PROLOGO
 
Corro …

i miei piedi schizzano l’acqua delle pozzanghere ovunque, l’asfalto è duro, e i piedi fanno male, ma continuo a correre.
Comincio ad avere l’affanno, a sudare e mi sento le gambe cedere, ma non importa.

Ci si mette anche la pioggia fitta a intralciare la mia corsa, il buio  e quei tre uomini che mi rincorrono a passo svelto..ma io sono più veloce di loro, anche con quelle tre buste della spesa appena rubate.

Sento quelle voci sempre meno, e scompaiono del tutto quando imbocco un vicolo ceco e li semino definitivamente.
Mi assicuro di non essere seguita e mi accascio a terra, come la barbona che sono, sono sporca e sudata ma devo riprendere fiato per poter tornare da Zayn e gli altri..così mi alzo con le buste contenenti il cibo e affamata ritorno a “casa” consapevole che questa volta saranno tutti preoccupati, dato l’orario.

Riprendo a camminare per le vie buie di Holmes Chapel,  finchè non vedo in lontananza Zayn, che si guarda tutto intorno e cammina a passo svelto, lo chiamo a gran voce e lui si gira posando gli occhi su di me e facendo un gran sospiro di sollievo.

-Alex , grazie al cielo stai bene- dice raggiungendomi – ti ho detto  mille volte di non fare così tardi, non importa se non prendi il cibo cazzo, non farlo mai più.-  e mi tienestretta a lui.
Zayn, mio fratello, è sempre stato troppo protettivo nei miei confronti, all’inizio di tutta questa situazione potevo anche capirlo, ma ormai siamo abituati ad affrontare tutto questo, e lui sa che so cavarmela, anche troppo bene.

-Zayn, sono qui e sto bene..sono tre giorni che andiamo avanti a pane e acqua. Non ci sei solo tu da portare avanti, abbiamo dei turni con Louis e Bea, che devo rispettare anch’io. So cavarmela da sola..lo sai.- 

Lui prende due della buste che portavo e cominciamo a camminare – Lo so Alex, lo so..ma cerca di capirmi, siamo soli..io non ce la farei se dovessero prenderti, cerca solo di non tornare così tardi ok?-

Gli sorrido, pensando che infondo anch’io morirei se dovessero prenderlo un giorno. – Te lo prometto-

Arriviamo al camper dopo una decina di minuti, apro la vecchia porta consumata e con Zayn entro in casa, con Louis e Bea  che ci vengono incontro.
Mi subisco anche le loro di prediche sul non rischiare così tanto, e poi li vedo addolcirsi quando gli mostro le buste piene di cibo.

La nostra è una vita difficile, ma nessuno se ne lamenta, nessuno ne parla..non ci fidiamo di nessuno se non di noi quattro e comincio a credere che sarà così per sempre.
Louis e Bea hanno 20 e 17 anni e sono fratelli, ed hanno una storia molto diversa da quella mia e di Zayn.
Hanno avuto un’infanzia molto felice, i genitori li amavano, li viziavano ed erano tutti molto uniti, finchè il padre non morì in un incidente stradale quando avevano esattamente 8 e 5 anni, e la felicità lasciò spazio alla tristezza.
La madre cominciò a bere per la disperazione e perse la casa non sapendo più come pagarla. Fortunatamente avevano un vecchio camper che usavano per le vacanze estive, e si sistemarono lì, anche se in condizioni pessime.
All’età di 15 e 12 anni, la madre li abbandonò  e loro crebbero in quel camper cominciando a rubare per poter sopravvivere.

Io e Zayn invece abbiamo avuto un’infanzia che abbiamo cercato di rimuovere con il tempo..
Essendo di origini pakistane, vivevamo inizialmente lì con nostro padre, nostra madre e nostra sorella maggiore.
Nostro padre era una persona violenta e alcolista..e costringeva nostra madre e nostra sorella Safaa compiuti  16 anni a prostituirsi,  Zayn in quel periodo aveva  14 anni ed era obbligato alla violenza di mio padre e ai lavori forzati, io che ne avevo 10 capivo ben poco di quello che mi avrebbe riservato il futuro.
Zayn cercava sempre di proteggermi da mio padre, dato che mia madre e mia sorella ne erano succubi, ed avevano perso le speranze..lui invece no.
Quando mio fratello fece 16 anni, ed io 12…la mia famiglia si impoverì ancora di più e ciò spinse mio padre ad aspettare i soli miei 13 anni, per iniziare ad aiutare la famiglia con la mia prossima prostituzione.
Io però non avevo nessuna intenzione di fare la fine di mia madre e di mia sorella, e Zayn me lo fece capire ancora di più. Così, dopo un anno..prima che mio padre potesse decidere ogni cosa ,scappammo.
Con ogni mezzo possibile, con tutte le nostre forze e con tutte lo nostre risorse arrivammo qui dopo un anno. ..sapendo che nessuno ci avrebbe cercato.
Per qualche mese siamo stati costretti a fare dell’elemosina e vivere per strada..poi come una grazia del cielo Louis e Bea ci hanno trovato, ci hanno permesso di sistemarci nel loro camper e ci hanno mostrato il loro modo di sopravvivere e cioè quello di rubare.

Così ci troviamo ora, io sedicenne e Zayn ventenne a vivere con due fratelli di più o meno la nostra stessa età, una brutta storia alle spalle, un vecchio camper e la polizia sempre alle costole dato che ormai la città ci conosce come i “piccoli ladri ”..Holmes Chapel è una cittadina abbastanza sconosciuta quindi se qualcuno ruba siamo ovviamente noi.  
Inoltre rubare quando è strettamente necessario è brutto ed umiliante , ma la mia vita è già abbastanza tragica per avere anche i sensi di colpa, no?