Prologo

“Aprite il cancello, Custodi! Il momento è giunto.” La voce autoritaria di una donna incappucciata risuonò nel silenzio della notte. La donna incappucciata era accompagnata da altre due donne identiche a lei. Le tre misteriose figure erano sorelle e venivano chiamate Sofia, Margherita e Liliana. Ogni creatura si prostrava al loro passaggio.

Un cancello molto antico si stagliava all’ingresso di una grotta nascosta da sette cascate, come a preservare la magia incantevole di quel luogo. Con un sibilo metallico, il cancello iniziò ad aprirsi e presto il passaggio fu libero. Nella notte risuonavano solamente i passi veloci delle tre donne incappucciate ed il crepitio del fuoco nelle torce appese alla parete. Al centro della grotta vi erano sette creature, ognuna delle quali risplendeva di una luce calda e confortante. Anche incontrandole per la prima volta si acquistava immediatamente la consapevolezza che quelle creature erano le Custodi. Quella delle Custodi era una specie molto rara ed incredibilmente affascinante, forse per le orecchie appuntite ed il volto delicato, forse per l’immensità dei loro poteri e del loro compito. Esse, infatti, erano nate al solo scopo di preservare gli incanti ed i segreti del regno di Cusima, affiancate nel loro compito dai Guardiani.

Sofia, Margherita e Liliana furono guidate al centro della grotta della luce emanata dai corpi delle Custodi. Una volta arrivate al cospetto delle sette, fu Liliana a parlare “Custodi, il momento è giusto, come scritto nei vostri preziosi manoscritti. Permetteteci di adempiere al nostro dovere!”.

Le Custodi parlarono ad una sola voce “Vostre altezze imperatrici, attendevamo con impazienza il vostro arrivo. Prego, la Campana delle cascate è a vostra disposizione” e svanirono nell’aria lasciando al loro posto una campana d’oro puro.

“Sorelle, siamo certe che siano loro quelli giusti?” chiese con voce preoccupata Margherita.

Sofia guardò la sorella da sotto il cappuccio “Sbagliarsi è impossibile, le profezie parlano chiaro. I bambini che tutte noi stavamo attendendo sono loro”.

“Ma se ora noi suoniamo la campana, non avranno mai una vita normale. Sono dei neonati, sorella! Loro non hanno scelto questa vita!” continuò Margherita, la più sensibile.

Sofia fece un respiro profondo “Arriverà anche per loro il momento di scegliere. Per il loro bene, noi non possiamo far altro che aiutarli, ma dovranno adempiere al loro destino” affermò risoluta.

“Avanti, sorelle. Non c’è tempo per dubbi e ripensamenti. I piccoli stanno per nascere!” Le interruppe Liliana.

Allora le tre sorelle si avvicinarono alla campana e chiusero gli occhi tendendo la mano destra. Per un attimo, tutto tacque e l’aria si riempì di un silenzio quasi assordante. D’un tratto, le tre sorelle aprirono gli occhi all’unisono e dalla Campana delle cascate esplose una luce accecante che si disperse oltre la grotta e oltre la radura, fino a raggiungere i confini più remoti di Cusima. I rintocchi della campana si unirono in un tutt’uno con il pianto di quattro bambini appena venuti alla luce.

Sofia, Margherita e Liliana caddero sulle ginocchia quando la campana smise di suonare, stanche dallo sforzo appena compiuto. Da quel momento, nulla sarebbe stato come prima.

Angolo scrittrice
Salve a tutti. Questa è la mia prima storia fantasy. In realtà era da un po' di tempo che la mia mente contorta la stava elaborando, ma non ho mai avuto il tempo di scriverla seriamente. Questo è il prologo ed è un po' corto. Spero di poter aggiornare Lunedì prossimo.
Grazie per aver letto e ricordate che non mi dispiace se lasciate qualche recensione.
A presto,
SpinellaTappo98