Premessa: storia ad alto tasso d’idiozia. Lettore avvisato, mezzo salvato
MISSIONE CUPIDO
Chapter 1
Harry sa che
a Zayn piace Niall. Lo ha
capito dal modo in cui lo guarda, da come sorride ogni volta che lo vede e da
come cerca di averlo sempre accanto –in pullman, in macchina, nelle camere
d’albergo, alle interviste. È perfettamente convinto di ciò, così come è
perfettamente convinto del fatto che non si dichiarerebbe mai, di sua spontanea
iniziativa.
Harry sa
anche che a Niall piace Zayn.
In questo caso però non l’ha capito grazie a nessuna brillante deduzione
logica, ma più semplicemente è stato lui a dirglielo in una piovosa giornata di
ottobre, mentre di strafogava di gelato alla banana e cioccolato, con le
lacrime agli occhi –Harry ancora si chiede se per caso non avesse il ciclo,
dato l’alto livello d’isteria contenuto nella sua rivelazione.
Quindi a Niall piace Zayn ed a Zayn piace Niall.
«Boo! » esclama Harry, piazzandosi a gambe divaricate
davanti alla poltrona in cui il suo ragazzo è accoccolato a sorseggiare del tè
caldo. «Dobbiamo aiutare Niall e Zayn
a mettersi insieme!»
Louis
abbassa la tazza ed alza lo sguardo su Harry. Rimane in silenzio un secondo,
prima di parlare. «Hazza… amore mio.. piccolo
pasticcino alla crema.. non pensi che forse preferirebbero che non ci
immischiassimo più del necessario?»
Harry
spalanca la bocca, indignato. «Stai scherzando? Che razza di persona sei?»
urla, ancora, buttando le braccia al cielo. «È un nostro preciso dovere, in
quanto loro amici, quello di immischiarci più del necessario per un fine
superiore!»
Louis alza
gli occhi al cielo, sbuffando divertito. Sa bene quanto il suo ragazzo sia un
ficcanaso –e lo ama anche per questo-, ma sa anche che, quando si comporta
così, lo fa con le migliori intenzioni. «E questo fantomatico fine superiore
sarebbe..?» domanda, ma sa già che lo aiuterà comunque.
«Permettergli
di coronare il loro sogno d’amore.» risponde Harry, senza esitazioni,
guardandolo con aria leggermente sognante. «Proprio come è successo a noi.»
aggiunge poi, buttandogli le braccia al collo –causando un mezzo rovesciamento
della tazza di tè che viene poi salvata in corner da Louis- e stampandogli un
bacio sulle labbra sottili. Il bacio si fa subito più profondo, e l’inizio
della Missione Cupido viene, tramite un tacito accordo, rimandato al giorno
seguente.
Giorno 1 della Missione Cupido.
«SIGNORI IO
SONO IL SERGENTE MAGGIORE STYLES, CAPO DI QUESTA SPEDIZIONE.» si ferma davanti
a Louis e gli si avvicina, assumendo un cipiglio minaccioso, le mani giunte
dietro la schiena. «TU! COME TI CHIAMI?»
«Loui..» inizia a rispondere Louis, ma viene interrotto
prima che possa finire di parlare. «TU SUCCHI CAZZI TOMLINSON?» sbraita ancora
Harry, facendo sobbalzare leggermente il suo ragazzo, che poi ridacchia
divertito.
«Signorsì
signore, e sono anche molto bravo.» risponde, mandandogli un sorrisetto malizioso.
Harry esita
per un istante, poi scuote la testa. «QUANTO SEI ALTO SOLDATO SUCCHIACAZZI?»
«Harry..»
«NON SAPEVO
FACESSERO MONTAGNE DI MERDA COSì ALTE!»
«Harry, se
non la smetti subito, per il prossimo mese non ti faccio stare sopra neanche
una volta.»
Ed Harry si
zittisce di colpo, impallidendo all’idea di quanto avrebbe il culo in fiamme
alla fine di quel mese. «Scusa amore, ho sempre voluto fare il sergente Hartman.*» mormora alla
fine, abbassando i ricci con aria abbattuta.
Louis alza
gli occhi al cielo, ancora una volta, ma come al solito l’ha già perdonato. Si
appoggia alla fiancata del tourbus ed incrocia le
braccia al petto. «Allora, cosa dovremmo fare, secondo il tuo programma
d’azione?»
Le labbra
rosse di Harry si aprono in un sorriso furbo che, Louis lo sa, lo dovrebbe
preoccupare da morire. Fruga qualche secondo nelle tasche. «La prima regola di
ogni buon detective è: studia l’obbiettivo ed anticipane pensieri e movimenti.»
Louis
vorrebbe ricordargli che più che la prima regola del detective, quella è la
seconda regola dell’assassino di Soul Eater**, ma si astiene dal dirlo, perché adora vedere
Harry così preso ed esaltato da una cosa. Gli si forma questa buffa espressione
concentrata in viso, che lo fa sembrare di nuovo un sedicenne, come quando si
sono conosciuti.
«Quindi io
inseguirò Zayn, tu inseguirai Niall
per l’intera giornata, e mi terrai aggiornato su ogni suo movimento!» esclama
alla fine, porgendogli quello che ha tutta l’aria di essere un Walkie-Talkie.
Louis rimane
ad osservare l’oggetto per qualche secondo, prima di afferrarlo. Inizia a
pensare che il suo ragazzo abbia sbattuto la testa da qualche parte, quand’era
in fasce. «Questo si chiama stalking..» sussurra,
perplesso da tutta quella storia.
Harry
assottiglia gli occhi e lo guarda con espressione minacciosa. «Quando dico che
devi seguirlo, intendo che devi seguire ogni sua singola mossa.» sibila,
puntandogli l’indice contro il petto. E Louis inizia a chiedere mentalmente
scusa a Niall e Zayn,
perché sa già che questa missione sarà un completo fallimento.
***
Verso
mezzogiorno Louis si è già ampiamente stufato di spiare Niall.
Innanzitutto, perché quello stupido irlandese non fa assolutamente niente di
interessante –finora si è limitato a mangiare, andare in bagno, leggere fumetti,
mangiare-, e poi stare continuamente accovacciato dietro angoli, stipiti e
piante, gli sta causando un certo indolenzimento alle cosce. Esita solo qualche
istante –e solo per amore di Harry-, prima di alzarsi da dietro quella
sottospecie di palma, scuotersi qualche foglia di dosso, e raggiungere Niall al tavolo della cucina.
«Ciao Lou!» lo saluta l’amico, mentre con una mano tiene in
precario equilibrio un biscotto e con l’altra ci spalma sopra otto tonnellate
di Nutella.
Louis
sarebbe quasi nauseato da quella visione, se non ci fosse perfettamente
abituato. «Ciao Nialler.. per quando questa storia
sarà finita ricordami di buttare quell‘albero che c‘è di fianco alla porta del
bagno.» si gratta distrattamente il braccio, in quel pezzo di pelle in cui ha
paura che qualcosa l’abbia punto. «Credo che tra quelle foglie grandi come la mia faccia
si sia formato un nuovo genere animale.» aggiunge, a mo’ di
spiegazione, grattandosi con un po’ più di forza.
Niall ridacchia divertito, infilandosi quel biscotto grande
come un carlino in bocca, e sporcandosi tutta la faccia di cioccolata. «Forse
se non ti ci fossi seduto sopra non lo saresti mai venuto a sapere..»
commentò, con tono di totale ovvietà.
«Beh,
forse se il mio ragazzo non fosse idiota non mi sarei dovu..»
Louis si interrompe, rendendosi conto di quello che il biondo gli ha appena
detto, e lo guarda con gli occhi spalancati. «Tu ti eri accorto di me?!»
esclama alla fine, portandosi drammaticamente una mano al petto.
Niall lo guarda perplesso, la bocca ancora piena. «Certo,
è tutta la mattina che ovunque mi giro ci sei tu.»
Louis
vorrebbe replicare qualcosa, ma la ferita appena aperta nel suo orgoglio di
pedinatore, e la vibrazione del suo cellulare glielo impediscono. Rimane leggermente
perplesso, quando prende il telefono e nota che a chiamarlo è Harry -ed i
Walkie-Talkie che lo esaltavano tanto? L’aveva già perso?.
«Pronto,
Harry?» risponde.
«Soldato
Palla Da Basket, qui è il soldato Curls che parla..
Fai rapporto.» sussurra Harry, dall’altra parte della linea, con fare
losco.
«Soldato..
Cosa?!» esclama Louis, sempre più dubbioso riguardo la sanità
mentale del suo ragazzo. «Posso capire soldato Ricci, ma io ti sembro per caso
una palla da basket?»
Harry
ridacchia divertito. «È per il tuo sedere. È rotondo e sodo come una palla da
basket.»
E Louis, se
lo avesse sotto mano lo picchierebbe volentieri, ma così non è, perciò si
limita semplicemente a mettergli giù il telefono, sbattendolo poi sul tavolo. Niall lo guarda perplesso, mentre con un dito raduna le
ultime tracce di nutella che gli sono rimaste sulle guance e le porta alla
bocca.
Qualche
secondo dopo il telefono vibra di nuovo e Louis, suo malgrado, è costretto a
rispondere.
«Okay,
scusa!» esclama Harry, prima che lui possa dire qualsiasi
cosa. «Allora, soldato Tomlinson,
come si sta comportando il soggetto Horan?»
«Come
al solito Harry: mangia. Piuttosto, perché mi chiami sul cellulare e non sui
tuoi meravigliosi Walkie-Talkie d‘avanguardia pura?» domanda, leggermente
seccato da tutta quella faccenda.
«Perché
mi sono reso conto che sono troppo rumorosi.» Louis sbuffa divertito
al tono affranto del ragazzo. Ci teneva tanto ad usarli.
«Beh,
il tuo soggetto come se la passa, invece?»
«Oh,
tutto bene, si sta passando il sapone sulla schiena, ma ha dei problemi a
raggiungere qualche punto.. Dovrei aiutarlo, secondo te?» risponde distrattamente
Harry, e per poco non fa strozzare Louis con la sua stessa saliva.
Niall continua a guardarlo sempre più perplesso.
«STAI
SPIANDO ZAYN MENTRE SI FA LA DOCCIA?!» urla, troppo sconvolto
anche per incazzarsi del fatto che il suo ragazzo stia guardando un altro nudo.
Niall spalanca gli occhi, fermando finalmente la mascella
dal continuo masticare.
«Beh,
mi sembrava l‘un..» Harry non riesce a terminare la frase.
Tutto quello
che Louis riesce a sentire è qualche rumore metallico -probabilmente il
cellulare che cade a terra- una serie di insulti -tra i quali può chiaramente
distinguere un “depravato” ed un “maniaco schifoso”- e poi rumori di colluttazione
ed un urlo lacerante provenire dal bagno del tourbus.
Sospira, nascondendo il viso tra le mani, ed iniziando a pensare a dove sia la cassetta del pronto soccorso. Ha il vago sospetto che di lì a poco gli servirà.
*Hartman è il generale maggiore di Fullmetal Jacket, per chi non avesse visto il film andate su youtube a cercarlo, così capirete perché Harry è così amorevolmente dolce.
**è un Anime/Manga
***Autrice***
Dovrei scusarmi per aver pubblicato questa colossale cazzata, ma! Non lo farò, perché scrivendola ho riso come una cogliona e facendovela leggere spero di aver fatto sorridere anche voi.
Allora, inizialmente la cosa era nata come una Oneshot, poi però mi sono accorta che stava diventando un po’ troppo lunga e che probabilmente la gente non avrebbe voluto leggere venti pagine di minchiate del genere tutte in un colpo solo, perciò ho deciso di dividerla in capitoli. Non so quanti saranno, perché non l’ho ancora finita, però penso non più di cinque.
Poooooii che altro devo dire? Oh, che il rating potrebbe anche salire prossimamente, perché i due cupidi qua c’hanno l’ormone impazzito, e sto faticando parecchio a tenerli staccati..
Con ciò credo di aver finito le minchiate..
Quindi, vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e vi prego di comunicarmi la vostra illuminante opinione riguardo la presente solenne boiata da me scritta.
Amerò chiunque lo farà.
Vi Vi Bi
Un bacio
Ale