Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: realmcguiness    21/04/2013    2 recensioni
Era la ragazza più bella del mondo. Quei capelli color miele, gli occhi scuri e quelle labbra. Dio, quanto avrei voluto baciare subito quelle labbra rosee. Invece mi trattennei. Stupido me e il mio lavoro. Ero famoso, tutti erano pronti a giudicarmi e scrutarmi, non potevo saltare addosso alla prima ragazza che mi passava davanti. Ma lei era così diversa, così bella. Che quando la sua mano mi sfiorò, e il profumo di vaniglia della sua pelle mi entrò contagioso nelle narici, non potei resisterle.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
give a little time to me 
we'll burn this out 
we'll play hide and seek 
to turn this around 

Erano minuti, forse ore, che aspettavo che le lancette dell'orologio iniziassero a muoversi. Mi stavo annoiando passando il tempo così, ad aspettare e basta, ma, durante tutto quel tempo, non potei fare a meno di notare quello sconosciuto ma contagioso sguardo ipnotico che ogni tanto si scontrava con il mio, sicuro di sé. Era impossibile non notare quelle diverse tonalità di verde che variavano danzanti ogni volta che quel ragazzo sbatteva gli occhi. Una voce metalizzata echeggiò improvvisamente e mi riportò alla realtà. Dio, Jenny, quanto sei stupida, mi dissi. Ero stata così rapita da quegli occhi che non mi ero resa conto che il mio aereo stava per partire sotto il mio naso. Era l'ultima chiamata per il mio volo, quello per Londra. Presi la mia valigia nera e corsi fino ad arrivare prima all'aereo, e poi al mio posto. Mi sedetti vicino al finestrino. 
 
'Sono sull'aereo, ci vediamo domani xx' scrissi a mia madre, poco prima di spegnere il mio iphone. Posai la testa sullo schienale, accesi il mio ipod e chiusi gli occhi. Volevo addormentarmi e risvegliarmi a casa mia. Mentre la voce di Chris Martin cullava il mio udito sentii che mi stavo per lasciar prendere dalla dolcezza di Morfeo, ma all'improvviso una forte pacca sulla mia spalla mi fece riaprire gli occhi. Qualcosa mi era caduto ovviamente addosso, facendomi male.
 
'Ma che cazz....' Infastidita, scrutai il colpevole di quella distratta azione. Sotto un grande cappello verde vidi un ragazzo biondo visibilmente imbarazzato: in un attimo riprese la borsa che mi aveva fatto cadere addosso accidentalmente e iniziò a pronunciare qualche monosillabo, proccupato. Il suo goffo modo di comportarsi mi fece sorridere. Non potei non notare che mentre cercava di scusarsi venne interrotto da un altro ragazzo, probabilmente un suo amico.
'Oh cavolo Niall! Ma che fai, ti ho detto che non dobbiamo attirare l'attenzione!' Il riccio ragazzo prese in un attimo la borsa dalle mani del compagno, posizionandola con un solo gesto saldo nell'apposito scomparto. Presto prese posto nel sedile accanto al mio, girandosi verso di me, leggermente preoccupato.
 
'Scusalo. Ti sei fatta male?' Per pronunciare quelle parole fece accidentalmente incontrare i nostri occhi, si, perchè per tutto il tempo precedente aveva accuratamente nascosto lo sguardo sotto un berretto colorato come, del resto, aveva fatto il suo amico biondo.
 
'N-no' Provai a dire. Ma, ancor prima di finire la frase, senza accorgermene, mi ero già tuffata negli occhi di quel misterioso ragazzo. Verdi. Due enormi pozzi verdi erano catapultati addosso a me, lasciando inerme e senza fiato. Cavolo, erano proprio quei due bellissimi occhi che avevo fissato per un'infinità di tempo dentro l'aeroporto. Era lui, quel bellissimo ragazzo che mi aveva distratta, e si era seduto vicino a me, lasciando all'amico biondo il posto corridoio.
 
'Tranquillo.' Dissi, schiarendomi la voce, cercando di adottare un tono di voce abbastanza calmo. Accesi nuovamente il mio ipod non facendo caso allo sguardo del riccio, che mi stava ancora scrutando attentamente. Potevo sentirne la presenza. Sembrava in attesa di qualcosa, ma non capivo cosa. Cavolo, Jenny, sicuramente l'ha notato che lo fissavi incessantemente all'aeroporto, l'ha capito che stavi pensando chissà quali brutte cose guardando quei suoi due occhi perfetti. Mentre le mie paranoie si allargavano nella mia mente sentivo ancora quel suo sguardo su di me. Allora alzai gli occhi per guardare i suoi, sorrise.
 
'Ti serve qualcosa?' Presi coraggio e glielo chiesi, ormai era qualche minuto che non abbandonava gli occhi dalla mia figura. Lui scosse la testa, ma il suo amico biondo fece capolino da dietro di lui, precedendolo nel rispondere.
 
'E' solo stupito dalla tua reazione' disse, annuendo alle sue stesse parole. Io ridussi gli occhi a due fessure cercando di capire a cosa si stesse riferendo.
 
'Che reazione?' Chiesi, così il biondo iniziò a ridere. 'Tu non hai urlato, lo fanno tutte.' Spiegò, come se fosse la cosa più normale del mondo. Oddio, Jenny. Ma con chi hai attaccato bottone? Questi devono essere due pazzi di sicuro. IO.NON.HO.URLATO? Che cavolo voleva dire? 
 
'Ehm, io non capisco.' A quel punto i due si guardarono sconvolti, e il moro tirò un'altra gomitata all'amico, prima che quest'ultimo riuscisse a formulare una nuova frase.
 
'Ehm, io sono Harry?' Mi disse, poco convinto. Sbaglio o sembrava  quasi una domanda? Scossi la testa, abbandonando i miei pensieri. Sorrisi portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 
 
'Piacere, io mi chiamo Jenny.' Dissi, aspettando che anche il biondo si presentasse. I due prima di riportare l'attenzione su di me borbottarono qualcosa tra di loro, sembravano confusi. Alla fine anche il biondo, Niall, si presentò. Non riusciva a smettere di ridere, e mi sembrava di aver sentito  uscire dalla sua bocca delle parole simili a 'da quanto non succedeva'. 
'Voi due siete strani.' Affermai, inclinando un po' la testa. Harry sorrise, riportando quei due bellissimi occhi su di me. 
 
'Forse.'
 
***

Riaprii gli occhi e sentii delle forti braccia avvolgere la mia schiena, mi resi conto poco dopo di avere la testa posata su qualcosa che aveva tutta l'aria di essere una spalla. Mi alzai di scatto. Gli occhi di Harry si posarono subito su di me quando sentì il mio peso staccarsi da lui. Si, mi sono addormentata su uno sconosciuto, wow Jenny, sempre meglio. Sentii le mie guance colorarsi di un rosso acceso, mentre lui iniziò a ridere.
 
'I-io...scusami.' Dissi, cercando di formare una frase di senso compiuto. 'Di solito non mi addormento su degli sconosciuti durante i miei viaggi in aereo, davvero, scusami.'
 
Il ragazzo scoppiò a ridere. 
 
'Tranquilla' disse, ma il mio imbarazzo non smise di pulsare sulle mie guance.
 
'No, davvero. E poi tu, insomma, potevi svegliarmi, tirarmi un calcio, iniziare ad urlare. Qualsiasi cosa.'
 
Ancora, Harry, riprese con la sua risata fragorosa. 'TI stai divertendo?' Chiesi, abbozzando un broncio. Il ragazzo si passò una mano tra i capelli ribelli. 'Direi di sì. Molto' Posai la testa allo schienale del mio sedile, incrociando le braccia. Si stava davvero divertendo molto a prendermi in giro.
 
'Non ti ho svegliata perchè sembravi troppo comoda, sdraiata su uno sconosciuto a poltire.' Sorrise tra una parola e l'altra e, cavolo, non potei non notare quelle due dolci fossette ai lati della sua bocca. Dio, se gli stavano bene, lo rendevano ancora più attraente di quanto non fosse.
 
'Ti sei addormentata prima che l'aereo decollasse.' Mi informò, trovando la cosa alquanto strana. 'Devi aver fatto molta festa a Madrid, per essere così stanca.'
 
Sbuffai, nella sua faccia potei notare un leggero ammiccamento, cercai di calmare la sua immaginazione. Non ero a Madrid in vacanza, quello era uno scalo.
 
'Dopo undici ore di aereo saresti stanco anche tu, credimi.' Lo informai. Lui inclinò la testa, scrutandomi meglio. 'Undici ore?' Chiese, interessato.
 
'Brasile.' Dissi. 'Sono stata un anno in brasile.' Gli dissi. Lui annuì, e così iniziò a farmi mille domande. Sembrava stupito, incuriosito, interessato. Soprattutto quando gli dissi di essere stata tutto quelo tempo senza televisione o internet. 
 
'Sei praticamente stata fuori dal mondo per un anno?' Annuì.
 
'Assolutamente. Non so cos'è successo a Londra negli ultimi mesi, non so quali sono i film del momento, chi ha vinto Xfactor o quali sono le nuove mode. Sono completamente arretrata.' Lui sorrise. Sembrava affascinato dalle mie parole, ma non capivo perchè. Alla fine ero stata in Brasile per imparare meglio la lingua e il fatto di non avere una tv era stata una  mia scelta, volevo vivere con la popolazione locale, non in contatto con il mio mondo, non avrebbe avuto senso. Passammo molto tempo a parlare, tanto che quando l'aereo arrivò a destinazione, per l'appunto a Londra, il ragazzo sembrava quasi dispiaciuto.


Cercai di ripetermi che fosse la cosa più stupida che avessi mai fatto, fissarmi con una ragazza conosciuta su un aereo. Cercai di ripetermi che ne ero attratto solamente perchè non mi conosceva, perchè non aveva urlato 'Oddio, tu sei Harry Styles', perchè mi trattava normalmente. Ma la verità era che ne ero rimasto colpito, affascinato, ancora prima di provare a parlare con lei. Dio, se era bella. Era la ragazza più bella del mondo, e credetemi quando lo dico, perché di ragazze ne avevo viste molte. Amate, affrontate, lasciate. Moltissime. Ma lei era così speciale, diversa. Quei capelli color miele, gli occhi scuri e quelle labbra. Dio, quanto avrei voluto baciare fin da subito quelle labbra rosee. Invece mi trattennei. Stupido me e il mio lavoro. Ero famoso, tutti erano pronti a giudicarmi e scrutarmi, non potevo saltare addosso alla prima ragazza che mi passava davanti. E poi ormai eravamo arrivati a Londra, non ci avrebbe messo molto a capire chi ero e ad allontanarsi da Harry il cantante famoso. La guardai per altri pochi secondi mentre attendavamo che le porte dell'aereo si aprissero. La sua mano tamburellava sul tasto di accensione del suo iphone, mentre i suoi occhi fissavano la pista di atterraggio fuori dal piccolo finestrino. Sapevo che da li a poco saremmo scesi dal veicolo e che non l'avrei mai più rivista. 'Harry, non essere stupido' mi dissi, 'lasciala stare, lasciala andare.' Continuai per un paio di secondi quello stupido discorso con il mio cervello ma era inutile. Avevo voglia di parlare con lei per altre mille ore, avevo voglia di dirle quanto la trovavo bella e di baciarla. E l'avevo appena conosciuta, cavolo. Quant'ero stupido? 'Calma i bollenti spiriti' mi dissi, passandomi una mano tra i capelli, 'lasciala perdere, è una ragazza come mille altre.' 
Ma, mentre il mio cervello mi ordinava una cosa, il mio corpo fece tutt'altro.







***

Ciao a tutti! Spero vi piaccia il primo capitolo di questa fanfiction, se sì lasciate una recensione, sennò
grazie lo stesso. Boh, mi è venuta così, di getto c:
Vi lascio qui con una gif dello 'sguardo ipnotico' di Harry, nel caso vi foste dimenticati com'è 
AHAHAHAHA SI CERTO, COME NO.
a presto,
GIADA
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: realmcguiness