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Autore: ilpiccoloteo    12/11/2007    2 recensioni
[Tempesta d'amore] Nello splendido Hotel a 5 stelle continuano gli amori, gli intrighi, i tradimenti anche dopo l'addio di Laura e Alexander. I protagonisti della seconda serie però saranno Matthias, nipote di Werner, e Viktoria, sorella di Felix. Chi ostacolerà il loro grande amore? Ce la faranno a coronare il loro sogno d'amore?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per essere estate, quella mattina era particolarmente fredda. Matthias pur essendo abituato ad un clima così rigido, non si era di certo aspettato che quel giorno, il giorno del suo arrivo all’Hotel, facesse così freddo. Camminava per uno dei viali alberati dell’immenso parco ricordando il motivo che lo aveva spinto a fare un così lungo viaggio da Berlino fino alle campagne di Monaco: qualche mese fa arrivò una telefonata di suo zio Werner, proprietario dell’Hotel a 5 stelle che aveva di fronte: un bellissimo edificio giallo crema. Sembrava un castello e chissà…magari in passato lo era stato. Aveva avuto una lunga conversazione con suo zio e alla fine decise di partire, in fondo una vacanza non gli avrebbe di certo fatto male. Ma cosa voleva suo zio? E perché non glielo aveva riferito al telefono se lo riteneva così urgente? Matthias non riusciva proprio a spiegarsi il motivo…Arrivato all’entrata, tirò un sospiro ed entrò pronto a sapere ciò che suo zio voleva da lui.


Matthias bussò alla porta del Direttore. Una voce profonda gli disse di entrare ed entrando si ritrovò in un piccolo ufficio molto confortevole. In piedi vicino alla scrivania c’era un uomo che sembrava tale e quale a sua madre: stesso naso ad aquilino, gli stessi occhi verdi che aveva preso anche lui. Aveva sulla 50ina d’anni, poco più vecchio di sua madre.
<< Ciao Matthias, come stai? E’ da tanto che non ci vediamo >>
<< Hai ragione zio! E’ stato poco più di un anno fa, quando sei venuto a trovarci a Berlino >> si strinsero la mano e si abbracciarono. Werner fece accomodare e improvvisamente si fece serio.
<< Tu non sai perché ti ho invitato qui, vero? >>
<< No…non me lo hai voluto dire al telefono… >>
<< Come saprai tua cugina Laura partirà oggi stessi per Bruxelles…lei era una pasticcera davvero formidabile… >>
<< Si, ho letto sui giornali…ma cosa c’entra tutto questo con me? >>
<< Ho letto le tue referenze Matthias…so che hai studiato anche tu per pasticceria e così…>>
<< E così…? >>
<< Ed è così che ho deciso di assumerti come nuovo capo pasticcere qui all’Hotel! Congratulazioni Matthias! Siamo molto fiduciosi nelle tue capacità. >>
<< Io non…riesco a crederci… >>
<< devi crederci ragazzo!! Ora su, vai a riposarti! Stasera ti presenterò alla famiglia! I tuoi bagagli sono già nella tua stanza al primo piano. >>
Matthias si alzò dalla sedia anch’ora incredulo e si strinsero di nuovo la mano.
Mentre andò nella sua stanza ripensò al colloquio avuto con suo zio…non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere…capo pasticcere in un famoso hotel a 5 stelle…il sogno della sua vita!


Nel pomeriggio il freddo del mattino era stato sostituito da un piacevole tepore come nella stagione primaverile. Il cielo era limpido e sereno e le montagne bianchissime rendevano ancor più incantato quel bellissimo luogo.
<< Grazie di tutto! Mi mancherete tanto!! >> disse Laura con le lacrime agli occhi.
<< Di niente figlia mia! Qualche volta veniteci a trovare…e soprattutto siate felici! >> rispose Werner. Laura e suo marito Alexander stavano per partire per Bruxelles. Dopo una tormentata storia d’amore, i due erano riusciti finalmente a coronare il loro sogno d’amore e poco dopo la ragazza ricevette una proposta da una famosa azienda pasticcera belga e non si era lasciata scappare l’occasione.
<< Ciao Laura! Buon viaggio e siate felici entrambi! >> disse Charlotte, la madre di Alexander.
<< Grazie ancora di tutto! >> Risposero insieme Laura e Alexander. Dopo baci e abbracci i due salirono sull’automobile che li avrebbe portati a Bruxelles e a vivere per sempre felici e contenti.


Era giunta ben presto la sera. La cena con la famiglia si sarebbe tenuta da lì a pochi minuti e Matthias era quasi pronto. Non aveva idea do come fossero i suoi parenti. Lo zio era venuto poche volte a Berlino e per lo più da solo. Dopo essersi ricontrollato allo specchio scese nella Sala delle Rose.
La Sala delle Rose la stanza in cui si tenevano ricevimenti, ma per quell’occasione c’era un solo tavolo con tovaglie di pizzo pregiate, vino di alta qualità e ricco di squisite prelibatezze. Matthias non aveva mai visto niente del genere in una sala così bella, decorata con bellissime rose di vari colori e dalle rose dipinte sui muri le quali, probabilmente, davano appunto il nome alla sala. Nella sala erano già presenti Werner ed Elisabeth, una donna bassa ma dall’aria simpaticissima, la sua cognata. Poco dopo arrivarono il figlio Robert, capocuoco, con una bella ragazza bionda dai tratti nordici su una sedia a rotelle affiancata da una donna dell’età del padre. Ed infine arrivò la moglie di Werner. Chiacchierando qua e là scoprì che la ragazza sulla sedia a rotelle di chiamava Miriam, la donna al suo fianco Barbara, matrigna di Miriam e la donna arrivata per ultima Charlotte, moglie ritrovata di Werner. Matthias infatti scoprì che Charlotte fu creduta morta dopo un incidente aereo e prima che suo zio e Barbara si sposassero Robert riuscì a riportarla a casa, ma la situazione dei tre era davvero complicata.
Ad un certo punto Werner richiamò l’attenzione e disse: << Buonasera a tutti! Sono davvero felice di avervi tutti qui presenti ed è un onore presentare a tutti voi mio nipote Matthias. >> Tutti applaudirono e un po’ imbarazzato Matthias prese la parola: << Vi ringrazio veramente di cuore per questa splendida accoglienza…sono felice di aver ritrovato questa splendida famiglia, grazie ancora! >> e così dicendo alzò il bicchiere di Champagne per brindare.
La serata proseguì allegramente fino a quando iniziò una discussione tra Miriam e Robert…<< Ma perché vuoi fare la terapia con Felix? Io non capisco…non vedi che lo fa solo per starti vicino? >> disse Robert.
<< Felix è un mio carissimo amico. Non puoi impedirmi di fare la terapia con lui… >> rispose Miriam.
<< Certo che posso! Io sono il ragazzo e … >>
<< E’ vero, ma non puoi impedirmi di fare la terapia con chi voglio! Tu non sei in grado di assistermi! >>
<< Non sono in grado di assisterti?! Dimmi la verità…è stata Barbara a metterti in testa questo, vero? >>
<< Cosa c’entra mia madre adesso? Non tirarla in mezzo come sempre! >>
<< Allora è stata lei…dovevo immaginarlo…non riesco anch’ora a capire come tu non riesca ad accorgere quanto sia maligna! >>
<< Smettila di parlare così di mia madre, Robert! Adesso non è il momento adatto! >>
<< Per te non è mai il momento adatto! Spero solo che quella vipera abbia quello che si merita e che finalmente Werner sposi mia madre Charlotte!! >> e dicendo questo se ne andò in camera sua sbattendo la porta. Tutti sentirono la conversazione e zio Werner sia Miriam si scusarono con Matthias per il piccolo problema. Matthias rispose che non c’erano problemi e la festa prosegui fino a mezzanotte.
Quando andò a letto, Matthias ripensò con un sorriso sulle labbra alla serata appena passata, alla splendida e anche un po’ complicata famiglia. Pensò che lì si sarebbe sentito a casa e si addormentò felice.
  
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