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Autore: Fallen Star 91    21/04/2013    0 recensioni
Quando Sigyn disobbedisce al comando di Odino assistendo Loki durante il suo supplizio, il Padre degli dei la condanna all'esilio su Midgard cancellandole ogni ricordo della sua vita su Asgard. Appena libero Loki va alla ricerca della ragazza deciso a riportarla su Asgard, ma l'arrivo di Sigyn su Midgard non è passato inosservato e altri sono sulle sue tracce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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1.SIGYN
 
La ragazza si svegliò di soprassalto e si mise a sedere sul letto: gli arti erano percorsi da tremiti e il cuore le batteva nel petto al ritmo spaventato del respiro. Era davvero lui? Era davvero successo?
Senza esitazione la giovane raccolse la vestaglia che giaceva ai piedi del letto e lasciò la sua stanza avventurandosi tra i corridoi del palazzo addormentato.
Una fitta al torace la costrinse ad arrestare la sua corsa e a fermarsi a prendere fiato, l’ultima volta che le era successo era stato dopo il ritorno di Thor ad Asgard, quando i due fratelli avevano combattuto sul ponte arcobaleno e il principe Loki era precipitato nell’abisso. Già allora il suo corpo era stato attraversato da quelle fitte che le trapassavano la carne come lame incandescenti, già allora aveva sperimentato cosa succedeva quando Loki era in pericolo mortale.
La giovane strinse i denti e tenendosi una mano premuta contro la cassa toracica si affrettò verso la sala del trono da cui giungeva la voce profonda e autoritaria di Odino, con uno sforzo aprì la grande porta dorata e non appena mise piede nella sala i suoi occhi si incrociarono con quelli di Loki che le rivolse uno sguardo preoccupato e triste.
Rapidamente la giovane guardò i presenti: Odino osservava dall’alto del suo trono i due figli rivolgendo al maggiore sguardi di approvazione e al minore occhiate cariche di delusione, accanto a lui Frigg elegante come sempre guardava anche lei i due fratelli asciugandosi di tanto in tanto gli occhi umidi, ai piedi del trono lady Sif, i tre guerrieri e Brunilde, la sorella minore di Loki e Thor.
- Sigyn.– la regina abbandonò il suo seggio e leggera come la brezza mattutina corse incontro alla ragazza che era rimasta immobile sulla porta – Vieni, non è bene per te stare qui.-
Frigg avvolse un braccio attorno alle spalle di Sigyn e con gentilezza si offrì di riaccompagnarla alla sua stanza.
- Cosa sta succedendo?- la ragazza oppose resistenza, la sua voce era poco più che un sospiro a cui nessuno prestava attenzione. – COSA STA SUCCEDENDO?-
Tutti nella sala si voltarono a guardarla ad accezione di Loki.
Sif e si avvicinò a sua volta e prendendola con convinzione per il braccio la trascinò fuori dalla sala:
– Thor ha riportato suo fratello Loki ed ora il Padre degli dei sta processando il traditore per i suoi delitti. Se tu fossi saggia te ne andresti prima di udire il verdetto.-
Sigyn guardò incredula gli occhi verdi e seri di Sif.
- Processo?...Traditore?...Delitti?- pensieri e parole si affollavano nella sua mente rendendole quasi impossibile parlare – È Loki! Non è un traditore né un criminale!-
- Sigyn.- lady Sif strinse con ancor più decisione il braccio della ragazza – Apri gli occhi, per l’amor del cielo! Il fanciullo che conoscevi è morto! Ora c’è solo lui: il dio dell’inganno.-
La lancia di Odino colpì il pavimento della sala con il boato di cento tuoni: il processo era finito e, prima ancora che Sigyn e Sif facessero ritorno nella sala, le guardie portarono via Loki per eseguire la sentenza.
 
- Thor!-
Sigyn tagliò la strada al principe costringendolo a fermarsi e darle ascolto.
- Lady Sigyn.-
- Dov’è Loki?-
Thor le fece cenno di seguirla ed insieme uscirono su un ampio balcone che dava sul mare e sui resti del ponte arcobaleno.
- Sigyn, mi dispiace veramente tanto.-
- Parla! Questa attesa è una tortura.-
Il giovane trasse un profondo respiro e la guardò con apprensione cercando le parole giuste per non ferire la ragazza.
- Loki è stato portato alla Gola.-
Il volto di Sigyn divenne pallido come la luna, la bocca le si seccò e il respiro le venne rapito dai polmoni.
La Gola: in gioventù lei e Loki avevano esplorato quella zona alla ricerca di un serpente leggendario il cui veleno bruciava come fuoco liquido qualunque cosa toccasse, una volta erano giunti vicinissimi al suo covo ed erano anche riusciti ad avvistarlo, ma poi il buon senso e la paura avevano avuto la meglio e avevano abbandonato l’impresa promettendosi reciprocamente di non fare più ritorno in quel luogo. – Non è vero.- Sigyn si aggrappò all’armatura di Thor cercando i suoi occhi di cielo – Dimmi che non è vero.-
Il giovane abbassò lo sguardo e tra le ciocche dorate che gli ricadevano sul volto Sigyn vide scorrere, come argento, grosse lacrime che dagli occhi celesti andavano a morire sull’ispida barba dorata del dio.
- Loki è mio fratello e mio amico. E malgrado abbia cercato di togliermi tutto ciò che amo non riesco ad odiarlo né a desiderare per lui un simile supplizio.-
Sigyn si allontanò con uno scatto dal ragazzo guardandolo con rabbia:
- Se davvero lo ami dovevi convincere il Padre degli dei a dargli una punizione meno severa.-
- Ho assicurato ai terrestri che Loki avrebbe affrontato la giustizia di Asgard.-
- Osi chiamare questa giustizia?-
- C’è sempre un disegno, in ogni decisione che mio padre prende, dovresti saperlo.-
- E questo dovrebbe consolarmi?-
Sigyn si alzò stizzita e cercò di allontanarsi da Thor, ma il giovane le si parò davanti impedendole di rientrare.
- Sigyn, ti prego non fare mosse azzardate. Per favore.-
La ragazza gli scoccò uno sguardo serio e senza rispondergli ritornò sui suoi passi decisa ad affrontare Odino.
Quando varcò la soglia della sala del trono lo trovò, come aveva immaginato, seduto sul suo seggio con il capo sorretto da una mano mentre nell’altra impugnava con decisione la lancia Gungnir, nella luce soffusa del salone il Padre degli dei appariva stanco e stremato dal peso dell’età e il suo volto solcato dalle rughe e accarezzato dalla luce delle torce appariva debole e vigoroso allo stesso tempo.
Acquattata nell’ombra Sigyn lo osservò per parecchi minuti cercando dentro di sé la forza e le parole per fronteggiarlo: sapeva cosa voleva, così come sapeva che bastava una parola per mandare tutto a monte e perdere la possibilità di salvare Loki dal suo tormento.
- Padre degli dei,- la ragazza si avvicinò al trono di Odino inginocchiandosi alla base dello scalone- sono qui ad implorare pietà per il principe Loki.-
Odino si sporse dal suo seggio guardando inflessibile la giovane ancora inginocchiata, Sigyn sentiva il peso di quello sguardo ricaderle sulle spalle impedendole di alzare il capo verso il luccicante trono del re degli Aesir.
- Parla, ti ascolto.-
- La mia richiesta è di mutare la pena inflitta al principe.-
- Questo non è possibile.- Odino rispose in modo asciutto e si adagiò sul suo seggio- Loki ha avuto la giusta punizione per i suoi crimini e pagherà con il sangue e il dolore i suoi debiti.-
Sigyn alzò incredula lo sguardo verso il Padre degli dei che ora non le appariva quale il sovrano magnanimo e giusto cantato nelle ballate, quanto un padre senza cuore che non esitava a sacrificare i propri figli.
- Chiedo allora di poterlo seguire nella Gola e di assisterlo.- la giovane riprese con tono fermo guardando con i suoi occhi color nocciola quelli di ghiaccio di Odino.
- Anche questo non è possibile.- il dio si alzò in piedi appoggiandosi alla lancia dorata che aveva tra le mani- Loki dovrà portare questo fardello da solo.-
- Io mi offro volontaria.-
- Sigyn.- la voce di Odino vibrò nella grande sala deserta come l’eco lontano di un tuono- Ti proibisco di avvicinarti alla Gola, ti proibisco di cercare Loki e ti proibisco di aiutarlo in alcun modo. Se disobbedirai a questo mio comando ci saranno conseguenze anche per te.-
I due si guardarono a lungo ed intensamente, Sigyn teneva i pugni stretti lungo i fianchi e con tutte le sue forze lottava contro le lacrime e il desiderio di urlare in faccia al suo re il disprezzo e il disgusto.
-Guardia,- Odino batté la lancia per terra e un soldato entrò celere nella sala del trono- scorta lady Sigyn nelle sue stanze e assicurati che vi resti.-
L’uomo si avvicinò alla ragazza e la prese per un braccio con delicatezza.
- In passato Sigyn ti avrei esaudito volentieri, lo sai.- Padre scese dal suo trono e accarezzò la guancia della fanciulla- Ma questa volta nemmeno la tua dolcezza e il tuo amore possono cambiare le cose.-
 
   
 
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