Ennesima cena di lavoro. Non ne posso più di queste cene di lavoro: ci sono solo persone,la maggior parte anziane,che parlano sempre e soltanto del lavoro e poi ci sono io che fingo di ascoltarle. Fortunatamente vengono organizzate sempre in locali dove mettono la musica e dove c’è una grande pista dove poter ballare.Ma ovviamente io non ballo; non perché non mi piace o perché non sia brava,ma perché nessuno mi invita a ballare e di certo non posso farlo da sola. E ora sono qui a sentire i discorsi di mio padre riguardo all’importanza della mia presenza a quella cena.

“Jamie devi venire per forza stasera lo sai che ci tengo molto ed è molto importante per me”-disse mio padre.

Jamie è il mio nome. Sono una ragazza di 17 anni,abbastanza alta,capelli biondo scuro e occhi castani. Non sono perfetta ma mi piaccio. Vivo in America da quando ero piccola anche se ho delle origini italiane.

“Perché dovrei venire ad una cene di lavoro,di nuovo,se sai che mi annoio? E comunque una domanda che mi sono sempre fatta: perché organizzate queste cene?”-chiesi a mio padre

“Devi sapere che è molto importante per me che tu venga anche perché molti miei dipendenti vorrebbero conoscerti e queste cene le organizziamo per passare un po di tempo tutti insieme”-disse mio padre rispondendo alle mie lamentele.

Mio padre è il presidente e amministratore di una rivista molto famosa qui in America e quindi possiamo dire che è il “capo di tutti”.

“I tuoi dipendenti vorrebbero conoscermi? Ma papà se sono sempre gli stessi. Uff okay vengo.”-risposi sbuffando 

“Grazie bimba”-rispose abbracciandomi e poi si stacco quando vide mia madre entrare da casa dopo una dura giornata di lavoro.

Anche mia madre lavora per una rivista di moda,ma al contrario di mio padre lei è la vice direttrice.

“Non chiamarmi più bimba e ora vado”-risposi con tono minaccioso prendendo la borsa e uscendo di casa.

“Ferma signorina dove credi di andare?”-mi fermò mio padre

“A comprare qualcosa per stasera visto che mi hai costretto a venire,e di certo non verrò con dei jeans e una felpa. Ciao papà,ciao mamma”-risposi sbattendo la porta di casa.

Chiamai la mia migliore amica e le dissi di incontrarci al centro della città.

Fare shopping con delle amiche e sempre bello,ma con la tua migliore amica è uno spasso.

“Ciao Stacey”-urlai saltandole addosso appena la vidi.

Stacey? Lei è la prima persona che ho conosciuto appena sono arrivata in America e abbiamo legato tantissimo. E’ davvero una bella ragazza ma è esattamente il mio opposto: abbastanza alta,capelli biondi e occhi verdi.

“Hei bella pronta per un sano pomeriggio di shopping?”-mi chiese ridendo 

“Ovvio”-risposi prendendola sottobraccio e avviandoci verso i negozi.

Entrammo in circa 15 negozi ma non c’era nulla che mi piaceva: alcuni vestitini erano troppo,altri erano troppo stretti,altri troppo larghi….

“Che ne dici di quello?”-mi domando Stacey indicando un vestitino nero esposto in vetrina-”Dai andiamolo a provare”-continuò per poi entrare nel negozio senza darmi il tempo di rispondere.

Entrai nel camerino,lo provai e infine uscii dal camerino per chiedere un parere alla mia amica.

“Allora cosa ne pensi?”-chiesi uscendo dal camerino e facendo una giravolta su me stessa 

“Sei dannatamente sexy”-rispose con tono scherzoso e subito dopo mi diede le scarpe che aveva in mano per farmele provare-”sei bellissima stasera farai colpo”-continuò guardandomi dalla testa ai piedi 

“Si certo non ci tengo a fare colpo su un ultra trentenne grazie”-risposi ridendo-”okay prendo questo”-dissi rientrando nel camerino per cambiarmi per poi andare alla cassa per pagare.

Dopo un intero pomeriggio passato con Stacey in giro per i negozi era arrivato il momento di tornare a casa per prepararmi e così dovetti salutare la mia amica. Arrivata a casa salii subito di sopra per andarmi a fare una doccia, poi con calma mi vestii,mi truccai e mi pettinai.

Alle nove ero pronta.

“Jamie allora? Sei pronta?”-urlò mia madre dalla cucina

“Si eccomi arrivo”-risposi scendendo le scale 

“Oh bimba ma sei bellissima”-affermò mio padre dandomi un bacio sulla fronte

“Papààà”-mi lamentai perché per l’ennesima volta mia aveva chiamata bimba.-”Okay visto che siamo tutti pronti possiamo andare”

Dopo mezz’ora di viaggio arrivammo al locale. Devo dire che era pieno di gente, tutte che salutavano e chiacchieravano con mio padre ed io ero li con un sorriso falso stampato sulla faccia fingendo di interessarmi ai loro commenti. 

“Venite voglio presentarmi due nuovi dipendenti che ho assunto”-disse mio padre riferendosi a me e mia madre che lo seguimmo annuendo.

Arrivammo vicino un tavolo dove c’erano dei ragazzi,forse avevano 25 anni,che parlavano tranquillamente.

“Salve ragazzi”-li salutò mio padre stingendo la loro mano-”vi presento mia figlia Jamie e mia moglie Amber”

Io e mia madre stringemmo la mano ai due ragazzi.

“Piacere io sono Zayn”-rispose un ragazzo altro con un ciuffo all’insù. Era molto bello.

“Piacere io sono Jacob”-rispose l’altro ragazzo. Anche lui non era niente male.

I due ragazzi parlarono per un po con mio padre e dopo ci salutammo perchè la cena stava per iniziare e quindi andammo a sederci al nostro tavolo.

Dopo un’ora il dj iniziò a mettere qualche canzone,la maggior parte tutti lenti, e tutte le persone che erano sedute al mio tavolo si alzarono per ballare e quindi rimasi  solo io. Poco dopo sentii picchiettarmi sulla spalla.Mi girai e vidi Zayn che mi sorrideva.

“Hei cosa ci fa una bella ragazza tutta sola,ti va di ballare?”-mi domandò porgendomi la mano che non esitai ad accettare. Poggiò le sue mani sui miei fianchi e io poggiai le mie attorno al suo collo e iniziammo a ballare sulle note di Someone like you. 

“Dimmi qualcosa di te”-disse tutto ad un tratto Zayn

“Cosa vuoi sapere esattamente?”-lui scrollò le spalle-”Allora mi chiamo Jamie,ho 17 anni e sono una studentessa,vivo in America anche seho delle origini italiane e non so più cosa dirti di me”-risposi ridendo facendo ridere anche lui. Che sorriso meraviglioso.

“Italiana? Wow ecco perchè sei così bella.Cosa ti piacerebbe fare da grande? E sei single?”-mi chiese

“Da grande mi piacerebbe fare la modella,ma mi piacerebbe studiare anche giurisprudenza. E si sono single.”-risposi sorridendo 

“Devo dire che hai un fisico da modella”-rispose staccandosi da me per poi guardare il mio fisico

“Ora raccontami tu qualcosa di te”-dissi

“Okay allora mi chiamo Zayn,ho 25 anni,sai già dove lavoro e sono single”-rispose sorridendomi 

“Bene devo dire che sono molto brava ad indovinare l’età”-risposi ridendo 

Finita la canzone ci andammo a sedere e la cena continuò nei migliori dei modi.Arrivata la mezzanotte le persone iniziarono a lasciare il locale e così mio padre decise che era arrivato il momento di tornare a casa.Prima di uscire dal locale vidi Zayn e il suo amico che si avvicinarono a me.

“E’ stato bello conoscerti e mi piacerebbe rivederti”-disse Zayn salutandomi con un bacio sulla guancia.

Allora presi il suo cellulare dalla tasca posteriore e gli scrissi il mio numero di telefono  per poi dirigermi verso l’uscita dove i miei genitori mi stavano aspettando.

Tornata a casa salì subito in camera e mi tolsi subito le scarpe gettandole da qualche parte della stanza,tolsi il vestitino rimanendo in intimo ed infine mi buttai sul letto iniziando a pensare a Zayn e alla cena. 

Mi addormentai con un sorriso stampato in faccia.

 

 

 

Spazio autrice:

Ciao a tutte/i come va?

Cosa ne pensate di questa nuova fan fiction? Spero che vi piaccia. Vorrei sapere cosa ne pensate,ci tengo molto,quindi lasciate una recensione. Accetto consigli,critiche ecc. 

Se arrivo a 50 visualizzazioni e qualche recensione pubblico il secondo capitolo :)

Grazie ancora.

Baci,Ale.