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Autore: Diana924    24/04/2013    2 recensioni
Cuba, L'Avana, 1959: quattro persone vengono misteriosamente assassinate
Westerville, 1920: sono gli anni del jazz, del whiskey del Proibizionismo e dei gangster. Westerville è controllata dal corrotto Pubblico Ministero Sebastian Smythe, coadiuvirato da Thad " il Contabile " Harwood e dal reduce di guerra e killer Hunter Clarington.
Unici rivali nel controllo dell'Ohio le New Direction di Lima guidati da William " l'Olandese " Schuester.
Perchè nessuno è buono o cattivo, si tratta solamente di fortuna, e di avere i contatti giusti
[ crossover con Boardwalk Empire causa possibili interazione con diversi personaggi realemnte esistiti peresenti nel tf ]
Genere: Drammatico, Erotico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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New York 1920

Quel giorno alle Ziegfeld Follies vi era la solita calma prima di uno spettacolo, Cassandra July passava in rassegna le sue ballerine e i suoi ballerini correggendoli e in taluni casi prendendoli a male parole se sbagliavano o se non sorridevano abbastanza, mentre l’orchestra si stava esercitando e tra di loro vi era Blaine Anderson che stava provando Yankee Doodle prima di passare al repertorio della serata.
Era quella la situazione quando un fattorino entro timoroso reggendo tra le mani un enorme mazzo di rose rosse. << Mi scusi, Rachel Berry è tra voi? >> chiese timoroso mentre Rachel che stava ballando con Brody Weston per la prima volta gli pestò i piedi, Cassandra sbiancava e Blaine pensava che Finn Hudson aveva avuto veramente un’ottima idea per distrarre Rachel dal frequentare tizi come Luciano. Conosceva e stimava il siciliano, solo che sapeva dove finivano le sue donne dopo che si era servito di loro e non voleva che una simile sorte toccasse a Rachel.
<< Deve esserci uno sbaglio >> disse Cassandra July, era impossibile che Rachel Berry ricevesse dei fiori, lei sola riceva fiori, non le ballerine. << No, devo consegnare i fiori a Mrs Rachel Barba Berry in Hudson >> rispose il fattorino timoroso, le rose iniziavano stranamente a pesargli.
<< Sono io Rachel Berry >> rispose la moretta avvicina dosi timorosa, tutti la guardavano invidiosi, erano sguardi di invidia si disse, sguardi d’invidia; e Cassandra lanciava lampi, d’invidia non di odio Rachel, quella è invidia.
Le rose erano bellissime, venti rose rosse, venti come i suoi anni. Lentamente le prese e osservò il nastro bianco e si chiese chi le avesse mandate, forse Finn che aveva saputo di come stesse migliorando e sarebbe venuto a vederla esibirsi.
<< Chi le manda? >> chiese curiosa mentre aveva ancora in mano le rose. << Il signor Charles Luciano, e c’è anche un biglietto >> rispose il ragazzo indicandole un biglietto spiegazzato che emergeva dal gambo dei fiori.
Charlie Luciano le aveva mandato dei fiori, le aveva mandato delle rose, a lei e a nessun’altra. Il signor Luciano le sembrava un brav’uomo, forse un po’ rumoroso a differenza di Meyer Lansky ma le piacevano quei due uomini. Luciano era alto, vestiva con eleganza, era evidente che sarebbe diventato qualcuno d’importante e s’interessava a lei, forse aveva compreso i suoi talenti, come Finn pochi anni prima aveva intuito la sua fragilità.
Fu un evento che non credeva possibile a risvegliarla dalle sue fantasticherie ossia Blaine Anderson che per la prima volta in vita sua steccava.
<< Anderson, cosa diamine hai fatto? >> urlò Cassandra July e gli occhi di tutti, compresi i suoi e quelli del fattorino, su Blaine che era arrossito per la vergogna. << Scusi miss July, posso prendermi una pausa? >> chiese Blaine sperando in una risposta positiva. << Dopo quel tuo errore non te la meriti, ma almeno non ti sentirò ripete Yankee Doodle per la sesta volta >> lo congedò Cassandra.
Veloce Blaine raggiunse il telefono, doveva chiamare Kurt, e con urgenza.

Le riunioni con lo staff di miss Isabelle erano sempre una disgrazia per Kurt Hummel, che preferiva di gran lungo dover portare caffè o battere a macchina gli articoli di miss Isabelle ma come suo assistente era obbligato a partecipare.
Era rimasto spaventato da quello staff, o le idee erano troppo stantie o troppo audaci, e credeva che qualcuno facesse uso di droghe ma non ne era sicuro, a Mr Schuester quelle cose non piacevano, meglio sale da gioco e bordelli aveva sentenziato, e la protezione ovviamente.
Per un altro mese sarebbe stato in pace si disse mentre si sedeva alla sua scrivania e proprio in quel momento il telefonò squillò.
<< Redazione di Vogue, ufficio di miss Isabelle Wright, mi dica >> disse, aveva bisogno di un caffè, o di parlare con Blaine.
<< Kurt, oh Kurt per fortuna ti ho trovato >> urlò la voce al telefono, lassù qualcuno lo amava si disse prima di ricordarsi che era ateo. <> chiese preoccupato, la casa era andata a fuoco, o meglio si era allagata, miss Cassandra aveva licenziato lui e Rachel, Rotshtein li aveva sfrattati, Finn era in pericolo, Luciano aveva rivelato a Sebastian Smythe dove si trovavano.
<< Rachel ha ricevuto dei fiori. Venti rose rosse da Charlie Luciano >> rispose Blaine, adesso sussurrava e lui dovette avvicinarsi all’apparecchio. << Allora, devo avvisare Finn che le sta facendo il filo? >> chiese, non era un problema così grande, Brody Weston flirtava ogni giorno con Rachel e lei si divertiva a dargli corda ma finiva lì, perché doveva andare diversamente?
<< Assolutamente si, se conosco Charlie finirà male perché lui … lui è uno spacciatore Kurt. Spaccia eroina >> gli rivelò Blaine. Ora capiva perché l’altro era così preoccupato, Rachel correva un grosso rischio a frequentare una persona simile, Blaine aveva ragione, aveva mille volte ragione.
<< E tu come lo sai? >> chiese, un’informazione come quella non te la dicevano per strada. << Un anno fa ne offrì un po’ a me e a Sebastian, non piacque a nessuno dei due … era … non te lo descrivere ma non mi piaceva e Sebastian la trovò orribile, però Wes la produce e poi la smercia >>.
Sebastian Smythe, a Kurt era bastato incontrarlo una volta per decidere che era arrogate, spocchioso, viziato e di un’ambizione a dir poco smisurata. Bello, maledettamente bello ma insopportabile, gli era bastato vedere come scrutava Blaine quel giorno, e avevano provato dell’eroina, insieme. << Quando? >> chiese cercando di non arrabbiarsi. << Una settimana dopo averti conosciuto, era per affari Kurt, te lo giuro >>, non sapeva cosa pensare, doveva rifletterci. << Ne parliamo a casa >> disse chiudendo la conversazione.


Westerville, 1959


Ogni sera Mae Duval cucinava per sé, per suo marito John Sterling, per i loro figli, per suo suocero Jeff e per suo padre Nick Duval, così da oltre dieci anni.
Adorava Jeff, era cresciuta con John ed era stato normale innamorarsi di lui e sposarlo, era come se avesse realizzato il sogno di entrambi. Questo perché Mae sapeva di loro, lo aveva sempre saputo e con l’innocenza tipica di una bambina non vi aveva trovato nulla di male. Suo padre era felice con Jeff, come Hunter Clarignton era stato felice con Kitty Wilde e Sebastian Smythe con Thad, era semplice per lei.
Dopo la cena metteva a letto Judy, come l’attrice, e James, la tradizione degli Sterling, preparava il caffè e poi si discuteva di affari.
<< Theddy, Charles e Connor come l’hanno presa? >> chiese mentre aggiungeva lo zucchero, tutti e quattro erano seduti sul divano di casa Duval. << Non bene, ma sembrano aver accettato lo stato delle cose >> le rispose suo padre.
Theddy Clarington era folle, Charles era un debole e Connor non faceva un passo senza il permesso di Alma Smythe. Aveva voluto bene ad Alma, era come una sorella maggiore per lei e ancora non si spiegava perché l’altra l’avesse emarginata per poi comandare a bacchetta suo marito, suo fratello e sua cognata. Alice Clarington non era Kitty Wilde che trattava da pari con gli uomini perché socia, era solo spaventata e timida.
<< E l’agenda, come …? >> chiese John Sterling. Conosceva troppo bene Nick per credere che avesse frugato tra le cose di Thad, specialmente dopo aver ricevuto la notizia della morte di tutti e quattro ma la notizia che Margaret Delgrado nata Harwood li aveva pregati di cercare l’omicida era di per sé sorprendente.
<< Me l’ha affidata Thad prima di partire per Cuba >>spiegò Nick, Thad si fidava di Nick e Jeff, fin dai tempi della scuola e quindi era un’ipotesi probabile. << Lo faceva sempre, ogni volta che partiva ci affidava l’agenda >> aggiunse suo padre.
<< Puoi riprendere i contatti con Alma? >> chiese Nick, non sapeva cosa fosse accaduto tra le due donne ma erano anni che non si parlavano.
<< Posso provare, sarà arrabbiata perché crede che abbai saputo fin dal principio del bambino >> rispose Mae imbarazzata e tutto quello solo perché aveva ascoltato per sbaglio quella conversazione in chiesa.
<< E tu lo sapevi? >> chiese Jeff curioso. << Certo che no, ero seduta dietro il capo e Thad e lo sentì distintamente dire “ ora l’abbiamo sistemata la puttanella, speriamo che almeno abbia la decenza di non partorire adesso”, e quando le feci le congratulazioni mi congratulai per tutto >> spiegò, ricordava ancora l’imbarazzo mentre per sbaglio origliava e poi lo sguardo di ghiaccio di Alma, spiegarle la verità sarebbe stato difficile, più di Charles Alma adorava il padre adottivo, ignorando volutamente tutto quel che si diceva da quarant’anni di lui.
<< E’ stato un passo falso, ma sono passati quindici anni >> cercò di consolarla suo padre prima di sentire il campanello suonare. << Sarà James, non pensavo che fosse così urgente >> disse suo padre alzandosi e andando alla porta mentre Jeff finiva il caffè e si teneva pronto ad intervenire.
<< Tu? Con lei? Certo che puoi, vieni pure >> non capì chi fosse l’ospite ma certamente non si trattava di Richard James.
<< Jeff, Mae, John … vi ricordate di Santana Lopez e Brittany S Pierce? >> chiese suo padre mentre due donne entravano nel salotto
.

 

Note del quinto capitolo

Allora, ritorno a NY con la Klaine + Rachel.
C'è una bella sorpresa per Rachel ma Cassandra e Blaine per ragioni differenti non ne sono così entusiasti. Kurt ha scoperto una parte del passato di Blaine, che questi gli ha taciuto, ossia che il moro e Sebastian in un'occasione hanno provato l'eroina di Charlie Luciano. Per inciso Lucky Luciano era realmente uno spacciatore, e Blaine si preoccupa perchè con l'eccezione di Igea Lissoni, Luciano avviò tutte le sue donne alla prostituzione e alla droga, Igea no perchè erano endgame.
Nel 1959 abbiamo una bella scena Niff + figliolanza, e un accenno ai nipoti. E qui sentiamo la versioen di Mae Duval sul perchè lei e Alma non si frequentino più, e Santana è tornata col botto, e non è sola.
AVVISO: Da domani e fino a domenica sarò assente quindi le mie pubblicazioni slitteranno

   
 
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