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Restavo ancora a fissare quel piccolo pezzo di marmo bianco. Sorridevo fiaccamente. Sentivo le lacrime spingere,ma cercavo di trattenermi. Posavo la rosa blu che tenevo in mano.
-Ciao mamma,ti ricordi di me?- riuscivo a balbettare -ci manchi tanto. Papà non è più lo stesso da quando te ne sei andata..- singhiozzavo.
-Sai,Jo dice che ti vede a volte,ma che tu non rispondi ai suoi saluti...- dicevo ancora.
-Mamma...-
Stringevo i pugni. E poi piangevo. Pensavo a mio padre. Da quando lei era morta lui non faceva altro che provare ad uscire con donne giovani. Mi ricordavo di quando Jonathan,il mio fratellino di 8 anni,mi aveva detto di averla vista sul balcone a stendere i panni. Chi sà come stava vivendo questo momento il mio fratello maggiore. Dall'orribile giorno dell'incidente non aveva detto più niente e non aveva versato una lacrima. E io? Io vivevo nell'ombra di una vita orribile. Avevo iniziato a tagliarmi e a farmi del male con ogni mezzo possibile. Morivo ogni giorno al solo sentire il suono dei freni di una macchina. E piangevo,piangevo come una scema tut