina è troppo inverosimile!”

Sei un maschilista! Se esistesse davvero una donna del genere, ti farebbe il culo in due secondi”

Ma davvero? Be', non esiste, quindi posso stare tranquillo”

Non posso credere di stare con un maschilista!”

Ehi, sono bellissimo ed intelligentissimo: tutti i difetti passano in secondo piano”

Santana, che era dritta di fronte a lui, si girò, estrasse il dvd dal lettore e si diresse verso le scale.

E ora dove vai?”

In camera mia, a finire di vedere uno dei miei film preferiti. Se ritrovi il tuo buonsenso, o ti accorgi di aver fatto una grande stupidaggine, fammi uno squillo”

Detto ciò, salì le scale, facendo più rumore del normale. Sebastian pensò che era impossibile che si fosse arrabbiata per quello: chi si sarebbe mai arrabbiato per un film? Un filma d'animazione, per giunta. Però si rese conto che forse aveva ferito i suoi sentimenti, ed anche se si trattava di una cosa così stupida, aveva offeso qualcosa di importante per lei. Lui amava Santana, la amava davvero, più di quanto avesse amato qualsiasi altra persona nella sua vita, e doveva sopportare ciò che non gli piaceva, se piaceva a lei. Se ne rese conto, ma era troppo orgoglioso per dargliela vinta. Eppure, può l'orgoglio vincere sull'amore?

 

 

È permesso?”

Appena udì la voce di Sebastian, Santana chiuse il suo portatile e fece cenno di si con la testa.

Sono ancora arrabbiata con te” disse. Sebastian sorrise, e andò a sedersi accanto a lei sul suo letto ad una piazza e mezza. Santana lo guardava intensamente, come non aveva mai fatto prima.

Ricordi cosa ti promisi la prima volta in cui ti dissi che ti amavo? Promisi di essere accanto a te sempre, di dirti che sei bellissima anche senza trucco, con i capelli arruffati, perché lo penso, di portarti al mare tutte le estati, anche se io odio il mare. Ma sopratutto, di essere sempre sincero con te, anche se si tratta di stupidaggini come un cartone animato. Ammetto, però, di essere stato poco carino ed anche leggermente maschilista e di aver offeso una cosa a te cara, quindi accetterò qualsiasi tipo di punizione che hai in serbo per me”

Santana rise, e Sebastian si sentì un po' offeso: aveva appena aperto il suo cuore alla ragazza più importante della sua vita, si era scusato perfino. Doveva essere sincero: a volte Santana lo spiazzava; mentre pensava di sapere cosa frullasse nella testa di quella ragazza, ecco che lo sorprendeva, mentre pensava che facesse zig, lei faceva zag. Forse era proprio per questo che l'aveva scelta, che si era innamorato di lei: Santana era una sorpresa, era tutta da scoprire, proprio come New York. In quel momento, pensò che quella città fosse davvero la più adatta al lei. Quel suo pensiero fu interrotto da Santana che gli diede un delicato bacio.

Sei stato davvero dolce, e non me lo sarei mai aspettato. Ma devo scusarmi anch'io: me la sono presa per una cosa sciocca, anche se è come se tu avessi insultato una perte di me. Però, visto che sono anch'io dalla parte del torto, dimentichiamoci questa storia ed andiamo avanti”

Sebastian sorrise, ed iniziò a baciarla: il bacio della pace era sempre più gustoso volta dopo volta. Dopo un po', il ragazzo si staccò: la guardò negli occhi, nei suoi bellissimi occhi scuri, e lei fece lo stesso.

Mi sbagliavo prima, sai?” 

Su cosa?

Sul fatto che non esistono ragazze belle, forti e capaci di fare il culo ad ogni uomo: una la sto guardando proprio ora







***
Angolo di Alex
Troppo sdolcinata! Troppo! E pensare che a me non piacciono nemmeno le cose sdolcinate! Ma mi è uscita così, dal cuore, e quindi dovevo lasciarla così. Forse non piacerà a nessuno, ma va be'. Spero qualcuno recensisca: mi farebbe molto piacere una critica costruttiva. Be', a presto.
xoxo

  
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