These four walls.

Queste quattro mura mi sussurrano di crollare, queste quattro mura mi obbligano di crollare.

Ed io le seguo, crollo a peso morto giù a terra e non mi rialzo più.

Qualcosa mi ha fatto andare fuori di testa.

Le voci nella mia testa mi seguono ovunque, io cerco di cacciarle. Ridono, piangono, urlano e mi chiamano.

E lui mi fissa, mi guarda senza staccare gli occhi da me. Io non lo vedo ma lo sento, sento il suo respiro, sento mentre sbatte gli occhi troppo asciutti e sento i suoi passi avanzare verso di me.

Io metto le mani sulle orecchie e mi chiedo: "Sono pazza?"

Queste quattro mura mi sussurrano di farmi del male, queste quattro mura mi obbligano di farmi del male.

Ed io lo faccio, mi tiro i capelli così con tanta foga, così con tanta forza.

Qualcosa mi ha fatto andare fuori di testa, ed io non so ancora cos'è.

Seguo con l'indice i miei tagli sul mio corpo fragile, mi ricordo ogni giorno, ogni ora, ogni minuto o secondo di quei graffi. E lo rifaccio, sempre.

Non ho più forza e mi lascio cadere a terra, nascondendomi fra quelle quattro mura.

Le voci aumentano e lui è sempre più vicino a me, è rimasto incantato, non sbatte più gli occhi.

Sono a terra cercando di sentire qualcosa, qualcosa di fisico per tornare alla realtà.

Queste quattro mura mi sussurrano di stare sola, queste quattro mura mi obbligano a stare sola.

Ed io lo faccio, senza esitazioni.

Qualcosa mi ha fatto andare fuori di testa, forse ci sto arrivando.

Mi manca il respiro, sempre più affannato, sempre più indecifrabile. Respiro profondamente.

Sento che il mio cuore batte così forte, così potente, così con tanta foga.

Lui è di fianco a me, le voci hanno raggiunto il massimo volume.

C'è sangue ovunque, capelli ovunque. Non reggo più. Sono pazza.

Qualcosa mi ha fatto andare fuori di testa, ed io la vedo, la felicità.