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Autore: Oruas    23/04/2013    0 recensioni
Cerco me stessa, attraverso le grigie sfumature del mio passato, per tornare a ricordare, girare le spalle e poter sorridere, ma gli errori della mia vita tradiscono ogni mia ingenua speranza.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io,proprio io, chi sono? Chi cerco di essere? Chi voglio essere? Vedo attraverso due pupille che sbiadiscono i colori,le immagini, i pensieri...cerchiamo di trovare noi stessi per poi ritrovarci immersi in un rumoroso temporale alla ricerca di una goccia, una sola goccia che ci attraversi, ci disseti, ci purifichi da quelle indelebili macchie di errori, errori scritti a penna ricalcati e sottolineati.Mi ritrovo a leggere e rileggere quelle righe ricche di scarabocchi ricordando un passato che non conosce speranza, anzi ne dimentica le lettere che la compongono, la melodia che al solo movimento delle mie labbra, emette.E noi chi siamo? il passato, il presente o il nostro futuro? Forse noi siamo solo noi, adesso e solo adesso. Improvvisamente regna il silenzio,non piove più poichè il temporale è dentro di me e non cessa. Apro la finestra non perchè io voglia vedere il sole, ma affinchè sia il sole a vedere me e portarmi fuori da qui, fuori da me stessa, alla ricerca di un'altra me, e se mai non esistesse la costruirò io con le mie stesse mani nelle ore buie della notte con l'amore di cui non sono stata capace di amare e con la speranza di cui il mio passato non ne sente il profumo e la mostrerò al sole, una mattina, nella sua splendida bellezza, fiera di me. Si farò così! Ma, pensandoci, io non ne sono capace. Già, io riesco solo ad arrugginire un cuore che trabocca di amore, ad approffittare di un silenzio piuttosto che infinite parole, a fingere di credere piuttosto di credere davvero. Mi perdo nei miei pensieri, distruggo ogni melodia, ormai ogni singola parola che la mia bocca emette diventa errore. Errore è tutto quello che ricordo, perchè sono proprio i ricordi che mi annebbiano. E sai che c'è? Che ad ogni mio passo, affondo, si cerca di essere persone migliori proprio quando non lo si può e comincio a dimenticarmi, a detestarmi per poi trovarmi di fronte ad uno specchio e sorridermi. Dirai che sono pazza, incoerente e magari anche ingenua ed io griderò con tutta la forza del mio corpo che hai assolutamente ragione. Scusa, scusa, scusa, vedi? Lo ripeto di continuo nella mia testa ma ogni qual volta lo faccio tutto torna ad essere solo rumore, un rumore così fronte da storcere le sue migliori note. Corri, senza fiato, corri per aggrapparti ad una fune che ti porti su, lontano da queste paure, ma le mani sudano, il cuore stropiccia la pelle e gli occhi si spengono, si disorientano e si immergono nel profondo oceano di quei maledetti errori, si maledetti e sfiorerò i miei capelli, cadranno briciole di quella infinita incoerenza, ma vedrai, solo tu vedrai, come quella fune toccherà le mie mani perchè io so che un dì il sole uscirà, e non solo di giorno.
  
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