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Autore: Crumble    11/11/2007    11 recensioni
Sapevo già che sarebbe successo. Me lo ripetevano da mesi. Eppure, quando il mio cuore si fermò, non ero pronta e una lacrima scese sulla mia guancia.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a tutte ragazze, siete gentilissime! Sono contenta che il capitolo vi sia piaciuto!! Comunque, sono di fretta, devo andare a studiare... perciò vi ringrazio tutte quante e vi lascio al nuovo capitolo! Che è il penultimo... si, manca solo l'epilogo...


CAPITOLO QUATTORDICI: LA FINE
Bip.
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Bip.
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Bip bip.
.................................
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.................................
Luce.


Mi facevano male gli occhi per la troppa luce.
Sentii il rumore di tende che vengono tirate.
Buio.
Gli occhi mi facevano male lo stesso.
"D-dove sono?" se mi fosse uscita anche la voce, magari qualcuno mi avrebbe sentita.
"In ospedale..." rispose una voce nell'oscurità.
La riconobbi perfettamente.
Rimasi in silenzio.
Non sapevo bene cosa dire.
Insomma, sapevo perchè ero lì, non c'era bisogno che chiedessi cosa era successo. Come non avevo bisogno di chiedere perchè lui fosse lì.
L'avevo spaventato di nuovo.
"Charlie?" chiesi piano.
Si alzò dalla sedia. "E' rimasto qui fino a poco fa..." rispose avvicinandosi.
"Quanto ho dormito?"
"Due giorni" rispose.
Mi guardai intorno. La stanza era solo per me, c'era solo il mio letto lì. "Tu da quanto sei qui?"
"Due giorni..." rispose accomodandosi sulla sedia vicino al letto.
"Sei rimasto..." iniziai.
Nell'ombra lo vidi fare una smorfia. "Certo, cosa credevi che ti avrei abbandonata?"
"Sarebbe stato meglio..." risposi.
Non rispose neanche.
"Edward... tu... ti ricorderai di me vero?" chiesi mesta.
"Ogni istante della mia esistenza" rispose.
"E' un sacco di tempo..." constatai.
"Mh"
"Come... come si diventa vampiri?" chiesi.
Lo vidi irrigidirsi e serrare la mascella.
"No aspetta" mi affrettai a dire "Non è come pensi, cioè, non è che ti sto chiedendo di cambiarmi, sono solo curiosa..."
Mi guardò trenta secondi prima di rispondere e spiegarmi il procedimento per la trasformazione.
"Sembra difficile per voi" commentai.
"Si, lo è..." mi gaurdava incuriosito e insicuro.
Sorrisi. Sapevo cosa pensava, credeva che glielo avessi chiesto perchè volessi diventare come lui.
"Non posso farti diventare come me Bella" disse mestamente.
Sorrisi di nuovo, sinceramente. "Lo so Edward... non te lo sto chiedendo..."
Non gli parve abbastanza. "Non voglio condannarti ad una vita buia, non voglio che tu sia schiava della sete, del desiderio viscerale per il sangue. Non voglio che tu uccida degli esseri umani. Non voglio condannarti ad una vita così..." spiegò.
Annuii. "Sta tranquillo... va bene così" dissi.
Scosse la testa. "Non sai quanto odio quello che sono..."
Gli accarezzai una mano. "Non odiarti Edward, non ne hai motivo... mi sei stato vicino, sei sempre gentile cone me, il miglior amico che si possa desiderare. Io..." ripresi fiato "Io ti amo Edward... e ti ringrazio, perchè mi haiaiutato a completare la mia lista nel miglior modo possibile..."
Mi gaurdò, evidentemente a corto di parole.
Continuai. "Hai capito bene, ti sono infinitamente grata... sei una splendida persona e sono sicura che nella tua vita troverai la persona giusta e allora sarà bellissimo" gli sorrisi dolcemente "Io ti vedrò sta tranquillo, ti osserverò da lassù e sarò sempre nel tuo cuore... ma" presi fiato per dire le ultime parole "Non voglio che tu venga più a trovarmi"
Spalancò gli occhi, shockato. "Cosa? No!" protestò.
Scossi la testa. "E' meglio così credimi" insistei.
"Ma perchè?" chiese infuriato.
"Edward, cerca di capire, non sarà così fino alla fine... peggiorerò ancora e mi sentirò sempre peggio... non voglio tu mi veda così... voglio che tu mi ricordi in un modo migliore..."
Scosse la testa. "Io resto qui e verrò a trovarti tutti i giorni, che tu lo voglia o no. Cosa credi che ti lascerò da sola? Non sarà così! Sei la mia migliore amica, ti amo e desidero starti accanto, non riuscirai a farmi cambiare idea!" mi guardò e sorrise "Puoi chiudere la bocca"
Arrossii. "H-Hai detto che... che tu mi ami... ma...io..." mi amava. Eppure non voleva cambiarmi. Forse non mi amava abbastanza per volermi tenere con se per l'eternità.
"Lo so che mi ami anche tu..." si avvicinò per baciarmi lievemente "Non riuscirai a farmi stare lontano da te" disse.
Annuii. "Mi porterai i compiti che danno a scuola?" chiesi per sdrammatizzare.
Alzò gli occhi al cielo. "Va bene"
"Grazie" risposi sorridendo. Credo che quello fu il mio ultimo sorriso sincero, perchè il bip incessante della macchina vicino al mio letto, accelerò improvvisamente e poi, di nuovo buio.
Ancora quell'incessante bip.
La gola mi bruciava.
Aprii lentamente gli occhi. Edward era sempre vicino a me.
E io avevo un tubo infilato in gola. Non riuscivo a parlare.
Incontrai i suoi occhi e arrossii. Odiavo l'idea che mi vedesse a quel modo.
Con una mano tentai di strappare via il tubo.
Mi fermò. "Ferma lì, non provare a toglierlo" sussurrò.
E come avrei fatto a parlare? Non volevo che restasse solo silenzio tra me e gli altri, fino alla fine.
Come se mi avesse letto nel pensiero, tirò fuori una lavagnetta e un pennarello. "Ecco, così scrivi" disse.
Presi immediatamente la lavagna. GRAZIE PER ESSERE QUI scrissi.
"Non ti lascerò mai Bella" rispose.
CHE MI E' SUCCESSO?
Sospirò. "I tuoi polmoni hanno deciso di smettere di collaborare per un paio d'ore... ora dovrebbe essere tutto ok..." rispose.
CHE GIORNO E' OGGI?
"Mercoledì"
CHE ORE SONO?
"Le undici e mezza di mattina"
PERCHE' NON SEI A SCUOLA?
"Ma sai com'è, non mi andava..." rispose ironicamente.
Alzai gli occhi al cielo. EDWARD, VORREI CHE TU MI PORTASSI I COMPITI... E CHE NON FACESSI VENIRE NESSUNO A TROVARMI. NON VOGLIO VEDERE NESSUNO.
"Neanche Alice?" chiese.
NO TI PREGO. MI VERGOGNO TANTO.
"Di cosa ti vergogneresti si può sapere?" chiese alzando un sopracciglio.
NON MI VA CHE MI VEDA COSI' anche se potrebbe essere l'ultima volta che la vedo.
Edward scosse la testa. "Non credo di poter impedire a mia sorella di vederti"
MH, OK

I due giorni seguenti passarono velocemente, sopratutto grazie ad Edward che non mi abbandonava un attimo. Per fortuna non avevo avuto ricadute. Ogni minuto che passavo con lui mi rendevo conto di quanto lo amassi e di quanto mi sarebbe mancato.
Mi sentivo così fortunata nonostante tutto!
Mi dissi che ero pronta, che tutto sarebbe andato bene; che non importava che la mia lista fosse rimasta incompleta perchè la cosa più bella di tutte l'avevo vissuta fino alla fine.
Avrei ricordato tutto di lui, ogni minima parte.
I capelli morbidi e rossicci, gli occhi di miele, i denti bianchissimi, la pelle fredda e dura, il suo sorriso sghembo.
Qualsiasi suo particolare sarebbe rimasto dentro di me per sempre.
Mi sentivo comleta con lui, viva e pronta ad affrontare qualsiasi sfida, persino la morte.
O almeno era quello che mi ripetevo.
Bip.
Mi ero ripromessa di non piangere, di non dimostrarmi debole.
Bip bip.
"Bella?"
Ma la vista si annebbiava.
Bip, bip, bip.
"BELLA?"
Bip,bip,bip,bip,bip...
Sapevo che sarebbe successo...
Me lo ripetevano da mesi...
Eppure, quando il mio cuore si fermò, non ero affatto pronta... e una lascima scese sulla mia guancia...

biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii....
  
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