Anime & Manga > Le situazioni di lui e lei/Karekano
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Autore: Aurore    20/04/2013    2 recensioni
Che senso ha voler essere perfetti quando al mondo esiste qualcuno che ti ama esattamente per quello che sei?
Partecipa allo SfigaFandom Fest 2013 indetto da Fanworld.it.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Soichiro Arima, Yukino Miyazawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Abbagliante




In mezzo a tutti sta il sole.
   Chi infatti, in tale bellissimo tempio,
  metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello,
 donde possa tutto insieme illuminare?


NICCOLÒ COPERNICO, De revolutionibus orbium coelestium

 

 

 

L’intervallo è in pieno svolgimento. Gli studenti delle sezioni del primo anno affollano il corridoio, chiacchierando e facendo spuntini. Entrano ed escono dalle aule o si avvicinano alle finestre spalancate per prendere aria. Le ragazze si riuniscono in piccoli gruppi o passeggiano a coppie lungo il corridoio parlottando e ridacchiando tra loro, mentre i ragazzi scherzano a gran voce, lanciano battute verso le compagne e si rincorrono qua e là. C’è una gran confusione, come sempre durante la pausa tra le lezioni, ma nessuno sembra farvi caso.
Tsubasa Shibahime sta civettando con tre ragazzi contemporaneamente seduta sul davanzale della finestra, le gambe accavallate con eleganza, un sorriso seducente e un gran sbattere di ciglia.
Poco più in là, Hideaki Asaba e uno dei suoi compagni di classe hanno improvvisato un duello con due ferri da maglia rubati nell’aula di cucito, tra le grida di incitamento, le risate e gli applausi di una piccola folla intenta ad assistere.
Arima se ne sta in un gruppetto di compagni di classe, appoggiato al muro. Tiene le mani in tasca e ha sbottonato un po’ il colletto della divisa per via del caldo. I ragazzi discutono di un’importante gara di kendo che si terrà tra pochi giorni e Arima partecipa alla conversazione, ipotizzando vincitori e sconfitti e ridendo alle battute, ma solo una piccola parte di lui sta davvero pensando alla gara. La sua attenzione è attirata altrove. I suoi occhi non fanno che sfuggire dall’altro lato del corridoio, dove c’è lei.
Miyazawa chiacchiera animatamente con le sue amiche, in piedi accanto alla finestra. Tsubaki Sakura sta raccontando qualcosa, forse un episodio divertente, con grande trasporto, gesticolando e facendo espressioni esagerate. Miyazawa ascolta insieme alle altre, le braccia incrociate e quell’aria seria che ha quando si concentra su qualcosa. All’improvviso scoppia a ridere mentre solleva una mano per aggiustare una ciocca di capelli dietro l’orecchio e abbassa lo sguardo a terra per un momento. Fa sempre così quando si accorge che sta dando libero sfogo ai suoi sentimenti, al suo vero essere. Per un istante sembra vergognarsi di sé, ma è solo un istante. Subito solleva gli occhi e ride ancora più forte, avvicinandosi a Rika Sena per bisbigliarle qualcosa sottovoce.
Arima non riesce a smettere di fissarla per più di un minuto. È così tenera e affascinante nella sua spontaneità. Ogni volta che la guarda ha la sensazione di reinnamorarsi di lei e contemporaneamente ha paura che a qualcun altro possa accadere la stessa cosa, che qualcun altro possa scoprire quanto è meravigliosa e portargliela via. Da qualche tempo ha notato che i ragazzi la seguono con gli occhi e poi bisbigliano tra loro, ridendo. In quei momenti deve controllarsi con tutto se stesso per non fare una strage. In fondo, non è colpa di nessuno se negli ultimi tempi Miyazawa è così… desiderabile. A volte, quando pensa a lei, gli viene in mente una farfalla appena uscita dal bozzolo che spalanca le ali per il suo primo volo. La maschera di ragazza perfetta che ha indossato per anni l’aveva imprigionata, creando una barriera tra lei e il resto del mondo. Educazione, gentilezza, simpatia, disponibilità: una gelida patina di perfezione simile ad una coltre di neve, la neve di cui Miyazawa porta il nome, incantevole da osservare da lontano, fredda e sgradevole al tatto, che non le permetteva di avvicinarsi davvero agli altri né di essere avvicinata. Ed era sola.
Arima sa quanto è stato difficile, per Miyazawa, liberarsi della maschera ed essere se stessa, affrontare il giudizio degli altri, vedersi respinta, lottare per essere accettata. Ma infine ce l’ha fatta. Arima sente un improvviso moto d’orgoglio nei suoi confronti. Sì, è orgoglioso di lei. Anche se i primi tempi sono stati difficili, la sua personalità, la sua vera personalità, divertente, appassionata, spensierata, abbagliante come il sole d’estate, ha sciolto la neve e ha fatto breccia nel cuore di tutti. Ecco che avverte un’altra prepotente fitta di gelosia. Tutti? Forse, ma lei non è di tutti. Lei è sua. Lui è stato il primo a restare abbagliato, quando il sole aveva appena fatto la sua comparsa, e poi… e poi è stato come se il calore sciogliesse anche la sua maschera e per la prima volta da quando è venuto al mondo Arima si è sentito libero. Libero di essere se stesso, di agire senza compiacere nessuno, senza il timore di deludere le persone che credono in lui, senza pensare al giudizio del resto del mondo. È stato come rinascere. E c’è una sola persona alla quale deve tutto questo. Che senso ha voler essere perfetti quando al mondo esiste qualcuno che ti ama esattamente per quello che sei?
Il suono della campanella interrompe le sue riflessioni. L’intervallo è finito. In quel momento qualcosa lo colpisce con forza alla spalla e per un pelo non lo spedisce dritto a terra. È Asaba, che nel corso del suo duello con i ferri da maglia è inciampato e gli è caduto addosso.
«Oh-oh! Scusami tanto, dolce Arima dall’aria pensierosa! La pianti di ammirare la tua bella con questa faccia da pesce lesso? È uno spettacolo nauseante!» esclama, raddrizzandosi, un ghigno malefico che gli taglia il viso da parte a parte.
Arima lo spinge via senza degnarlo di uno sguardo. «L’unico spettacolo nauseante da queste parti sei tu, Asaba» risponde in tono freddo e controllato, senza scomporsi minimamente, poi si allontana in direzione di Miyazawa.
Alle sue spalle scoppia un coro di risate, mentre Asaba lo guarda a bocca aperta. «Questa era buona, te la concedo! Un punto per te!»
Arima non si volta nemmeno, per non dargli soddisfazione. Passando accanto a Tsubasa, che scende dal davanzale con un saltello aggraziato, le sorride e allunga una mano per scompigliarle affettuosamente i capelli lisci e morbidi. Lei si sta lamentando con i tre ragazzi che la accerchiano per la fine dell’intervallo, ma sentendosi toccare si gira e risponde al sorriso di Arima. Tsubasa è estremamente gelosa dei propri capelli e Arima è uno dei pochi esseri umani al mondo che può permettersi di toccarli senza che lei cerchi di ucciderlo.
«Uffa, proprio adesso che le cose si stavano facendo interessanti! Oh, ciao, Arima!»
Continuando a sorridere, mentre pensa alla piccola Tsubasa che gioca ad attirare ragazzi che neanche le interessano, attraversa la folla e raggiunge Miyazawa, accanto alla finestra. Le si avvicina di soppiatto e la abbraccia da dietro. Lei sussulta per la sorpresa, ma sa benissimo di chi si tratta. Volta la testa verso di lui e ricambia la stretta con entrambe le mani.
«Ehi, sei tu! Finalmente ti ricordi della tua fidanzata!» esclama con finto tono di rimprovero.
«Scusami, io… non volevo disturbarti mentre eri con le tue amiche».
Miyazawa si appoggia a lui, la testa sulla sua spalla. Fortuna che il corridoio si sta svuotando in fretta, mentre tutti tornano in classe, e che Asaba non si intravede da nessuna parte, altrimenti sarebbero oggetto di occhiate divertite, battute e risate a non finire.
«Non preoccuparti. Ti ho visto, da lontano. Sembravi… distratto. Va tutto bene? A cosa stavi pensando?»
Arima poggia le labbra sulla tempia di lei in un bacio delicato. Sorride. «Stavo pensando che ti amo».
 

 

~ Fine ~

 

 

 

 


 

Spazio autrice.
Questa shot partecipa allo SfigaFandom Fest 2013 indetto da Fanworld.it (ho perso il conto delle volte che ho scritto questa frase ultimamente!). Pairing: Soichiro Arima/Yukino Miyazawa. Prompt: neve (giocando sul fatto che Yukino significa “neve”).

 

          

 

 

 

 

 

   
 
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