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Autore: lirin chan    10/11/2007    6 recensioni
Verso lacrime nere. Non ho nulla, solo tristezza. Inesprimibile a parole. Un dolore improvviso in tutto il corpo. [SasuNaru] POV Kyuubi no Yoko
Genere: Drammatico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kuroi Namida [Lacrime Nere]

Continua a ritornare da me
Il ricordo di questo dolore
Si sparge attraverso i miei occhi
Tutto è offuscato


"Hokage Sama? Dove state andando?"

La piccola voce di quella femmina ti ferma. Sai che è una domanda ragionevole. È tardi e dovresti essere a casa e non per le strade oscure di Konoha.

Le sorridi, come sempre.

"Torno presto"

La sorpassi, senza togliere quell’arricciamento di labbra così falso. Lei ti guarda, preoccupata. Lo sono tutti da un paio di giorni. Se soltanto sapessero... Mi viene da ridere, cucciolo! Il loro Hokage che li tradisce così ignobilmente... Questa sì che è ironia.

"Naruto Kun..." La senti sospirare. È da poco tempo che ti sei accorto quante volte lo faccia al giorno. Io non ho fatto altro in questi anni. Quei sospiri mi hanno stancato. Se mai uscirò da qui, la sgozzerò con molto piacere!

Cammini piano, non hai fretta. Lo spolverino(*) ti svolazza intorno. L’hai sempre desiderato ed adesso è tuo. Ti protegge, ti classifica, ti fa sentire apprezzato.

Ma non felice. Non lo sei più da molto tempo ormai. Quanto sei buono, piccolo. Mi fai pena e tenerezza.

Konoha è oscura, la notte. I palazzi sembrano nascondere mille insidie, anche se in realtà è solo il tuo turbamento interiore, io lo sento bene.

I tuoi passi rimbombano sordi sulla terra battuta.

Lo senti, sono giorni che lo senti, sono stata io ad avvertirti per prima. Tu già lo sospettavi. Lo sapevi eppure solo questa sera hai avuto il coraggio di uscire allo scoperto. Rivederlo, come ogni anno, era un rischio sempre maggiore. Lui rischiava troppo, eppure ogni anno tornava. Come aveva promesso anni addietro. Anche se vorresti che non tornasse più. Cominci ad odiare quegli incontri. Vorresti tornare indietro, ma sai che lui non se ne andrà finché non ti avrà visto.

E poi, non è da te nasconderti.

Il fiume scorre lento vicino a te. Cammini sull’argine, con le mani in tasca, con lo sguardo basso. Come a voler avere la possibilità di far finta di non vederlo. Ma lo sai che è lì e ogni passo che fai ti avvicina a lui.

Io sento il suo chakra farsi sempre più vicino. È terribilmente forte, ma tu lo sei di più. So di cosa sei capace, anche senza di me. Ormai io non posso far altro che parlarti ogni tanto e curarti. Comincio ad assomigliare a quella femmina rosa.

"Cucciolo"

L’acqua è oscura, riflette il nero della notte. La luna è solo una piccola falce e le stelle non si vedono, c’è una sottile foschia.

"Che c’è?" Bisbigli, so che non hai voglia di parlare.

"...Niente"

Tu non mi dai peso più di tanto. Borbotti solo qualcosa sulle volpi impiccione e chiacchierone. Maledetto bamboccio, giuro che poi me la paghi!

Ti fermi di scatto e volti lo sguardo in basso, verso il fiume. Finalmente sei arrivato.

Il piccolo pontile ormai è quasi del tutto inesistente. Solo qualche asse e tre pali messi malamente su. Il tempo ha logorato pure quello.

Nell’ombra, quasi invisibile, lui ti osserva. Lo noti per la sua pelle chiara. È cresciuto, si è fatto uomo in quell’anno.

"Uno dei trentasette motivi per cui sei qui, no?"

Con rabbia mi getti contro del chakra. Non mi fai più di tanto, ma mi fa intuire quanto tu sia nervoso.

Sospiri, forse per cercare di riprendere il controllo dalla sfuriata che mi hai fatto, e cominci a scendere il pendio. È la prima volta che lo fai. Anni, forse secoli fa, non ne avevi avuto il coraggio. Mi ricordo quando lo hai visto la prima volta lì, io ancora ero un po’ intontita dal sigillo. Per la prima volta sentii qualcosa di diverso in te, non più rabbia, ma allegria. Chiamarla felicità mi sembra troppo. Comunque non ci feci molto caso, ti odiavo come odiavo tuo padre, maledetto Minato! Era affascinante, ma terribilmente patriottico... Per qualche centinaio di miseri umani uccisi c’era bisogno di sigillarmi? Non lo capirò mai...


Nonostante tu continui ad avvicinarti, la sua figura non accenna ad uscire da quell’oscurità. Ma ormai dovresti esserci abituato, è sempre stato un tipo oscuro. Non mi è mai piaciuto. Per principio nessun Uchiha mi ispira fiducia.

Ti fermi a pochi metri da lui, reggendo il suo sguardo.

"Non credi di essere un po’ in ritardo quest’anno? I ciliegi sono fioriti da una settimana" Lo sgridi.

Una volta avresti cominciato ad urlare come un matto, gridandogli di tornare. Adesso vuoi soltanto che se ne vada. Risveglia troppi ricordi.

"Ho avuto problemi" La sua voce non è cambiata. Sempre inespressiva, ma con una punta di tristezza. Quanto è insopportabile.

Sospiri un altra volta. Ogni anno la stessa storia.

"Potresti essere almeno un po’ più discreto non credi? Alcuni AMBU mi hanno fatto rapporto su una strana presenza che gira da qualche giorno intorno al villaggio"

Lo vedi ghignare per poi darti le spalle e scivolare lentamente a sedere, sull’erba. Il fiume scorre lento come sempre.

"A che serve essere discreti se si ha dalla propria parte l’Hokage?"

Sei un po’ irritato, ma ormai ci sei abituato alle sue frecciatine sulla tua carica. La prima volta che ti aveva visto con lo spolverino addosso aveva acceso un po’ di incenso per le persone di Konoha. Quel fottuto piccolo bastardo.

Ti avvicini a lui e ti siedi. È poca la distanza che vi separa, ma sembrano kilometri. Lo sento perfino io il muro che vi separa, ormai. Povero cucciolo, tu ancora speri che ti perdoni. Svegliati, è un Uchiha, gli Uchiha non perdonano. Mai.

"Cretino! Sai benissimo che se ti beccano non posso farci niente! Anzi! Sarei felice di rinchiuderti in qualche cella oscura e buttare via la chiave! Almeno impareresti un po’ di buon senso!"

"Non ne dubito" Risponde il bastardo "Peraltro riuscire a scapparti di sotto il naso sarebbe una piacevole elusione della solita quotidianità, chissà che non te ne sarei grato"

Questo ti fa irritare, ti sottovaluta come sempre. Non sei ancora riuscito a guadagnarti il suo rispetto. E sai che non si riuscirai mai.

"Non sono diventato Hokage per nulla!" Dici acido cercando di farlo ricredere. Sai che sono parole al vento, ma non poi fare a meno di cercare quella familiarità che anni, secoli fa avevate. "Come minimo potrei batterti adesso!"

"Per esserne sicuro dovresti provare, e non so quanto possa essere intelligente"

Crede fermamente nella sua superiorità, ma tu sai che potresti davvero farlo. O forse finirebbe alla pare, con la morte di entrambi. Questa sarebbe la soluzione migliore a tutto, ma non hai il coraggio di muovere un solo muscolo contro di lui.

Sbuffi, non sapendo cosa dire e ti sdrai sull’erba. Il cielo è pieno di stelle, erano mesi ormai che non ti soffermavi più a guardarlo. Una volta non facevi altro. Ti faceva sentire vicino a lui.

Adesso vorresti soltanto dimenticare ogni cosa.

"Sei già stato alla tomba?" Tiri in ballo l’argomento, è inutile girarci intorno.

"Questa mattina" Risponde lui. La sua voce non cambia minimamente di tono.

Questo ti fa irritare, non riesci a comprenderlo. Non ci sei mai riuscito.

"Allora perché sei ancora qui?" Il tuo tono si accende. "Anzi, perché sei qui da giorni? La promessa parlava di visitare la tomba, non di di gironzolare per i dintorni come un gatto randagio finché non fossi venuto io a sbatterti fuori dal mio villaggio!" Adesso sei irritato.

Ti guarda. Ti senti gelare dentro non vedendoci nessun sentimento.

"Non lo so" Quegli occhi li hai sempre odiati. Gli occhi del Sasuke a cui volevi bene sono morti da tempo. "Sicuramente non per vedere te, comunque. Anzi, dato che sembreresti tanto gradire un mio arresto, perché non ti sei portato dietro un intera squadra AMBU?"

Lo sa benissimo il perché. Non riesci a capire se gli piaccia farselo dire o se goda nel vederti soffrire mentre ti ricordi i sentimenti che ti legano a lui.

Ti volti dall’altra parte per non dargli troppa soddisfazione. Sei buffo, piccolo. Così fai solo il suo gioco.

"Sei mio fratello, non potrei mai farti una cosa simile..." Ti fermi, ti inumidisci le labbra, un gesto di nervosismo che non hai mai perso. "E poi per l’altro motivo..."

"Non sei mio fratello" Quelle parole ti uccidono, lo hanno sempre fatto. "Mio fratello è morto per causa tua." Di nuovo ricalca su quella storia, non ti perdonerà mai. "e l’altro motivo è assurdo, Naruto. Ciò che provi non ti ha impedito di fare ciò che hai fatto"

In un attimo la rabbia prende possesso di te. Non gli permetti di giudicare i suoi sentimenti e collegarli con quello che era accaduto.

Lo prendi per la manica e lo strattoni con violenza. Lui non si scompone e non ti allontana.

"Quello che provo non è affar tuo! Ho fatto quello che ho fatto solo perché lo volevo! Itachi meritava di morire per aver ucciso Sakura Chan! Se tu sei arrivato in ritardo non è affar mio!"

Lo lasci immediatamente tornando al tuo posto. Prima di uscire di casa avevi giurato di non perdere le staffe, se non altro per non attirare l’attenzione di qualcuno.

Mi senti ridere di gusto, per questo mi lanci di nuovo del chakra. Questa volta lo sento abbastanza.

"Hai solo mandato a puttane tutto ciò per cui ho vissuto, ti dovrei ringraziare per questo?" Domanda.

Non capisci. Perché? Perché il suo tono non cambia? Perché non urla e non ti prende a pugni come quella volta? Perché?

"E allora perché continui a venire qui?! Per la promessa?! Non te ne è mai fregato nulla di Sakura Chan! E sai benissimo che se non venissi più io non mi disturberei certo a cercarti come quando era un moccioso illuso! Mi spieghi per una fottutissima volta perché ogni anno non te ne vai finché non mi hai visto?! Ogni volta ti do tutto il tempo per andartene, ma tu non lo fai! Aspetti sempre che venga... Perché mi tormenti in questo modo?" Gridi.

Le tue parole lo fanno sorride malignamente. Non hai mai visto un suo sorriso sincero o magari non lo ricordi nemmeno più. Vedi i suoi occhi farsi rossi, probabilmente per metterti più in suggestione. Sai quanto sia bravo a farlo.

"Per non farti dimenticare di me. Dovrai vivere per sempre nel mio ricordo. Non ti permetterò di andare avanti, Naruto"

Ti fa male. Male da spezzarti in due. Ti senti freddo. Il fuoco che bruciava dentro di te, anche se ormai era solo un fiammifero, si è spento. Lo sapevi, lo sapevi ma hai voluto lo stesso sentirtelo dire.

Un pensiero ti attraversa la mente. Dai la colpa a me, ma non sono stato io, cucciolo. È la tua mente che te l’ha suggerita. Io non c’entro niente. Sei al limite della sopportazione, tutto qui.

Mentre continui ad osservarlo lui ha distolto lo sguardo, ritirando gli occhi rossi e cominciando a guardare il lento scorrere del fiume. Il suo volto è tornato impassibile. Vorresti cominciare a gridare come facevi da piccolo, ma non lo fai. Sei il capo villaggio, comportati da uomo, Rokudaime Hokage Naruto Uzumaki.

Sospiri e fai finta di non essere per nulla turbato. Cucciolo, se fin troppo forte.

"Ho capito" Ti alzi spolverandoti i pantaloni e lo spolverino che ti classifica. Ci tieni veramente tanto, vero? Più o meno di come tieni a lui? Che domanda sciocca, sono stato troppo a contatto con te in questi anni. "Io me ne andrei, l’Hokage non può presentarsi assonnato e depresso davanti ai suoi cittadini."

"Già" Annuisce con la testa, il bastardo. "Immagini ci ritroveremo tra un anno, allora"

Hai questo continuo bisogno di normalità. Una normalità che non esisterà mai più. Tu sei cambiato, lui è cambiato.

"Spero sempre in qualche catastrofe naturale che ti elimini dalla faccia della terra, ma dubito che nemmeno quella basterebbe" Ti gratti la testa, sei nervoso. Le sento molto bene.

Fai finta di essere scocciato, ma sento che stai male. È un dolore che sento da anni, ormai.

Vedi il bastardo fare un sorriso tirato, oserei dire di leggerci un po’ di nostalgia.

"Infatti, ma magari un ultima battaglia all’ultimo sangue servirebbe alla scopo"

Tu non ridi. Sai che non scherza. Se fosse per lui, ti avrebbe già attaccato da tempo.

"Sai che non ci combatto contro di te, Sakura Chan non lo avrebbe voluto e nemmeno io lo voglio, quindi o combatti da solo o te ne vai e non ti fai vedere fino all’anno prossimo... Sperando sempre in quella catastrofe naturale"

Lo vedi alzarsi lentamente, come se fosse stanco da morire. Ti senti in colpa cercando di non immaginare cosa sarebbe successo se lui avesse compiuto la sua vendetta. Magari sarebbe stato felice. Magari sarebbe stato con te. Cucciolo, non tormentarti l’anima in questo modo. Non serve a niente.

"Immagino che me ne andrò, e spererò anch’io in quella catastrofe naturale"

Desidera la morte, lo sai. Lo hai sempre saputo. La desidera da quando la sua famiglia è stata uccisa. Cosa ci vuoi fare, piccolo? È un fottuto vendicatore incompiuto della maledetta famiglia Uchiha. Si può solo averne pietà e biasimarne la pazzia.

"Perché continui a vivere, Sas’ke?" Lo mormori.

Cucciolo, non ti sono bastate quelle parole per farti capire chi è in realtà? Solo un anima persa.

"Perché il suicidio è una scelta incontemplabile, tu non ne soffriresti abbastanza" Ti guarda negli occhi. Persino io rabbrividisco per quanto sono impassibili. "Credimi, se non fosse per questo avrei già raggiunto Itachi dall’altra parte"

Cerchi di immaginare la tua vita sapendolo morto per colpa tua. Ti senti morire tu stesso. Ti senti abbandonato. Ti senti solo, come quando è morta Sakura. Quella ragazzina era molto importante per te, vero? Ma non pensarci, cucciolo. Non serve a niente.

"Mi avresti lasciato solo?" Mormori. Di nuovo. Un tempo non facevi altro che gridare, tanto da spaccarmi i timpani. Adesso vorrei risentire di nuovo quelle urla.

Continua a guardarti. So che sta pensando a qualche altra malignità da dirti. Vorrei sbranarlo.

"Naruto, se fossi certo che questo ti farebbe soffrire, lo farei con maggiore impegno" Il suo tono maligno non mi sfugge, ma tu non ci fai caso. Vorresti prenderti tutto il suo dolore, cucciolo? Non puoi, è troppo grande per il tuo cuore già ferito. "Forse così capiresti in parte ciò che mi hai fatto"

Ci viene da ridere a tutti e due. Quel piccolo bastardo non sa che lo capisce, lo capisce benissimo. Sono gli stessi sentimenti che il mio piccolo prova quando pensa che non è riuscito a riportarti indietro, che quella ragazzina è morta per questo, che ha gettato tutto al vento quando ha ucciso il creatore di tutto questo dolore.

Di nuovo, ti viene da pensare come sarebbe stata la vita se quell’Uchiha non avesse sterminato il suo clan. Magari, adesso sarebbero tutti più felici. Non pensarci, cucciolo. Non serve a niente.

"Smettila di dire stronzate. Se tu veramente volessi farmi del male avresti attaccato Konoha centinaia di volte, sai che questo villaggio è la cosa più importante per me... non sei uno stupido..."

Tenti di nuovo di riaccendere quel fuoco, tenti di farti ritornare la speranza che lui infondo ti consideri ancora una persona a cui voler bene e non una da odiare.

Cucciolo, sai anche questa è una speranza vana? Sia lui che io sappiamo come distruggere questa tua teoria. Solo che io non te lo dico, lui ti distruggerà del tutto.

Piccolo, sii forte perché quello che dirà non è altro che la verità.

Lo senti ridere, una risata probabilmente ripresa dallo stretto contatto che ha avuto con quell’uomo, quello con la lingua lunga. Non mi ricordo come si chiami, non mi spreco a ricordarmi i nomi di insulsi esseri umani che non ritengo degni nemmeno di averlo, un nome.

"Non diciamo stronzate, non è il tuo stupido villaggio la cosa più importante per te" Continua a ridere. Di nuovo, vorrei sbranarlo. "è assurdo che ancora ti racconti certe bugie"

Cucciolo... Naruto...

"Sono io, la cosa più importante per te, per questo io posso farti del male. Ti farò talmente soffrire da desiderare di non avermi mai incontrato"


Verso lacrime nere.

Non ho nulla, solo tristezza.

Inesprimibile a parole.

Un dolore improvviso in tutto il corpo.


Il tuo cuore sta piangendo lacrime. Mai ti sei sentito così. Piangi, cucciolo. Piangi senza versare lacrime dagli occhi, così lui non potrà vederle.

Di nuovo quel pensiero ti attraversa la mente. Di nuovo, non sono stata io. Solo tu. Infondo, sarebbe la soluzione migliore.

Vuoi dargli ascolto, Naruto? Non potrai più tornare indietro, lo sai.

"Tu.." Mormori a mezza voce.

Lui ti presta attenzione, forse un po’ incuriosito, ma ancora indifferente.

Cucciolo, sei davvero deciso?

"Tu.. Vuoi che io soffra per il resto della mia vita, vero?" La voce ti trema.

Puoi ancora tornare indietro, se lo vuoi.

Lui ti guarda. Forse è indeciso nella risposta da darti. Apre la bocca e poi la richiude. La riapre di nuovo.

"Sì, è questo quello che voglio"

Un solo attimo che dura in eterno.

Tu nemmeno quasi te ne accorgi. Ti avvicini a lui velocemente, lo guardi negli occhi, lui non sembra stupito.

Non stacca lo sguardo da te nemmeno quando gli trapassi il cuore con il Rasengan.

Quello sguardo, non è di ringraziamento ne di odio. Ma di derisione e vittoria.

Lui ha vinto. Ha avuto quello che voleva.

Sei tu che sei morto. Hai ceduto, un altra volta, ad un suo capriccio.



"Cucciolo... Lascialo andare"

"No.." Mormori continuando a stringerlo.

"Naruto... Sei ricoperto di sangue"

"Se è il suo non mi interessa"

Lo stringi ancora di più, il suo corpo senza vita. Lo hai attaccato, trapassandolo da parte a parte. Preciso nel cuore.

Volevi toccarlo almeno per una volta, vero? Piccolo, ci sei sempre riuscito e non te ne sei mai accorto.

"Sasuke, adesso sei contento? Soffrirò per il resto della mia vita, come volevi tu... Ti ho salvato almeno questa volta? Ne, Sasuke?"

Continui a parlare con quel cadavere ormai da ore. Gli accarezzi i capelli, gli baci la testa. Piccolo...

"Adesso basta, Naruto. Lascialo" Gli parlo di nuovo.

Finalmente sembra ascoltarmi.

"Kyuubi, questo... è un bene?" Mi chiede. È raro che sia lui a farmi domande.

Da prima non rispondo, in effetti non so cosa dirgli.

"Non so, piccolo... Non me lo chiedere"

Sento la sua delusione a quella risposta, un po’ lo sono anch’io.

Lo sento allentare la presa su quel corpo. Lo adagia sul prato, lentamente. Quasi avesse paura di svegliarlo.

Infatti, sembra quasi che dorma. È rilassato come mai noi due l’abbiamo visto.

"Sta piangendo..." Mormora.

Io non vedo lacrime, non capisco cosa intenda dire.

"Piange perché mi ha lasciato solo, vero Kyuubi?"

Non ho il coraggio di distruggere le sue illusioni.

"Sì, Naruto"

Gli si avvicina piano. Senza fretta.

Lo baci. Uno sfiorarsi inumidito dalle tue lacrime e dal suo sangue.

Le gocce salate cadono sulle sue guance fredde, mischiandosi al sangue. Nel buio della notte il sangue nero diventa lacrime nere che scivolano sulla palle bianca e fredda.

Ti allontani da lui, non un solo singhiozzo esce dalle tue labbra.

Ti alzi, con le lacrime che continuano a scendere sul tuo volto impassibile.

Questa è la sofferenza che dovrai portare per tutta la vita. Averlo ucciso ti porterà al tormento e non avrai più un attimo di pace o serenità. Ma non ti ucciderai. Vivrai solamente per soffrire.

Credi di averlo reso felice in questo modo? Forse è così. Lui stesso non faceva altro che incitarti a combattere per questo motivo, tu lo sapevi. Per questo non volevi combattere.

È stato meglio così? Ucciderlo all’istante? Non è riuscito nemmeno a dirti un ultima parola.

Non volevi sentirla?

Ti togli lo spolverino imbrattato di sangue. Glielo adagi addosso. Questo si sporca ancora di più.

Era la tua cosa più preziosa.

Ti volti e cominci ad allontanarti, senza smettere di piangere.

Io sospiro, acciambellandomi su me stessa. Perdonami cucciolo. Io non sono brava a consolare.

"Hokage Sama? Cosa è successo?"

Quella ragazzina di prima ti corre incontro insieme a qualche altra faccia conosciuta.

"Naruto... Che ti è successo?" Chiede quel ragazzo che si accompagna sempre ad un cane.

Probabilmente lui e tutti gli altri hanno notato le tue lacrime e il sangue. Hai dei buoni compagni, cucciolo.

Mentre continui a piangere li guardi, duro.

"Il Mekunin Uchiha Sasuke si è introdotto nel villaggio, ma non è più un problema. Recuperate il corpo e portatelo agli AMBU"

Ti guardano, sorpresi. Forse pensano che tu sia diventato matto. Infondo non sono poi tanto lontani dalla realtà.

La femmina bionda si avvicina.

"Naruto... Sei impazzito? Sasuke Kun non può.."

La zitti con lo sguardo. Non sei in vena di essere contraddetto.

"Yamanaka San, se hai dei dubbi va a controllare"

Adesso sono ancora più perplessi.

"Naruto Kun... Davvero hai..."

Gli occhi bianchi di Hinata ti entrano dentro, lo hanno sempre fatto. Per questo non ti è mai piaciuto starle accanto.

Ti fanno all’improvviso rendere veramente conto di ciò che avevi fatto. Le tue lacrime aumentano, le tue mani sono completamente sporche del suo sangue. Le guardi.

Ti fanno schifo.

"Io.."

Il tuo respiro aumenta. All’improvviso tutti i momenti passati con lui, belli o brutti o orribili, ti risalgono alla mente.

Il tuo amore per lui ti soffoca. Ti uccide.

"Sasuke..."

Lui è ancora dentro di te. Ti ha legato a se, vivo o morto. È questo che non avevi calcolato. Lui resterà lì, sempre vicino a te a guardarti, a tormentarti con i suoi occhi neri. E non ti abbandonerà mai.

A te giudicare se sia un bene o un male, Naruto Kun.

Intanto, urla pure nella notte la tua paura e sofferenza. Il domani arriverà lo stesso e il tuo dolore sarà sempre lo stesso. Vorrai sparire, ma non potrai. Non sei un egoista.

Soffrirai per lui, come hai sempre fatto, cucciolo mio, mentre i suoi occhi ti osserveranno, ridendo.


Anche se grido mentre verso lacrime nere
Il domani arriverà, col suo volto sconosciuto
Dovrò affrontare gli stessi dolori
Se è questo che mi aspetta
Voglio sparire lontano
Anche se è da egoista…



NdLirin: Non è venuta come avrei voluto ç_ç Mi sento una fallita... Non mi piace per niente... Neanche un pochetto... Ma è il lavoro di un mese e mezzo e non voglio sprecarlo... Sì, in un mese e mezzo sono riuscita a fare solo questa schifezza -_- Dovevo farla in terza persona... Ma poi mi pareva di essere troppo distaccata... Così ho pensato a Kyuubi... Che tristezza ç_ç Non mi è venuta bene! Ci soffro un casino! Anche perché mi ero fatta aiutare da Ocy Nee Chan ç_ç Scusami sorellina, la tua sorellona è un incapace! Q_Q

Io nella mia mente ho molte immagini legate a questa fic.. Come la scena dove Naruto uccide Sasuke... Ma non ho voluto descriverla...

Comunque, i pezzi in corsivo sono le parti di due canzoni "Winter Sleep" Di Olivia (Reira dell’anime Nana) e gli altri due di "Kuroi Namida" di Anna Tsuchiya (Nana Osaki dell’anime Nana) Io vi consiglio di leggerla con queste due canzoni in sottofondo ^_^ Sono molto belle!...

Bhe... Anche se non è venuta come speravo... Spero che qualcuno la legga... E possibilmente non mi linci! XD

Ciao! Alla prossima! ^_^


(*) Lo spolverino è la casacca lunga dell’Hokage. In Giappone le bande di teppisti lo usano, generalmente con un scritta dietro con il nome della banda. Io l’ho chiamato così perché in italiano lo traducano in questo modo ^^, in giapponese non so come si dice ^^.



   
 
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