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Autore: Seiryu_is_Elis    21/04/2013    2 recensioni
[JINCHAN]
PREMESSA: Sto pubblicando questa Fan Fiction in due versioni, rossa e verde. Questa è la verde ed è una One Shot, la rossa ha due capitoli, il primo è costituito da questa One Shot, il secondo è il continuo della storia. Perciò, scegliete la versione più adatta a voi e leggete. ^^
Stavo lì, dietro al sipario, e mi mangiavo le unghie dall'agitazione. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato quel momento. E non sapevo se avrei retto alla botta, sinceramente. [...] ...a preoccuparmi, più che il concerto di per sè, era il solo di Jinyoung, IL MIO Jinyoung.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo lì, dietro al sipario, e mi mangiavo le unghie dall'agitazione. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato quel momento. E non sapevo se avrei retto alla botta, sinceramente.
I miei hyungs non mi chiedevano spiegazioni sulla mia brutta cera nè sulle mie mani sudate. Pensavano fossi agitato perchè era il nostro primo concerto, e che quindi fosse normale vedermi così. D'altronde, ero anche il maknae del gruppo, e perció in teoria ero il più sensibile. In realtà, a preoccuparmi, più che il concerto di per sè, era il solo di Jinyoung, IL MIO Jinyoung. Sì, perchè Jin era sempre stato mio, anche se si ostinava a non accorgersene. Lo era stato dalla prima volta che lo avevo visto. I miei tempi da trainee non erano proprio stati un periodo tutto rose e fiori. Sono sempre stato una persona timida e cagionevole di salute. Ho passato quegli anni sentendomi dire molte cose dietro le spalle "quel tipo non sa nemmeno cantare" "manca sempre alle prove, si sente male, ma cosa ci é venuto a fare qua?" "non ha niente di speciale" "chissà che raccomandazioni ha per stare qui". Mai nessuno aveva nemmeno provato a conoscermi, figuriamoci a capirmi. Un giorno, in sala prove, mi sentii di nuovo debole, ma cercai di non darlo a vedere. Francamente ero stufo di sentirmi parlar male alle spalle, e cercavo di farmi forza. Durante la pausa dall'allenamento, un ragazzo mi si avvicinó: capelli un po' lunghi, castani, viso dolce, occhi marroni molto sottili e corpo asciutto. Mi ricordava vagamente una volpe. Mi guardó, si mise a sedere di fianco a me e con molta semplicità, mi porse una bottiglia con degli integratori "non stai molto bene, vero? Bevi, ti torneranno un po' di forze". Lo guardai spaesato e bevvi, ringraziandolo con un cenno della testa. "Io non penso che tu sia raccomandato. Nè che tu non sia bravo a cantare e ballare. Piacere, sono Jung Jinyoung". Solo con quelle parole, solo dicendomi quella semplice frase, mi aveva fatto star bene. E da quel giorno, beh... Cominciammo a provare assieme. Jinyoung mi rese meno duro e pesante quel periodo. Mi fece compagnia, mi aiutó dopo le prove a memorizzare i passi e a migliorare nel canto... E mi innamorai, tanto, davvero, per la prima volta. Poi scoprimmo che saremmo stati nello stesso gruppo, e che lui sarebbe stato il mio leader. E piano piano, arrivammo al primo concerto dei B1A4.

La sua canzone aveva un testo molto ammiccante e sexy, e Dio solo sa quante notti avevo trascorso a immaginarmi la sua esibizione. Ero così impaziente che avevo anche convinto gli altri ad andare a guardare le sue prove. Ma lui... Beh, lui non ci aveva permesso di assistere. "Voglio che restiate sorpresi da questa insolita immagine di me", ci aveva detto sorridente. Ed io ero anche eccitato all'idea, finchè non ci cacció dalla sala prove per far entrare delle bellissime ballerine. Alla loro vista, Baro hyung diede una piccola gomitata a Jinyoung e gli strizzó l'occhio, e lui per tutta risposta lo guardó con aria rassegnata. "YAH, hyung! Anche io voglio un solo sexy come il tuo! Non vale!" si mise a starnazzare Sandeul seguendo con lo sguardo il sedere di una di loro (e si beccó anche una pacca dietro la nuca da Shinwoo hyung per questo). Il leader, con la sua solita faccia innocente e pulita ci accompagnó fuori e disse molto tranquillamente a Deullie "non appena crescerai un po', avrai un solo stage piccante come quelli miei e di CNU hyung, vedrai!" facendogli l'occhiolino e scompigliandogli i capelli. Poi rientró in sala chiamato da una delle ballerine e chiuse la porta della stanza salutandoci sorridente. Da quel momento, da quando in cui mi aveva chiuso la porta della sala prove in faccia... Ecco, da QUEL momento ero stato in ansia. Le mie notti prima del concerto divennero insonni e piene di sogni su di lui felicemente innamorato di una di quelle ragazze fortunate. A volte, lo andavo anche ad aspettare fuori dalla sala prove, ma non appena sentivo aprire la porta, mi vergognavo e mi mettevo ad osservarlo da dietro qualche angolo. Usciva sempre sudato ma sorridente, coi capelli bagnati e le ballerine tutte attorno che gli prendevano il braccio o gli passavano un asciugamano. Lo vedevo trattarle gentilmente e sorridergli. E io mi chiedevo perchè non potevo essere una di loro. Forse Jinyoung hyung mi avrebbe riservato un trattamento speciale, se lo fossi stato. Forse mi avrebbe amato, se solo fossi stato donna. E invece stavo lì, a spiarlo nel mio giovane corpo da ragazzo insoddisfatto. E più lo guardavo, più mi innamoravo. Più lo guardavo, più diventavo triste.

Ero salito sul palco e mi ero stampato un sorriso sul viso, tanto grande quanto falso. Lo avevo fatto solo per le nostre amate BANAs. Non volevo mi vedessero triste al nostro primo concerto, sarebbe stato strano e preoccupante per loro, e non lo meritavano. E poi, se mi fossi comportato stranamente, gli altri membri se ne sarebbero di certo accorti. Dentro di me, peró, mi sentivo morire. Avevo cantato automaticamente, mi ero mosso meccanicamente. Con la testa ero stato da tutt'altra parte. Per fortuna finii il mio solo normalmente, ed uscii dal palco salutando le fans. Con la stessa facilità con la quale mi ero stampato quel sorriso falso in viso, lo feci sparire non appena varcate le soglie delle quinte. Dopo la mia, ci sarebbe stata la sua esibizione, e poi, una ad una, quella degli altri. Cosa avrebbe fatto Jinyoung sul palcoscenico? Avrebbe baciato una di quelle ragazze? Magari durante le prove si era innamorato di una di loro, e dopo la performance lo avrebbe dichiarato ufficialmente! Sentii un nodo in gola al solo pensiero. Stetti dietro le quinte non so per quanto tempo, aspettando che arrivasse il suo solo, e non mi riusciva di calmare il cuore, che batteva all'impazzata. Gli altri stavano assistendo dall'altra parte delle quinte, pronti ad andarsi a preparare per i loro stages appena finito quello del leader. Il palco era buio, e ad un certo punto si sentì rumore di passi veloci e si videro ombre muoversi e posizionarsi sul palco. *Ci siamo*, pensai. Partirono improvvisamente le prime note della sua canzone ed io sobbalzai per la tensione accumulata. Le mie mani non vollero smettere di tremare neppure per un attimo. Si accesero le luci e lui era lì, al centro, vestito con un completo elegante nero e rosso e una camicia nera bucherellata da cui si poteva intravedere la sua candida pelle. Era bellissimo, più del solito addirittura. Inizió a cantare, da solo, con l'occhio di bue puntato sulla sua figura. La sua voce era sensuale e dolce allo stesso tempo, e il suo viso illuminato dalla luce era la cosa più bella che io avessi mai visto. Potevo vedere il suo profilo perfetto e le sue labbra, che tanto desideravo, che si muovevano per cantare. Lui ballava, circondato da altri ballerini. Era così sexy nelle sue mosse, nel toccarsi lascivamente, nel cantare con quel tono di voce sensuale, nel chiudere i suoi occhi orientali mentre prendeva le note alte. Sembrava davvero che stesse godendo, e a questo pensiero arrossii e sentii crescermi il fuoco dentro. Il mio cuore non sapeva se fermarsi o battere più in fretta che potesse. A dirla tutta, sentivo caldo anche da un'altra parte, e i pantaloni cominciarono a diventarmi stretti addosso. Ero talmente preso da lui in quel momento (quando mai non lo ero, del resto?) che avevo quasi dimenticato le ballerine. Fu quando le vidi salire sul palco che mi crolló il mondo addosso. Erano vestite anche loro di nero e rosso, con abitini succinti e una maschera di piume rosse a coprire i loro visi. Sentii di nuovo l'ansia attanagliarmi il cuore e cominciai a sudare freddo. Le vidi ballare attorno a lui, sfiorarlo, strusciarsi ai suoi fianchi, accarezzare il suo viso, ammiccargli. Sentii gli occhi bruciare e le lacrime scendere veloci sulle mie guance. Sentivo le urla delle BANAs e potevo dire di sentirmi come loro, anzi, peggio di loro, perchè io Jinyoung lo amavo, ma non come una semplice fan, io lo amavo più della mia stessa vita. E avrei venduto l'anima al diavolo se solo mi avesse assicurato l'amore di quel ragazzo. Una delle ballerine era stata la più fortunata: Jinyoung la abbracció e la sfioró da dietro, le toccó le braccia scoperte e poi le avvicinó il viso al suo tenendola per il mento. Vidi le loro labbra a pochi millimetri le une dalle altre, e decisi che non potevo assistere ad un loro bacio, non sarei sopravvissuto al dolore. Mi voltai piangendo e cominciai a correre cercando un posto in cui stare da solo. Ricordai che c'era un bagno in fondo al corridoio, e mi precipitai lì. Mi illusi pure che Jinyoung mi avesse guardato, per un attimo, prima che me ne andassi.
Arrivai in bagno e mi chiusi in uno dei gabinetti. Per fortuna non ci trovai nessuno e potei sfogarmi. Si sentivano ancora le ultime note di quella canzone sfumare e le fans urlare. E io non potevo far altro che piangere e stringermi forte il petto, che ormai mi faceva male come se stesse per prendermi un infarto (e non era detto che non sarebbe successo sul serio, visto lo stato in cui ero). " 'Be my girl', Gongchan. 'Be my GIRL', non 'my boy', Gongchan. Rassegnati, non potrà mai amarti. Non sarà mai tuo." Parlai da solo dalla disperazione, e continuai a piangere. Sentii la porta aprirsi, e soffocai di corsa un singhiozzo. "Channie, sei qui? ...Gongchan?" Era la SUA voce, l'avrei riconosciuta fra mille. Presi della carta igienica e mi asciugai le lacrime, mi misi in ordine i vestiti, mi stampai un sorriso falso in faccia e cercai di calmarmi il più possibile per uscire e parlargli senza sembrare strano. Tirai la catenella dello scarico e uscii dal gabinetto. "Che fai, hyung? Ora mi segui anche in bagno?" gli dissi con voce scherzosa, anche se tremavo ancora. Alzai il viso e lo vidi davanti a me tutto sudato e con un'espressione preoccupata in viso. "Che hai, Chan?" mi disse serio. "Eh? Cosa dovrei avere hyung?" feci finta di non capire. "Gongchan, ti ho visto piangere da dietro il palco." Abbassai lo sguardo *allora mi aveva visto davvero prima* pensai. Sorrisi falsamente guardando a terra e toccandomi la nuca con una mano "Devi esserti sbagliato, hyung". Lo sentii abbassare la testa e cercare i miei occhi. Mi prese il mento con una mano, mi fece voltare e mi guardó "Hai gli occhi rossi". Mi sentii morire a guardarlo in faccia. Stava a pochi centimetri da me, proprio come lo era stato con quella ragazza. Mi tornó in mente la scena che avevo visto pochi minuti prima e sentii le lacrime sgorgare di nuovo, ma non parlai. All'improvviso Jinyoung mi abbracció forte. Potevo sentire il suo profumo addosso, i suoi capelli bagnati sfiorare le mie guance, il suo respiro vicino al mio orecchio. Cominció a farmi male il cuore e piansi senza più trattenermi. Dopo qualche attimo sentii la sua mano accarezzarmi dolcemente la testa e la sua voce sussurrarmi "Cos'è che ti fa piangere, Gongchan? Non posso vederti così" "Tu mi fai piangere". Non so perchè lo dissi, non ci pensai nemmeno, mi uscì fuori dalla bocca automaticamente. Lo sentii staccarsi da me e non appena alzai lo sguardo vidi che lui mi guardava con un'espressione sorpresa e ferita sul viso. "Io?" lo sentii dire fievolmente. Non si rendeva nemmeno conto di quello che provavo! Non se ne accorgeva nemmeno di come mi facesse star male! Sentii crescere dentro una rabbia infinita e gli vomitai addosso tutti i miei pensieri senza nemmeno pensare a ció che stavo facendo "Si, tu. TU E LE TUE BALLERINE, TU E LA TUA INDIFFERENZA VERSO DI ME, TU CHE NEMMENO MI GUARDI, TU CHE NEMMENO PENSI DI POTERMI FARE DEL MALE, TU CHE MI VEDI SOLO COME UN AMICO, TU CHE TI PIACCIONO SOLO LE DONNE!" lo vidi impallidire e guardarmi con l'aria di chi si sente sempre più in colpa ad ogni parola che ascolta. "Tu, sempre tu, Jung Jinyoung" aggiunsi a bassa voce voltandomi, infine. Lo sentii avvicinarsi a me "C-C-Chan... Tu... Tu sei innamorato di me?". La sua voce tremava e io cominciai a pensare di aver parlato troppo, che ora lo avrei perso del tutto. Mi voltai e lo trovai vicinissimo a me, che mi guardava preoccupato. Sentivo gli occhi gonfi, probabilmente erano rossi. Ormai era fatta, dovevo dirglielo. Lo guardai dritto negli occhi "Saranghae". Vidi la sua faccia vicino alla mia e pensai che fosse finita, che avessi rovinato tutto, che avrei dovuto lasciare il gruppo e che quella sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei visto. Fu allora che successe, che lo vidi sorridere. Fu in quell'istante che si mise a piangere e sentii uscire dalla sua bocca con voce tremante le parole che più desideravo ascoltare in vita mia "Saranghae, Gongchan" Lo guardai incredulo. "D-Dillo di nuovo", gli dissi in un soffio temendo di essermi immaginato tutto. Si mise a ridere felice guardando a terra. Era rosso in viso, e lo trovai adorabile come un cucciolo. All'improvviso alzó lo sguardo, avvicinó ancora di più i nostri visi già a pochi millimetri l'uno dall'altro e posó lentamente le sue labbra sulle mie. Sentii il cuore esplodere, stavolta dalla felicità. Ricambiai il bacio circondando il suo collo con le mie braccia. Gli accarezzai i capelli sulla nuca e chiusi gli occhi godendomi il momento. Mi sentivo davvero felice. Il suo corpo magro era a contatto col mio e potevo sentirlo davvero fra le mie braccia, in quel momento. Le sue morbide labbra cercarono le mie, come nemmeno nei miei più rosei sogni era accaduto. Dopo quella che mi sembró un'eternità, Jinyoung interruppe il nostro bacio per un attimo. Aprii gli occhi e lo trovai che mi guardava. Mi asciugó una lacrima dalla guancia e lo sentii dire "Scusa, scusami davvero. Non voglio che tu stia male a causa mia. Mi dispiace, sono stato uno stupido. Ti amo, Gongchan. Ti amo, non immagini quanto". Mi cinse i fianchi con le braccia avvicinandomi e stringendomi a sè e mi bació con più passione. Sentii il sapore salato delle sue lacrime mescolate alle mie, e potevo sentire Jinyoung sorridere sulle mie labbra mentre mi baciava. Dischiusi un poco le labbra e sentii la sua lingua cercare la mia. La accolsi fra le mie labbra e feci giocare le nostre lingue alla ricerca di un contatto più profondo. Potevo sentire tutto il suo amore in quel bacio, e cercai di trasmettergli tutto il mio. Mi sembró di stare in paradiso, per una volta. Sorrisi. Finalmente, lui era mio... E non stavo sognando.

  
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