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Autore: Libra Prongs    21/04/2013    1 recensioni
Ventuno Aprile Duemilatredici.
Da fangirl a fangirl, un modo nonsense ma tanto affettuoso per degli auguri di compleanno... al bacio.
(Suo padre lo verrà a sapere, temo.)
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Alla Penny: buon compleanno! 
Con affetto e demenza a iosa. 



A Fangirl's Birthday
 


Il giovane arricciò il naso, espirando, e schioccò seccamente le labbra.
Si accostò allo specchio esaminando il proprio riflesso smilzo, i capelli spettinati sulla fronte, le sottili ma percettibili venature che gli arrossavano gli occhi.
Era stanco. I muscoli e la mente imploravano pietà.

Annodando la raffinata cravatta, abbassò lo sguardo sui pantaloni sgualciti e si lasciò sfuggire un sorrisetto.
«Dormito bene?» domandò, quindi, a nessuno in particolare.
Alle sue spalle,  tra le lenzuola  fresche di bucato, qualcuno mugolò.
«Splendidamente» rispose la ragazza sdraiata sul letto, coprendosi pudicamente e giocherellando con i ricci.
«Bene. Allora ci si vede…» 
La ragazza annuì, lo sguardo rapito dall’espressione fintamente sprezzante di lui, cui era così deliziosamente avvezza.
«Ti aspetto stasera con una bottiglia di Ogden Stravecchio, biondo.»
«Contaci. Dobbiamo festeggiare e pretendo un regalo.»
La ragazza inarcò un sopracciglio, mordendosi le guance per impedirsi di sorridere.
«Il compleanno sarebbe il mio, i regali spettano a me. E non dirmi che tuo padre lo verrà a sapere, perché giuro che—»
Ma le labbra di Draco Malfoy, morbide e sottili e decise,  furono più veloci.
Piombarono su quelle della ragazza, in un bacio passionale che annullò ogni barlume di protesta.

«Il tuo regalo sono io, per oggi.»
E le lenzuola scivolarono, scivolò il tempo, la ragione.
 

 

◊◊◊ 
 


Serena sobbalzò sul sedile, imprecando a mezza voce.
Il dannato autobus doveva essere incappato in un fosso, o cos’altro.
E lei doveva essersi appisolata contro il finestrino, a giudicare dal disdicevole rivoletto di saliva che avvertiva all’angolo della bocca.
Aprile gioca brutti tiri, si disse, prima di ricordare quello.
Il sogno.
Santi numi, aveva… aveva proprio…
Aveva sognato Draco Malfoy.
Aveva davvero sognato Draco Malfoy che le augurava buon compleanno.
Era impazzita.
E Draco, anche lui… farsi vivo mentre si trovava in un mezzo pubblico, col rischio che tutti assistessero allo spettacolo imbarazzante di lei che pronunciava il nome di un fictional character in sogno!
E che sogno.
Si morse il labbro, scuotendo la testa, e sospirò.  
Ventidue anni non le avevano certo conferito maggiore sanità mentale.
Be’, ‘sti cazzi.
Non capitava spesso di imbattersi nel rampollo Malfoy.
Bisognava essere grati, altroché.
Certo, se in quel letto si fossero aggiunti i membri dei Green Day e dei One Direction al completo, sarebbe stato il sogno perfetto…
Serena avvampò, rendendosi conto della — non poi tanto velata — ambiguità di quel pensiero e prese a ridacchiare, attirando le occhiate interdette degli astanti, cui naturalmente non badò.
Non era una pervertita, no di certo. Era semplicemente una fangirl.
Questo spiegava molte cose.
Cose che i passeggeri del bus non avrebbero potuto cogliere, comunque.
Tanto valeva continuare a ridere di gusto e discutere della faccenda con qualcuno che potesse comprendere la sua follia.
Stava per estrarre il cellulare, quando il doppio bip notificò l’arrivo di un sms.
Lupus in fabula, ecco.
O meglio, Libra in fabula.
 

Buon compleanno, Penny, e centomila di questi giorni da fangirl!
Avrei voluto regalarti un Malferret, ma suo padre si è messo a far storie.
La prossima volta butterò giù una fanfiction seria tutta per te,
giurin giurello! Ti voglio bene.”
 

 
Serena sorrise, digitando divertita in risposta i caratteri sulla tastiera.
Non ci sarebbe stato bisogno di una fanfiction per immaginare Draco.
Era stato Draco ad andare da lei, quello era un auspicium divino, per Zeus!
Ripose il cellulare e guardò oltre il vetro con espressione sognante.
Aveva ventidue anni, una passione smodata per un furetto platinato, una fedele compagna di fangirlamento.
E, a casa, una torta gigante che l’aspettava.
L’età adulta poteva attendere.
 
A vita.
 

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Cielo!, è demenziale, stupida, alquanto inutile questa OS. 
Ma è stata scritta pensando a te, nella speranza di strapparti un sorriso e, soprattutto, 
nell'attesa che questa Libra incostante e (troppo) impegnata trovi il modo e il tempo 
di dedicarsi alla stesura di una effe-effe seria. 
Intanto, beccati questa umile sciocchezzuola.
E scusa per il rivoletto di bava, forse ho esagerato... 

O no?  



Tanti auguri ancora! 
Love ya. 

 

   
 
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