Il vento fa incresprare la pelle e aggiunge nuovi piccoli taglietti alle mie labbra già screpolate.
Ma quasi non lo sento più; sono giorni ormai che il freddo mi è entrato dentro, scavalcando lo strato di epidermide e muscoli ed insediandosi definitivamente nelle ossa.
Non sento più nemmeno i morsi della fame, o meglio, ho imparato da ignorarli.
Non c’è ormai nulla che possa scalfirmi se non lui, il mio fardello. Il mio tesoro.
Nemmeno l’espressione ferita di Sam, che sempre mi è stato accanto, ha fatto breccia nel mio cuore.
Nulla più, se non la paura di perderlo, di separarmi da lui.
Eppure è per questo che sono qui, non è vero?
Per questo, mesi fa sono partito dalla terra degli elfi, per liberare la Terra di Mezzo dalla grande minaccia costituita da Sauron.
Sono stato uno sciocco. Mi sono fatto carico di una missione che nemmeno avevo capito.
Sono stato affiancato da compagni che ho abbandonato. Per il loro bene o per il mio? Posso forse negare che da quando l’anello è antrato in mio possesso, tutti ai miei occhi sono una minaccia?
Persino Sam.
Sono consapevole del fatto che non sarei mai arrivato a questo punto senza di lui, ma questo non mi ha impedito di lasciarlo indietro.
So che lui vorrebbe aiutarmi, vorrebbe capire.
Ma non può.
Nessuno può.
Eccetto Smeagol.
Lui ha passato quello che ho passato io. Certo, non ha dovuto attraversare terre o fuggire da Orchi ma lui sa.
Conosce la sensazione che si prova tenendolo in mano, guardandolo al riflesso del fuoco, osservando la sua perfezione.
Come posso liberarmene? Come posso distruggerlo, fargli del male?
È parte di me.
Ogni passo che compio lungo questa terribile scala è un passo in più verso la salvezza della mia terra. E verso la mia fine.
Non posso sopravvivere, non senza l’anello.
Vorrei urlare, piangere, tornare da Elrond e gridargli in faccia l’amara realtà: non possiamo vincere, perchè nessuno che sia stato a stretto contatto con il gioiello di Sauron potrebbe mai liberarsene.
La missione che mi è stata affidata, che ho voluto, è troppo per me.
Ma vado avanti.
Un piede dopo l’altro, in passi che si fanno sempre più brevi a causa della stanchezza.
Non mangio, non bevo e non dormo da giorni.
La mia unica compagnia è un hobbit pazzo con una doppia personalità e non posso non passare ogni istante a chiedermi quando Gollum assumerà il controllo e mi ucciderà.
Mi manca Sam.
Oh Sam, che cosa ho fatto?
Come ho osato parlarti in quel modo, scacciarti, quando tu solo sei la mia ancora.
Potrei voltarmi e non tornare indietro; cercarti, oppure nascondermi da qualche parte e trascorrere lì in resto della mia vita.
Solo.
Ma faccio un altro passo.
Boromir
E un altro ancora.
Gimli
Ancora.
Legolas
E di nuovo.
Aragorn
Il mio corpo è sempre più pesante.
Merry
Devo continuare.
Pipino
Non posso deluderli.
Gandalf
Non voglio arrendermi.
Sam
Non mi fermerò.
Non tornerò indietro, non mi nasconderò in una grotta aspettando di morire.
Andrò avanti e farò quello che mi ero prefissato.
Mi sto odiando ora, per questa mia decisione, e sto odiando te, zio Bilbo, per aver preso l’anello anni fa, e te, Gandalf, per non avermi fermato.
Ma continuo, un passo dopo l’altro, sempre più stanco, sempre sul punto di crollare.
Onestamente non so cosa farò una volta arrivato al Monte Fato.
Non so se sarò così forte da gettare l’anello nella lava, sapendo che non lo rivedrò mai più.
Mi sento soffocare.
Una mano invisibile ha afferrato il mio stomaco stritolandolo, ed è il senso di colpa quello che si propaga per tutto il mio essere.
Crollo sulle ginocchia e vomito bile.
Senso di colpa.
Per cosa? Per avere la tentazione di tradire tutti coloro che confidano in me? O per la volontà, anche se debole, di distruggere l’anello? Entrambe.
Chi diavolo sono diventato? Cosa sto diventando?
Il senso di soffocamento si fa sempre più pressante, ho la sensazione di annegare, anche se qui non c’è acqua.
Non posso tradire tutti.
Alzati Frodo.
Alzati.
 
 
Angolo di Luthien:
ordunque, da dove è uscita questa...cosa? Bella domanda. Non lo so.
Chiariamo, sono la prima a “prendere in giro” Frodo perchè passa la metà del tempo a fare gli occhioni e a dire: “non ce la faccio”. Sam è il mio eroe, su questo non ci sono dubbi.
Ma siamo onesti...chi di noi avrebbe avuto il coraggio di affrontare quello che Frodo ha affrontato? Magari non è stato il cavaliere senza macchia e senza paura ma è stato..umano.
Come lo sono io. Ed è per questo che ho scelto lui per questo piccolo squarcio introspettivo.
Spero di essere riuscita ad andare oltre i suoi occhioni azzurri ed essere entrata, almeno un po’, nella sua mente.