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Autore: ljlemonade    24/04/2013    0 recensioni
-Credi nel futuro?- sussurrò lui alle mie orecchie. "Credo in te, perché sei tu il mio futuro, piccola mia".
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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E per l’ennesima volta le sbattevo il telefono in faccia dopo una delle nostre litigate quotidiane. Com’è possibile voler così bene a una persona e allo stesso tempo odiarla a causa del carattere che si ritrova? Come fa una ragazza di 16 anni ad essere forse la persona migliore a sto mondo ma allo stesso tempo una stronza patentata? Me lo chiedo da più di un anno ormai.                                                                              
Scusate non mi sono neanche presentata. Il mio nome è Lauren, Lauren McGuire. Sono una ragazza di 16 anni che ama ascoltare la musica e che passa ore davanti a Twitter. Molti mi chiamano “sfigata”, forse per il semplicemente fatto che non gli va a genio il mio carattere, come dire… ribelle? O semplicemente perché non ho peli sulla lingua. Le uniche persone che riescono a sopportarmi sono le mie due migliore amiche Grace e Fanny. Chissà che farei senza di loro. Tornando a prima, la ragazza con cui stavo litigando è appunto Grace. Solo che questa volta il problema era molto più grande del solito. Quella ragazza prima o poi mi farà impazzire! Per spiegarvi il motivo del nostro litigio devo tornare a circa due settimane fa…

DUE SETTIMANE PRIMA;
*Driiin* Alzai il braccio pesante per spegnere quel maledetto arnese. Un altro giorno di scuola mi aspettava. Con malavoglia mi alzai e scesi in cucina.
-Buongiorno, pulcino- mi salutò mio padre che come ogni mattina si svegliava con il sorriso stampato sulla faccia; certe volte mi chiedevo proprio come facesse.
Bevvi molto lentamente il mio succo d’arancia e salii su di sopra per andare in bagno. Passai all’incirca venti minuti seduta sul water a guardare le mie notifiche di Twitter. La prima che notai fu quella di Niall che diceva di essere tornato da poco da un partita di rugby “Il solito” pensai. Ripensai a come Niall e i One Direction avessero travolto qualche mese prima la mia vita. Fu all’inizio della seconda superiore che grazie a Grace cominciai ad apprezzarli e piano piano me ne innamorai. Anche Fanny e Grace li adoravano, solo che io a differenza di loro li avevo fatti entrare nella mia vita quotidiana. Dei forti colpi alla porta mi fecero tornare alla normalità.
-Lauren se non ti sbrighi ad uscire giuro che ti faccio andare a scuola a piedi!- urlò mio padre dall’altra parte.
Velocemente mi lavai la faccia e i denti e corsi in camera a vestirmi. Come ogni mattina mi misi qualcosa di comodo e un filo di trucco, poi corsi in garage e salii in macchina. Ormai era abitudine consueta per me di arrivare alle 7.59, un minuto prima del suono della campanella. Corsi le scale fino ad arrivare alla mia classe dove l’insegnante di spagnolo era già entrato. Non lo sopportavo. Ho sempre pensato che fosse un perditempo e lo si capiva dal fatto che fossimo estremamente indietro con il programma. Per mia fortuna io non avevo mai avuto problemi visto che ero madrelingua spagnola. Eh già, proprio così! Mia madre è di origine spagnola e quindi parlo questa magnifica lingua fin da quando ero piccola. Entrai in classe e comincia a parlare in spagnolo cercando una scusa per il mio ritardo. Qualcosa di semplice e abbastanza credibile del genere: “Mi trovavo a Milano con la mia famiglia, contavamo di venire in treno, ma dato che la nube del vulcano islandese ha bloccato l’aeroporto, non si trovava un biglietto neanche a pagarlo oro. Così siamo dovuti venire in pullman, ma anche quello era introvabile e così siamo partiti stamattina all’alba e tra una cosa e l’altra abbiamo impiegato tre ore ad arrivare, così sono corsa a casa a cambiarmi e sono venuta qui”. Fermai subito la ricerca della scusa visto che l’insegnante non si era nemmeno accorto che fossi entrata. Ah beh. Andai  a sedermi al mio posto vicino a Beth, una mia compagna di classe che non saprei giudicare. All’apparenza pare una ragazza molto disponibile ma poi in realtà ti parla alle spalle. Mandai due baci volanti a Grace e Fanny e tornai alla lezione.
 
 
  
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