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Autore: Five Boys    24/04/2013    2 recensioni
Scarlett:"Nessuno mi ha mai amata...non mi sono mai sentita desiderata da un ragazzo, nessuno mi ha mai dato così tante attenzioni..." Harry la azzittì baciandola. "Io, sta succedendo ora. Ti ho amato per primo."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry’ s pov.
 

Bevvi il thè e il secondo sorso mi andò di traverso quando leggendo il solito quotidiano vidi che in prima pagina si parlava dell’incidente.
Forse mi stavo solo accusando ingiustamente. Non ricordavo niente di quella notte, troppo alcol. 
Troppe coincidenze però mi davano contro. L’incidente accadde la stessa sera in cui io ero ubriaco e mi misi ugualmente alla guida, nella stessa strada dove passai io per tornare a casa e alla stessa ora. Ma l’elemento  più compromettente era la mia macchina. Si vedeva che era stata soggetta a una bocciatura, uno scontro.
L’uomo che perse la vita aveva una cinquantina d’anni. La macchina andò fuori strada ribaltandosi.
Non potevo aver fatto una cosa simile.
I miei brutti pensieri furono interrotti da Gemma che mi diede il buongiorno con un bacio sulla guancia.
 

 

Sei mesi dopo.
Suonarono alla porta. Aprii. Mi ritrovai davanti una ragazza.  “Buonasera, emh ciao sono…” stava finendo la frase quando piombò mia sorella dietro di me. “Scarlett, entra.” Mi spostai per farla passare e rimani in silenzio. Doveva essere una sua ‘nuova’ amica, ma di amiche così in casa non ne aveva mai portate. Per la prima volta mi sentii in imbarazzo davanti a una ragazza.
Mi aggiustai i ricci con le dita.
Spostai lo sguardo su di lei e mia sorella se ne accorse. Un corpo perfetto. Si spostò i capelli neri di media lunghezza da un lato e dopo essersi tolta le scarpe, alzò la testa e potei vedere i suoi occhi scuri contornati da folte ciglia.
“Lui è mio fratello.” Disse Gemma indicandomi.
“Harry, piacere.” Porsi la mia mano verso la sua. L’afferrò stringendola un pochino. “Io sono Scarlett.”
Le sorrisi rimanendo un po’ incantato. “Noi andiamo a studiare.”
Scarlett alle parole di mia sorella si voltò e seguendola salì le scale. Si girò un ultima volta per salutarmi silenziosamente prima di scomparire nella rampa.
 

 

 
Scarlett’s pov.

“E’ carinissimo tuo fratello.” Gemma alle mie parole scoppiò in una grossa risata. “Che ho detto?” Le chiesi.
“Ti piace?” Mi domandò. “Non ho detto che mi piace, ho detto che è carino.” Puntualizzai. “Quindi ti piace.” Continuò. “L’ho appena visto per due minuti massimo, ti pare possibile?” “No, però ti piacerà.” Ridacchiò colpendomi il braccio con il gomito.
Finimmo di studiare.  Ritirai i libri con gli appunti nella borsa. Aprii la porta per uscire dalla camera e davanti a me Harry. “Umh…stavo per bussare.” Quasi si giustificò.  “Sto uscendo Gemma, ti serve qualcosa?”
“Si Harry…potresti portare a casa Scarlett?” alle sue parole mi paralizzai. Lui mi guardò. “Si, non ci sono problemi.” Sorrise. Oh si che c’erano problemi. “No, io posso andare tranquillamente a casa da sola, mi farà bene fare due passi.” Intervenni tra i due fratelli. Questa volta non fu Gemma a insistere, ma lui. “E’ tardi, le strade non sono ben frequentate a quest’ora.” Mi avverti.
Accettai.
La macchina aveva un buon odore. Mi misi la cintura. Mi chiese dove abitavo.
Più di una volta mentre era concentrato sulla guida buttai l’occhio sul suo bel viso.  I ricci gli coprivano gli occhi verdi che notai da quando mi aprì la porta di casa. Sorrise quando si sentì osservato. Al lato della bocca comparve una fossetta. Era bellissimo.
 “Sei fidanzata?” chiese maliziosamente il riccio. Premetti la schiena sul sedile di pelle. “No.” “Nemmeno io” disse sorridendo.  “Impegnata?” Continuò. “Nemmeno.”
Si girò verso di me. Le mani appoggiate al volante.  I suoi occhi verdi guardavano i miei scuri. “Siamo arrivati.” Guardai fuori dal finestrino e riconobbi la mia casa. “Oh si.” Mi slacciai la cintura. “Emh…grazie del passaggio.” Mi avvicinai a lui per salutarlo, ma mi tirai indietro imbarazzata. Lui rise sotto i baffi. “Non mordo eh.” Disse. Sentii le mie guance andare a fuoco. Mi diede un bacio là dove sentivo la pelle bruciare.
Scesi dalla macchina e mi avviai verso la porta. Non mi girai per vedere se mi stava fissando ma capii che stava aspettando che entrassi in casa prima di partire perché quando chiusi la porta accese il motore.

  
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