Are you happy?
 
Ciel siete felice ora?
Avete vinto, su, sorridete.
La vendetta l’avete ottenuta e allora perché non c’è neanche l’ombra di un sorriso a solcare il vostro affascinante volto?
 
Conte perché quello sguardo? Perché i vostri occhi mi mostrano la vostra insoddisfazione? Forse avete capito, avete capito che la vendetta vi è costata tutto. Eppure riesco a vedere che a voi ciò non interessa.
 
Chiudete gli occhi e quando gli riaprite li puntate su di me, il vostro demone, vostra arma da qualche tempo e vostra fine.
Dai vostri occhi posso capirlo, siete pronto a cedermi la vostra anima.
 
Conte, non ve lo dirò, ma osservare la vostra caparbietà mi ha affascinato e incantato tante di quelle volte ed ora … ora si è giunti alla fine.
 
Non mostrate alcuna traccia di paura. Phantomhive fino alla fine, eh Conte?
 
Osservo il vostro viso. I miei occhi nei vostri, rosso che si scontra con il blu, i miei famelici e i vostri vuoti e spenti.
 
Are you happy, Phantomhive?
 
Io lo sono, sto finalmente per cenare con qualcosa di estremamente delizioso. La mia tanto attesa cena.
 
Voi non lo siete, non è così? Ma a me non importa nulla di voi, quindi ora che il contratto è stato assolto, potrò divorarvi in pace.
 
Sorrido, sto per gustarmi ciò che merito dopo tutto il lavoro che ho fatto.
 
Avvicino il mio volto al vostro e noto che chiudete lentamente gli occhi e poi … poi la vostra testa ciondola di lato e il vostro corpo, mi accorgo, è diventato inanimato.
 
Conte?
Conte ci siete?
Conte …
 
Non respirate più Ciel.
Non vivete più Ciel.
 
E io mi preoccupo, ma perché lo faccio? Voi siete soltanto il mio pasto e null’altro.
 
Cerco segni vitali in voi in preda a una strana ansia, ma niente, siete morto. Controllo la vostra anima per cercare di mangiarmela prima che salti fuori qualche shinigami da strapazzo con la strampalata idea di portarmela via e lei, lei non c’è!
 
La rabbia mi acceca.
Chi? Chi ha osato portarmi via l’anima del mio Conte?!?
 
***
 
Mi guardo intorno, c’è il vuoto.
Dove sono? Dove è Sebastian?
 
Lascio vagare i miei occhi e incontro solo oscurità.
 
Qui nel buio ho poche certezze:
Sono un conte e non uno qualsiasi, sono Ciel Panthomhive cane da guardia della regina, intervengo quando lei mi chiama e risolvo i suoi problemi.
Un’altra delle mie certezze è che sono morto, ma morto morto e nessuno verrà a salvarmi. Poi sono sicuro che Sebastian, il mio demone, non mi ha mangiato perché ho sentito qualcosa portarmi via da lui prima che si accingesse a divorarmi. Non sono sicuro di esserne felice soprattutto perché non so neanche dove sono finito, chi mi ha preso e cosa mi succederà e infondo che me ne importa? La vendetta l’ho ottenuta e … mi ha lasciato un gusto agrodolce in bocca, ma ora non divaghiamo. Stavamo parlando delle mie certezze, ebbene ne ho un’altra: sono solo, completamente solo senza un diavolo di maggiordomo impertinente che mi accompagna.
 
Sebastian mi hai mentito, avevi detto che mi saresti stato accanto … ah già, mi saresti dovuto rimanere vicino finché non sarei morto ed ora lo sono …
 
Cosa farai adesso, eh demone? Mi cercherai? Beh, datti una mossa a trovarmi che qui fa freddo, molto freddo e non ne sono per niente felice stupido demone … 
 
 
________________Angolo di quell’imbranata di un’autrice___________________
 
 Fa schifo, lo so. È solo che questa è una delle mie prime storie che ho scritto e che, non so con quale coraggio, ho deciso di pubblicare. È una cosuccia ( il termine giusto sarebbe schifezza, comunque non stiamo qui a puntualizzare u.u) che ho deciso sul momento di scrivere e riguarda il periodo in cui il conte Ciel ha appena ottenuto la sua vendetta (no guarda, non ce ne siamo accorti leggendo la short -.-’ nd.Sebastian) (zitto tu e vai a cercare l’anima di Ciel!nda.)
Ooooook chiudo qui, alla prossima.
By by
 
P.S.
Sono indecisa se creare una storia che è il continuo di questa, voi che ne dite?