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Autore: Misae    22/04/2013    3 recensioni
"...Non ho...fatto nulla di male, perché...mi odiate tutti così tanto...?"
Le lacrime di polvere di matita azzurra che colano dai suoi occhi non le vede nessuno.
Il fuoco fa così male, la prende facendo in fini pezzetti di cenere la sua finta pelle fatta di carta. Le mani non reggono più lo scalpello che cade a terra, solitario. E le gambe, il suo bel vestito, possibile che si siano trasformati in quella cosa nera che vede là per terra?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mary
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: Vi consiglio di ascoltare, mentre leggete, questa canzone http://www.youtube.com/watch?v=4sEfeTmj7dw , da cui è poi tratta questa fan fic.
 





 
 


I don't want to be a Puppet
 
 
 
 
 
 
 

 
 

Welcome to my world
that's painted with sadness.
There's no light of sun,
there you can't hear a sound 
at all.
 
 
 
 
 
 

Il pennello in mano della bella bambina dai capelli biondi affonda in una chiazza di colore blu, colorando la parete del colore delle sue amate bambole.
Prende poi un altro pennello e lo colora di un bel rosso vivo, lo stesso di cui è dipinta la bella rosa della bambina appena arrivata dal mondo che suo padre ha lasciato tanto tempo fa. Lei le piace, si chiama Ib. 
 
"Potremmo diventare amiche. Oh, Ib, saprò risultarti simpatica? Già ti voglio bene!"
 
Sorride estasiata, la sua prima amica è arrivata dopo averla aspettata così tanto.
 
"Ci hai messo tanto ad arrivare, però. Sai, dovrei essere un po' arrabbiata, ma non ce la faccio, sono così felice! Ora arrivo, arrivo da te, mia unica amica!"
 
Subito si alza, pulendo un poco con le mani il bel vestito verde dalla polvere delle matite colorate sparse per terra, insieme ai colori a tempera, i gessetti ed i colori a cera. Sorride guardando il suo libro illustrato aperto su qualche immagine di boschi e città. Quando uscirà da qui non ne avrà più bisogno, perché ovunque si girerà troverà tutto ciò che ha sempre sognato. Dalla gioia piroetta qualche attimo, fino a poi fermarsi accorgendosi di qualcosa di strano nell' aria delle gallerie. Un altro visitatore? Possibile? E' sempre stato così raro solo averne uno ed ora ce ne sono due, nello stesso momento?
 
"Garry. Garry. Che brutto nome."
 
Scuote la testa, imbronciandosi. Non lascerà che quello straniero le porti via la sua amica. Forse...forse...
 
"Ma sì, lo lascerò qui e prenderò il suo posto là fuori! E l' essenza su cui gira questo mondo non verrà alterata, ed io sarò felice, con Ib!"
 
Una risata ingenua, dolce e forse troppo acuta si diffonde nella stanza. Poi si blocca, il viso prende una velata tristezza.
 
- Sono così stanca d' essere il pupazzo di questo mondo, Padre. Capiscimi, voglio solo uscire da qui, non punirmi. -
 
 
 
 
* * *
 
 
 
 
 
- Oh, Ib...Garry...cosa state facendo, in questa stanza...? -
 
Cerca di mostrarsi tranquilla, stringe istintivamente lo scalpello tra le mani. 
 
- Potreste...andar via...? -
 
Un sussurro. Alza il viso su quella che dovrebbe essere la sua amica, ora però trasformatasi nella sua omicida. Cerca di trattenere le lacrime. Mary riponeva fiducia in lei, non ce la fa a trattenersi, ha voglia di urlare.
 
Ma tanto, chi mai la verrebbe a salvare?
 
- ANDATEVENE! -
 
Corre verso di loro, lo scalpello puntato verso le spalle della ragazzina dai capelli castani che arrivata davanti al quadro rotto prende fuori un accendino. 
 
Mary si ferma.
 
"...Non ho...fatto nulla di male, perché...mi odiate tutti così tanto...?"
 
Le lacrime di polvere di matita azzurre che colano dai suoi occhi non le vede nessuno.
Il fuoco fa così male, la prende facendo in fini pezzetti di cenere la sua finta pelle fatta di carta. Le mani non reggono più lo scalpello che cade a terra, solitario. E le gambe, il suo bel vestito, possibile che si siano trasformati in quella cosa nera che vede là per terra? 
 
Un ultimo piccolo sorriso, molto forzato.
 
"Io volevo solo essere felice. E' forse un peccato così grande?"
 
 
 
 
 
Ib e Garry corrono avanti, senza mai girarsi verso il mucchietto nero dietro di loro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Welcome to her world!
That's lying in ashes.
There's a sea of fire,
there is no way
to run at all.
She only wanted to be with her father,
 
 

 
But now little Mary is melting in her abyss alone.

.
.
.

"I' m coming, Father."




 
  
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