Rinascita





"Cosa sei disposto a sacrificare per la Causa, Crouch?"
La domanda dell'Oscuro Signore risuonava leggera come un alito di vento nell'ampio salone di Villa Malfoy, eppure nessuno avrebbe mai potuto dubitare della sua serietà e gravità.
Non lo faceva il giovane Crouch che osservava con lo sguardo serio e determinato di chi sta giurando, e sa che da quel momento la propria vita prende una strada dalla quale non è possibile tornare indietro; e lui non lo avrebbe neanche voluto.
"Tutto, mio Signore."
"Anche la vita?"
"Tutto. Metto la mia vita a disposizione della Causa, intraprendo il cammino dell'Oscurità e non conta il prezzo da pagare."
"Anche l'amore, Crouch?"
Un attimo di esitazione fece ritardare la risposta, la voce tremò impercettibilmente, quel tanto che bastava perché Lord Voldemort se ne accorgesse.
"Un giuramento senza sacrificio non è un vero giuramento. Devi sapere cosa puoi perdere."

C'era una sorta di compiacimento nel modo in cui Lord Voldemort chiedeva sacrifici ai suoi discepoli, mentre li osservava dalla poltrona di pelle nera al centro del salone dei Malfoy, in quello che sarebbe stato il posto spettante al padrone di casa, non al più illustre degli ospiti.
Barty alzò la manica sinistra della sua veste da mago intarsiata di ricami pregiati, a voler sottolineare anche con l'abbigliamento la solennità di quel momento; l'Oscuro Signore puntò la bacchetta sul braccio candido e magro del giovane Crouch.

"Morsmordre", suonò come un sibilo dalle labbra sottili del mago oscuro, mentre un sorriso affiorava sul volto di Barty, e veniva incrinato dal dolore acuto della maledizione, come una serie di spilli sottili che penetrano nelle carni, imprimendo il loro segno per l'eternità.
Barty resistette, perché non si nasce senza dolore, e in quel momento lui stava nascendo come mago oscuro.

Nulla sarebbe stato come prima.
Nulla, nemmeno lei si sarebbe salvata.

Conosceva benissimo il prezzo che avrebbe pagato, cosa gli sarebbe costata quella scelta, ma alla natura non c'era scampo: lui non avrebbe potuto tradire sé stesso per codardia, e lei non l'avrebbe neanche permesso.
La sorte di Regulus Black, colui che lo aveva iniziato alle Arti Oscure nelle aule dimenticate dei sotterranei di Hogwarts, gli si palesava come un monito.
Regulus, che si era visto strappare Marlene McKinnon dalle braccia, trascinata nell'inevitabile sorte che spetta a coloro che tradiscono il sangue.

Marlene, che non aveva voluto ripudiare la famiglia per seguire il percorso dell'uomo che nonostante tutto amava.
Ripensava all'amico morto mentre osservava sul braccio il simbolo della fedeltà all'Oscuro Signore, il legame con la sua nuova famiglia, l'unica che lo avrebbe trattato degnamente.

Sul fondo della sala, in un angolo, i suoi vecchi compagni di Hogwarts lo aspettavano: Jago Mulciber, Desmond Avery e Severus Piton, con il loro ghigno sarcastico e un barlume di gioia negli occhi, sollevati dal non essere più i novellini.
C'era voglia di riscatto negli occhi di quei giovani Mangiamorte, desiderio di emanciparsi dall'ingombrante presenza paterna: Severus non sarebbe mai stato un fallito come Tobias Piton, ed il disprezzo che nutriva per i Babbani si alimentava dell'odio per il padre indegno; Desmond e Jago non si sarebbero limitati ad essere le braccia dell'Oscuro Signore, come i loro genitori, loro si sarebbero distinti e sarebbero diventati Maghi Oscuri temuti in tutto il mondo, così come Barty, che avrebbe visto crollare il Ministero sotto i colpi della sua bacchetta e lo sguardo sorpreso del suo paparino.

Un brivido salì lungo la schiena di Barty, il gusto della vendetta lo inebriava; guardando il Marchio Nero giurò a sé stesso che sarebbe diventato il migliore, che l'Oscuro Signore lo avrebbe avuto vicino a sé, come un figlio.

Rinascere. Un padre migliore. Un padre degno di essere tale. Un padre che non avrebbe abbandonato il figlio al proprio destino. Un figlio che avrebbe onorato il padre.

Un sorriso increspò le labbra sottili di Barty: nulla aveva più importanza.






NdA: Eccomi tornata con una breve shot sul mio amato Barty. Personalmente, avrei voluto inserire questo frammento come un ricordo da qualche parte ne "L'amore ai tempi della guerra" (ç___ç fatemi piangere perché sono ispiratissima e non ho il tempo materiale per scrivere, ma lo troverò, abbiate fede, non abbandonate la storia e comunque sappiate che metà del prossimo capitolo è scritto!).
Dicevo, avrei voluto inserire questo frammento nella long, ma l'ho inviata al contest di Kyra Nott Hot Mess - flash contest per edite e inedite e visto che il contest è stato piuttosto sfortunato (abbiamo consegnato in due) la giudicia ci ha detto che avrebbe messo il giudizio come recensione e quindi ecco spiegata la pubblicazione a parte. u.u
(tanto, ogni scusa è buona per scrivere del mio amato Barty, vero?)

Approfitto, infine, per fare un po' di pubblicità ad un progetto folle (che ovviamente ho ideato io, e chi altri se no?) e che ha finito per coinvolgere la mia figlioccia adottiva Marti Lestrange (ma ci pensate che l'ho conosciuta che si chiamava Marti Gryffindor? Ahahahaah) ma che mette in imbarazzo e maltratta tutta una serie di fanwriter che hanno la sventura di essere anche delle mie care amiche! :D
Marti ed io, per mantenere un minimo di dignità sui nostri profili Efp e mettere paletti al fangirling, abbiamo creato un apposito profilo comune, ci chiamiamo Troubled Spirits (ed il nome è tutto un programma) e questo è il link della nostra prima follia "Old Generation - Can you chase this fire away?" Sarà una long, in cui ci facciamo beffe di tutte le regole e i paletti del fandom, cercando di rispettarne solo una: non creare Mary Sue. 
E come sarebbe possibile? Ci siamo scelte degli sfigati di primo livello come possibili fidanzati!! Tra Azkaban e quelli che moriranno in guerra, state certi che il fangirling e l'Angst andranno di pari passo, anche se vogliamo mantenere i toni abbastanza leggeri (ce la faremo? :D) Se avrete il coraggio di passare, magari fatecelo sapere! :D

Alla prossima,
Sev