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Autore: Adelhait    11/11/2007    10 recensioni
Perdonami. Ti prego perdonami se sono fuggita, ma dovevo farlo. Anche se il mio cuore piange. Urla di dolore, ma oramai non ha più importanza perché è giunta la mia ora. Sto per morire…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…Perdonami…

 

 

"Perdonami.

Ti prego perdonami se sono fuggita, ma dovevo farlo.

Anche se il mio cuore piange.

Urla di dolore, ma oramai non ha più importanza perché è giunta la mia ora.

Sto per morire…

Mi hanno condannata, perché hanno scoperto che amo un demone.

Un figlio delle tenebre.

Gli umani sono e resteranno esseri capaci di atroci orrori.

Ma io li perdono.

Perdono la loro pazzia."

Pensa a questo una ragazza dai lunghi capelli corvini, occhi color della notte, viso di pesca, ma ora quel viso è pesto dai troppi colpi inferti dagli uomini.

Ora è lì, legata ad un palo e attende la sua fine…hanno deciso di punire la sua pazzia con il fuoco, lei perirà tra le fiamme.

Piange lacrime amare.

Piange lacrime di rimpianto, non doveva fuggire così da lui, solo perché ebbe una risposta brusca.

Un ricordo doloroso affiora nella sua mente.

***

Lei che raccoglie dei fiori e li porge a lui che osserva il cielo.

Arrossisce nel chiamarlo.

-Sesshomaru-sama questi sono per voi-.

Lui volta il capo e la guarda con freddezza, ma lei non demorde e con timidezza chiede, osa.

-Sesshomaru-sama posso farvi una domanda?-.

Lui si volta al cielo.

-Dimmi-.

-Cosa provate per me?-.

Lui non risponde resta fermo lì, immobile…Rin prende coraggio e gli dice.

-Vi amo…voi siete il mio vero e unico amore-.

Nasconde il viso arrossito tra i fiori, aspetta fiduciosa una sua risposta che arriva, fredda e tagliente.

-Sciocchezze! Io non provo nulla per nessuno… e ora preparati partiamo…-.

Lei resta ferma lì, vorrebbe piangere, ma non ci riesce…il suo cuore è infranto lascia cadere a terra i fiori, che il vento veloce li allontana.

Non riesce a muoversi, ma poi guarda il suo amore che lento se ne va, si morde le labbra e fugge, non vuole stare un minuto di più accanto a lui.

Scappa tra i boschi.

Le vesti e le carni lente si lacerano, ma questo non ha importanza, il dolore del cuore e dell’anima è più forte.

D’un tratto, mentre corre inciampa e cade a terra, si rialza e le lacrime veloci scendono e bagnano il terreno.

Si stringe in cerca di protezione, ma la delusione è forte.

-Fanciulla perché piangete?-.

Alza il viso e incontra gli occhi castani di un giovane che le porge la mano per rialzarsi, lei gliela da e si rialza, ma la stanchezza prende il sopravvento e cade a terra.

Il ragazzo la prende in braccio e la porta al suo villaggio, dove è curata e accudita.

I giorni si susseguono lenti e monotoni, Rin sente la sua mancanza, ma sa che non può più tornare da lui, ora ha deciso di restare lì, in quel villaggio.

Si sforza di sorridere, specialmente per il suo nuovo amico, Shita, che l’è sempre affianco e l’aiuta.

Una sera, mentre Rin guarda l’astro che gli ricorda lui, il ragazzo si siede accanto.

-È una bella serata, vero?-.

Lei annuisce con il capo, Shita si avvicina e le prende le mani e l’avvicina al suo viso e le bacia.

Rin arrossisce di fronte a quel gesto.

-Rin ti amo-.

Lei sussulta, veloce allontana le sue mani e volta il viso, ma lui imperterrito continua.

-Rin tu ami?-.

Veloci le lacrime rigano il suo volto e tra i singhiozzi sussurra.

-No, mi dispiace-.

Lui non si arrende.

-Rin io voglio che tu diventi mia moglie, non mi importa se tu non mi ami…io voglio…-.

Lei ferma la sua frase, si alza e tra le lacrime gli dice.

-No, non potrò mai diventare tua moglie…mi dispiace…perché il mio cuore appartiene a un altro-.

Il ragazzo si alza e le pone le mani sulle spalle e le chiede.

-Chi è? È un ragazzo del villaggio che conosco?-.

-No-.

Shito la fa voltare e vede la disperazione nei suoi occhi neri, ma lui vuole conoscere il nome della persona che fa soffrire la donna che ama.

-Dimmi il suo nome Rin…ho il diritto di saperlo?-.

-No, non posso cerca di capire Shito...tu…tu mi odieresti e questo non lo voglio-.

-Non ti odierei mai-.

L’abbraccia, vuole confortarla.

-Lui ti ama?-.

Sentendo quella domanda Rin lo allontana, le ha fatto male involontariamente, piange, scuote il capo e singhiozza un "No".

Lui è furioso e le ripropone di nuovo la domanda.

-Dimmi il suo nome?-.

-No!-.

-Perché? E’ forse un personaggio in vista che non può essere toccato?-.

Lei resta in silenzio.

-Allora è così? Ti ha illusa e poi ti ha detto che non ti ama? Lo odio, giuro che me la pagherà cara, lo ucciderò…dimmi dove si trova Rin?-.

La ragazza sbianca e tremante gli dice.

-Tu non puoi ucciderlo…-.

-Lo ami fino a questo punto?-.

Rin abbassa il capo e sussurra.

-Ti ucciderebbe in un secondo, non voglio che tu muoia-.

Il ragazzo ride e le dice.

-Sono molto forte, credi che un signorotto sarebbe capace di sconfiggermi-.

Continua a ridere, Rin sussurra.

-Sì, è molto forte-.

-Oh, dolce Rin…non credi nelle mie capacità?-.

Lei alza il viso di scatto.

-Non è questo, vedi lui è…-

-Cosa Rin?-.

La ragazza non può più tacere e gli urla.

-E’ un demone…la persona che amo è un demone, non un demone qualsiasi…Sesshomaru il signore delle terre dell’ovest-.

Shita indietreggia di fronte a quella rivelazione, la guarda con orrore, disprezzo, lei alza la mano e gliela avvicina, ma lui gliela scansa e scappa via.

Rin resta a guardarlo con gli occhi pieni di lacrime, lo sapeva che lui sarebbe fuggito, volta il viso al cielo e vede la luna che sembra burlarsi di lei.

La ragazza non immagina che il fato deciderà per lei un atroce destino, infatti, il mattino dopo la comunità inorridita di quell’amore proibito la prende con forza e la trascina al centro del villaggio.

Insulti, percosse le riservano, lei alza gli occhi pieni di lacrime e cerca il volto del suo amico, lo trova, ma vede in lui il luccichio dell’odio, abbassa lo sguardo sconfitta.

È sola non ha più nessuno che l’ama, nessuno che la proteggerà.

Piena di lividi e le vesti strappate la legano ad un palo, il capo villaggio ha deciso che all’alba lei perirà, intanto la gente continua a lanciarle contro tutto il loro disprezzo, ma lei perdona perché conosce che il cuore umano è mutevole come le stagioni, ma piange per il rimpianto di non poter rivedere il suo unico amore.

***

"Sesshomaru-sama perdonatemi se vi ho abbandonato…

Ma sapete ho un rimpianto, non potervi dire grazie per esservi preso cura di me…

Di un’insignificante ningen…

Ora devo dirvi addio perché sento le voci delle persone che mi hanno condannato…

Addio…addio per sempre amore mio…"

Chiude gli occhi e attende che il fuoco lambisca le sue carni.

Intanto sente i continui insulti che le rivolgono, ma d’un tratto sente delle urla di terrore.

La gente grida, sente che dice.

-Un demone!-.

Lei è stanca non riesce ad alzare il viso, ma d’un tratto le urla cessano e sente che qualcuno l’è vicino.

Sente che lentamente le corde cedono, è libera, ma il dolore e la stanchezza prendono il sopravvento sta per cadere, ma è sorretta.

Alza lento il viso e vede due occhi d’oro che la guardano severo, non può crederci lui è qui per lei, piange.

-Perdonatemi vi prego…io non vol…-.

La sua frase è fermata da un suo dito.

-Non parlare-.

Continua a piangere, il demone la prende in braccio e vede quel bellissimo viso pieno di ecchimosi, la rabbia prende il sopravento, vorrebbe vendicarsi un’altra volta, ma lo ha già fatto.

Rin lo guarda negli occhi, è spaventata di una sua qualsiasi reazione, lenta lo abbassa, ma lui le dice.

-Rin guardami!-.

Lei non cocciutamente tiene lo sguardo basso.

-Rin ti chiedo scusa-.

Spalanca gli occhi è lui a parlare? Lo volta e incrocia il suo sguardo non più severo, ma più dolce, lei scuote la testa.

-Non dovete farlo…sono io la sciocca che deve chiedervi perdono-.

-No, sono io che ti ho ferito con quella stupida frase…mi pento di quello che ho fatto, ho lasciato che il mio raggio di vita fuggisse da me…sai ho sofferto in questi giorni, ti ho cercata e ti ho trovata…orrore…ho provato orrore nel vedere che ti stavano per uccidere, per questo li ho puniti con la morte-.

Si volta con il capo verso i corpi senza vita degli abitanti, Rin si aggrappa alla sua veste e piange.

-Non dovevate fare questo per me!-.

Lui la stringe a sé e le sussurra qualcosa che mai nella sua longeva vita ha mai detto.

-Rin ti amo-.

Smette di piangere, il respiro si ferma di colpo, d’un tratto sente due dita che le alzano il volto, chiude gli occhi e sente sulle sue labbra qualcosa di caldo, di morbido, il suo signore la bacia.

È felice, il suo cuore veloce galoppa nel petto, nuove lacrime scendono, ma non più tristi, ma di gioia.

Si staccano e lei gli dona un suo sorriso.

-Mi perdoni?-.

-Sì, Sesshomaru-.

Il "voi" cade, una nuova coppia di amanti si affaccia alla vita, anche se vivono su due piani temporali diversi, a loro questo non importa, si amano e si ameranno in eterno…

 

Fine.

 

 

 

______________

Spero che questa nuova shot sia di vostro gradimento, ringrazio chi la leggerà e chi la commenterà…

   
 
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