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Autore: Foggynightmare    23/04/2013    1 recensioni
Il professor Severus Piton finalmente riuscirà a trovare l'amore... Anche se non è l'amore che J.K.Rowling si aspettava. Tra lui ed Harry sucederanno molte cose...
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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“Chiudi la mente Potter”
Il tono spregevole era palpabile nella voce di Piton, non sarebbe stato in grado di nasconderlo con Harry Potter, specie quando era evidente che nessuno dei due desiderava stare in quel preciso posto con quella precisa persona.
“Ci sto provando!” disse Harry esasperato.
“Se questo è il tuo meglio, hai delle capacità davvero scarse Potter” ghignò il professore con aria di superiorità, poi continuò “Forza, riproviamo, non ho intenzione di sprecare il mio tempo con te…”
Harry ebbe appena il tempo di asciugare la sua fronte imperlata di goccie di sudore che subito sentì la voce ferma e possente di Piton “Legilimens
Poteva percepire l’incombente presenza del professore
Sulle sue spalle mentre ripercorreva i suoi ricordi…
Dudley che gli aizza contro un cane, il professor Lupin che si trasforma in un lupo mannaro, la sua conversazione con Hermione…no, quello no, tutto ma non quello pensava Harry, ma più lui tentava di non pensarci, più questo pensiero scavava nella sua mente facendo breccia tra i suoi ricordi.
“Harry, perché sei giù di morale?”
“Niente… per Cho penso…” ma la sua voce non era molto convinta, e il viso di Hermione si fece subito dubbioso.
“Su, a me puoi dire tutto, lo sai”
La sala comune era deserta ed i grandi arazzi appesi alle pareti erano appena illuminati dalla luce del camino.
Harry guardò l’amica con intensità e disse d’un tratto : 
“ Non ho chiuso con Cho perché non andavamo più d’accordo ed era atrocemente gelosa, ma…”
Esitò, non gli venivano le parole ed era la prima volta che lo diceva ad alta voce.
“Sono gay Hermione”
“Cosa?” la sua espressione era a dir poco allibita “Non che sia un problema ovviamente sai… solo che non me lo aspettavo … ti conosco da 5 anni e non avrei mai… sospettato” ma le sue parole non erano convincenti.
“L’ho capito mentre mi sono soffermato a guardare Blaise Zabini vagare per il corridoio d’entrata più o meno quattro mesi fa” poi aggiunse “non pensare a Ron! Non ci proverei mai, è praticamente mio fratello”
“Capisco, sono felice che tu me lo abbia detto ma…”
 
Esci dalla mia testa! Esci dalla mia testa!
Come un risucchio il professor Piton uscì dai suoi ricordi.
Quanto aveva visto? Aveva colto tutto?
Harry era disperato, non si sentiva pronto per dirlo alla sua migliore amica, figurarsi a Piton! SI accasciò lentamente a terra e mise la testa tra le gambe respirando affannosamente. L’avrebbe spifferato a tutti i Serpeverde! Avrebbe detto a tutti che il bambino sopravvissuto è gay e la sua vita sarebbe finita.
Passavano i minuti e niente stava succendendo, così Harry alzò lievemente la testa e lo vide, ad un metro di distanza, che lo osservava torvo con le braccia conserte.
I loro occhi si incontrarono, ma mentre Harry si aspettava di trovarvi disgusto, si leggeva solamente sorpresa e incredulità e, può essere, un po’ di dispiacere.
“ Vedi cosa succede ad avere dei ricordi vulnerabili Potter? Non sai mai chi può leggerli”
Harry rimase letteralmente allibito. Quell’uomo aveva appena violato la sua mente, prendendo il suo ricordo più imbarazzante e ora glielo rinfacciava?!
Ad un tratto Piton si avvicinò e posò una mano sulla spalla di Harry.
Era la prima volta che si toccavano e il ragazzo rimase basito, specie quano l’uomo aggiunse:
“Non temere che sia indiscreto, non ne hai motivo”
Piton aveva lo sguardo fisso su quello di Harry, uno sguardo intenso e profondo.
“Posso andare ora?” chiese il ragazzo.
“Certo vai pure, oh e spero tu abbia fatto il saggio sull’infuso di Mandragora per domani”
Maledetti ricordi!
“Meglio che vada” disse Harry ancora imbarazzato, poi aggiunse :
“Grazie signore”
“Sono un uomo corretto dopotutto” disse Piton e ad Harry sembrò di cogliere un mezzo sorriso, quindi aprì la porta del sotterraneo e uscì dalla stanza.
Non sapeva come mai, ma si sentiva molto più leggero ora che due persone erano a conoscenza del suo segreto.
Qualcosa nello sguardo di Piton era però cambiato, non sapeva cosa, però aveva un presentimento.
Era immerso nei suoi pensieri quando arrivò al ritratto della Signora Grassa e lo era ancora mentre si infilava il pigiama.
Si addormentò abbastanza sereno, non sapeva come mai d’un tratto si fidasse così tanto della parola del professor Piton, ma sapeva che non  lo avrebbe tradito e questa sensazione bastava e avanzava per farlo dormire almeno un po’.
Era nei sotterranei con Piton, le loro labbra si sfioravano dolcemente e aveva in corpo mille sensazioni. Poteva sentire il profumo dell’uomo fatto che gli stava davanti, lo inebriava, profumava di  bosco e di verde… si, sapeva di verde! Mentre le loro mani si cercavano  accarezzandosi e cingendosi l’un l’altra, le loro lingue si incontravano, umide e vorticose, passionali.
 
Harry si svegliò di soprassalto, guardò il suo orologio appoggiato sul comodino, le 5.00.
Ok, bene, aveva appena fatto un sogno vagamente erotico sulla persona che più disprezzava in tutta la scuola. La cosa sembrava non potesse andare peggio quando sentì un rigonfiamento provenire dalle sue mutande… fantastico! Certo proprio quello che ci voleva per migliorare la giornata no? Una bella erezione mattutina!
Doveva pensare a qualcos’altro, così la sua attenzione si cocentrò sulla Umbridge. Era ormai una vita che andava avanti a spaventare studenti di tutte le case e professori.
Doveva fare qualcosa in merito. L’idea di Ron ed Hermione di formare un Esercito di maghi minorenni non lo esaltava così tanto, però doveva pur sempre ribellarsi a quel sistema tanto sbagliato. Se solo Silente lo avesse ascoltato!
Ma Silente sembrava non interessarsi della vita della scuola, o almeno non faceva nulla per dimostrare il contrario.
 
Pensando a questo Harry tornò ad un casto sogno da quindicenne.
 
 
  
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