L’ultimo respiro
Corsi. Corsi via da quel destino che si prefigurava sempre più nero per me, come una voragine dalla quale non sarei mai più riuscita ad uscire. Cosa avevo fatto per meritarmi questo? Ero davvero stata così crudele? Non avevo forse amato anche io? Non avevo forse dato tutto il mio cuore ad un uomo e a mio figlio, non li avevo protetti e curati quando ne avevano bisogno? Non avevo forse speso tutta la mia giovinezza per loro? E questo era il riconoscimento. Quale era stata la mia colpa? Volevo solo capire il perché, mentre gli occhi mi si inondavano di lacrime, annegavo nel mio stesso odio. Erravo per il bosco, senza una meta, vendendomi ai viandanti per racimolare un poco di pane e un sorso d’acqua. Al villaggio non potevo più tornarci, lo sapevo. Ero una traditrice, ero scappata e avevo dato la libertà ad un assassino. Buffo pensare che ora lui era potuto tornare, ma non io. Cacciata dal mio stesso padre, strappata da mio figlio, cosa potevo fare? Continuare a vivere così? Come un mostro? No, qualcosa doveva cambiare, subito senza possibilità di ritorno. La mia stessa esistenza doveva cambiare
Fu il terrore di un istante. Nulla di più. Guardai giù, nell’abisso che si apriva sotto di me, guardai quelle rocce accuminate che si intravedevano tra la foschia della sera ed ebbi paura. La morte, ora che la guardavo dritta in faccia, non sembrava più tanto consolatrice come mi sarei aspettata, non mi sembrava più l’unica soluzione possibile a quest’esistenza grama e terribile che mi trascinavo dietro da troppo tempo ormai. Un brivido mi percosse la schiena e deglutii. Sarebbe bastato un passo, appena un semplice movimento del piede e tutto questo sarebbe finito per sempre, senza più ritorno. La pace, finalmente. Ecco, questo era quello che desideravo, dopo anni passati ad errare per la foresta, a nutrimi con bacche, radici e carne cruda. Ero diventata un animale, né più né meno che un animale. E questa vita era davvero degna di essere vissuta? Abbassai gli occhi, ancora una volta rimirai quelle rocce accuminate e presi la mia decisione. Un profondo respiro ed ecco, il mio piede si mosse, infine.
NdA Storia puramente a caso scritta parecchi anni fa. Forse porterò avanti l'idea.
Fatemi sapere cosa ne pensate. :)
Aledis